PESCE DI MARE O DI ALLEVAMENTO?

                                                                                                                            di Franco Masi

Quante volte siamo stati presi dal dubbio "amletico" se acquistare, per la nostra tavola, orate e spigole di allevamento piuttosto che provenienti dal pescato di mare! E chissà che non ci sia mai capitato di acquistare del pesce pensando, per il prezzo pagato, che fosse di mare e invece proveniva da un allevamento ittico!
Certamente la notevole differenza di prezzo tra i due prodotti porterebbe a credere che la qualità del pesce "allevato" sia di gran lunga inferiore a quella del "pescato", o almeno personalmente così pensavo fino a quando non
sono stato invitato, insieme ad altri amici del Consiglio Direttivo, a visitare uno stabilimento di produzione ittica.
Qui ho potuto conoscere le varie fasi della lavorazione del pesce di allevamento e sono rimasto meravigliato dal
fatto che l
'intero processo produttivo - che inizia con la riproduzione, l'incubazione delle uova e l'allevamento larvale, per poi passare alle fasi di nursery, preingrasso e ingrassso, completandosi nell'arco di circa diciotto mesi - è effettuato utilizzando rigorose tecniche e strumenti scientifici innovativi che mirano al miglioramento e al perfezionamento della qualità e delle performance di crescita dei prodotti (orate, spigole e saraghi).
Considerando, infine, che
la produzione ittica naturale, ottenuta dai nostri mari, va via via esaurendosi, è fuori di ogni dubbio che i prodotti ittici ottenuti in questi stabilimenti occuperanno sempre di più e stabilmente le nostre tavole, assecondando con soddisfazione i nostri palati.
Bisognerebbe superare, forse, alcuni preconcetti e considerare che le attività di questi moderni impianti sono sviluppate secondo tecniche sperimentate in collaborazione con molti istituti di ricerca, utilizzando mangimi a base di farine di pesce e farine animali (prodotti derivati da alimenti naturali di cui i pesci si cibano abitualmente) e sotto il costante controllo delle ASL, per offrire un prodotto sicuro, con­trollato e soprattutto fresco (si consideri che arriva al consumatore dopo poche ore dalla pesca).

La "PANITTICA PUGLIESE", tra i più grandi stabilimenti ittici europei, è situata a Torre Canne di Fasano, tra le province di Bari e Brindisi, su di un'area di 78.000 mq adiacente al mare e quindi utilizza, per la sua produzione, falde di acqua marina sotteranea batteriologicamente sterile e ad elevato gradiente geotermico.