UNA DICOTOMIA  STRIDENTE QUANTO A FINALITA’: IL SANGUE   FATTO VERSARE PER ODIO
A PARIGI  DA UN’ ATROCE E SPIETATA DELINQUENZA     E QUELLO DONATO
VOLONTARIAMENTE, A FIN DI BENE, DALL’ASSOCIAZIONE FELTRINA DONATORI VOLONTARI

 

FELTRE - MEANO  (BL), 15 novembre 2015

 

A poche ore dalla tragedia che ha colpito  Parigi ed il mondo intero per la  barbara atrocità con cui sono state ferite a morte con grande spargimento di sangue,  centinaia di persone innocenti, fra le quali anche una  ex-concittadina di Venezia dello scrivente, Valeria Solesin,  viene spontaneo, quasi automatico, un accostamento, in senso ovviamente  diametralmente opposto,   con il bene che, da anni ed in silenzio, molte persone  attuano generosamente offrendo il loro sangue nell’interesse della comunità .

Pare impossibile, è il caso di sottolinearlo ancora una volta, che l’uomo, con riferimento ai fatti di Parigi,  sia davvero capace di perpetrare certi massacri a danno dei propri simili .                                                        
Come
si fa ? Come si fa ? Come si fa ?

Eppure, così è stato e vien da dire, senza alcuna remora,  che  si corre il rischio di offendere le bestie  feroci  quando si pensa alle leggi di queste ultime, quelle appunto della giungla, ove  vige il principio “mors tua vita mea…”  , le quali bestie, forse, anzi sicuramente, sono più umane di certi delinquenti che hanno, come  unica  “attenuante”,  l’ignoranza più conclamata e pericolosa  che possa esistere al mondo.

 

Ma veniamo alla prestigiosa associazione di Meano-Feltre “VIRGINIA DA COL” che ha festeggiato il suo 45° anno dalla fondazione  premiando i vari soci con diplomi, medaglia di bronzo, di argento ed anche d’oro.

Va detto subito che la giornata è iniziata con la S. Messa celebrata dai Parroci don Luigi Calvi e don Bernardo, alla quale hanno partecipato varie autorità con il Sindaco Ennio Vigne.

Non sono mancati interventi di specifica importanza non solo sotto il profilo dell’evoluzione e delle nuove regole del sodalizio, ma anche sotto l’aspetto caratterizzante detta associazione a cui va ascritto un forte riconoscimento per generosità, nobiltà d’animo ed anche sacrificio.

 

Vorremmo poter descrivere la generosità singola di ciascun donatore, uno per uno, ma per motivi di spazio, non è ovviamente possibile, salvo indicare qui di seguito  il loro nome, peraltro il tutto accompagnato da ampio reportage fotografico ed un lungo filmato a disposizione di tutti presso l’Associazione. (che faremo avere a breve).:   

 

Non possiamo sottrarci dal citare, pur senza togliere nulla a tutti gli altri donatori,  i due premiati con medaglia d’oro nelle persone di Mirella Reolon  e Cons Fabrizio che, nel corso degli anni, hanno fatto una quarantina di donazioni   Poi c’erano quelli  con 60 donazioni come Colle Ezio, Triches Giorgio e Vieceli Loris; quelli con 80 donazioni come  Bonnino Vittorio;  quelli infine con oltre 100 donazioni come Castellan Mario e Palla Piergiorgio, che hanno finito tutti  di donare per limiti di età, salvo errore. (nel qual caso chiediamo venia).

Per chi legge, ma questa è una notizia per i non “addetti ai lavori”,  una quarantina di donazioni significano circa 15-20 litri di sangue prelevato… Altra notizia da curiosità più che altro  di natura giornalistica:  è stato detto, con un esempio che sta a significare la serietà in questo delicato contesto dei prelievi di sangue, che un donatore non può sottoporsi a prelievo se non dopo 28 gg., per esempio  a seguito di una visita all’EXPO o ad altri luoghi, per esempio durante soggiorni al mare, anche dopo aver dormito una sola notte, in quanto potrebbe esserci sempre stata una semplice puntura da parte di un insignificante  insetto……realtà che potrebbe pertanto arrecare pregiudizio alle analisi relative  (ma questa è una curiosità di tipo giornalistico)..

 

Alla fine, dopo l’intensa mattinata per le cerimonie, il sodalizio al completo composto dai donatori con familiari ed amici,  circa 150 persone, si è spostato nella vicina Birreria Pedavena ove, in un clima di cordiale simpatia,  per circa cinque ore di seguito, ha recuperato, attraverso delle ottime e sostanziose portate,  un po’ di quelle  risorse che forse  erano state sottratte  a suo tempo dai numerosi  prelievi.

 

Ma questa è una semplice boutade……per stemperare il significato serio e profondo dell’incontro.

 

ARNALDO DE PORTI

 

 

 

 

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Piazza Scala - novembre 2015