Con il diffondersi della "cucina mediterranea", ormai da tutti
considerata la più sana, semplice e ricca di sapori genuini, va sempre più
consolidandosi l'apprezzamento dell'olio di oliva, soprattutto se
extravergine.
Ritenuto il vero protagonista della nostra cucina,
folio d'oliva, sia crudo che cotto, completa e valorizza il gusto dei nostri
piatti, dalla più semplice bruschetta alle più ricche minestre e salse.
Vanno considerati, poi, i suoi benefici per la nostra
salute e forma fisica; esso, infatti, in quanto grasso vegetale e
soprattutto per la sua leggerezza, è adatto per qualunque tipo di dieta.
E' noto inoltre che i composti fenolici, presenti nell'olio, costituiscono
degli ossidanti naturali che bloccano i radicali liberi e proteggono le
nostre cellule dall'invecchiamento.
Presenti in quasi tutte le regioni italiane, i nostri uliveti offrono una
vasta gamma di olive e pertanto di olii con
caratteristiche e gusti tipici di ogni zona di produzione, da
quelli più "corposi" della Puglia a quelli più delicati e fruttati della
Toscana e della Liguria.
Sempre più spesso, infatti, capita a ristorante di vedersi presentare, come
per i vini, una carrellata di olii da abbinare ai diversi "piatti della
casa". Per non parlare, poi, del diffondersi del "turismo
dell'olio", con visite a frantoi e degustazioni.
Ma, purtroppo, non tutti siamo in grado di riconoscere un
buon genuino olio extravergine di oliva, valutarne ed apprezzarne
le caratteristiche olfatto-gustative! E di contraffazioni ce ne sono tante
!!!
Qualcuno ricorderà l'episodio dell'olio extravergine di oliva composto da
olii di semi colorati con la clorofilla!!!
I "sommeliers di olio" seguono un vero ABC
dell'assaggio, che può essere utile anche ai non esperti per
orientarsi nell'acquisto di un buon olio. Cogliamone
alcune regole fondamentali.
Si consiglia
innanzi tutto di effettuare l'assaggio
in un orario lontano dai
pasti (affinché il gusto
non venga alterato da altri sapori), di
non fumare
da almeno 30 minuti e non usare profumi
o cosmetici con odori persistenti. Dopo queste premesse, eccoci
pronti per il nostro "incontro
sensoriale" con questo
prezioso prodotto; occorrerà attivare vista, olfatto e gusto per
apprezzarne tutte le qualità. |
Certo, queste poche regole non faranno di noi dei "sommeliers di olio",
ma possono aiutarci ad andare più in là dei metodi empirici che un pò tutti
conosciamo (quali sfregare l'olio tra le mani ed odorarlo, assaggiarlo su di
un pezzo di mollica di pane e quant'altro) ed essere pronti per f acquisto,
nei prossimi mesi, del nostro nuovo ottimo olio.
A proposito di periodo migliore per rifornirci di olio,
alcuni esperti ci consigliano di far scorta verso febbraio/marzo quando
l'olio dell'anno precedente dovrebbe essere già finito e si può essere
sicuri di comprare olio fresco. Gli stessi esperti sconsigliano l'acquisto
in ottobre (è di moda anche l'olio "novello")anche se si è sicuri della sua
freschezza, in quanto prodotto con olive ancora non completamente mature e
pertanto risulterà più amaro, piccante e con un fruttato poco deciso.
Solo un cenno sull'argomento "prezzo dell'olio".
Non bisogna lasciarsi attrarre da bottiglie che costano solo pochi euro. Sul
costo di un olio di qualità, soprattutto se extravergine, gravano le spese
di produzione, raccolta, imbottigliamento, pubblicità, trasporto nonché i
guadagni del produttore, del rappresentante della rete di vendita e dei
commercianti. Chiediamoci quindi cosa può esserci in una bottiglia di olio
che costi solo alcuni euro.
Una volta fatta la nostra scelta ed il nostro acquisto, vediamo
come conservare il nostro olio.
La luce, sia diretta che diffusa, è un nemico dell'olio
in quanto la clorofilla contenuta nelle olive è una sostanza antiossidante
solo in assenza di fonti luminose. Con la luce viene meno la sua funzione di
conservante e il colore dell'olio si trasforma in poco tempo da verde in
giallo chiaro. E' bene diffidare di bottiglie trasparenti con olio verde, a
meno che non sia una produzione locale recentissima.
Ecco perchè il miglior modo di conservare l'olio è in
bottiglie di vetro scuro, ben sigillate e di pic¬cole dimensioni in modo che
il contatto tra olio ed ossigeno sia molto limitato.
I contenitori grandi, man mano che si svuotano, lasciano troppa aria a
contatto con l'olio che pertanto tende più facilmente ad irrancidire.
E' consigliabile quindi travasare subito il contenuto di
contenitori grandi in bottiglie scure ben lavate ed asciutte,
perchè anche l'acqua genera fermentazione.
Concludiamo con una curiosità: un vero extravergine di
oliva deve "gelare" alle basse temperature!
Quando la temperatura scende al di sotto dei 10°C, inizia la
cristallizzazione dei trigliceridi, prima quelli più saturi e poi via via
quelli più insaturi; se si raggiungono temperature inferiori ai 4-5°C l'olio
si solidifica e presenta le tipiche bolle di ghiaccio.
Margherita Dolce
Da "NUOVA REALTA', periodico dell'ASSOCIAZIONE BANCARI CASSA DI RISPARMIO DI
PUGLIA - UBI><BANCA CARIME, Bari - Anno XV - n.ro 3 - settembre 2009
assobancrp@alice.it -
www.assobancrp.it
Piazza Scala - dicembre 2009