Francesco Micheli ancora sulla cresta dell'onda!
 

 

 

Il collega Leo Marchetti ci ha fatto pervenire un trafiletto molto importante per migliaia di colleghi in servizio presso gli Istituti di Credito italiani:

 

GIOVEDI' 7 APRILE 2011
Masi (Uilca): finisce un'epoca di concertazione
L'Abi ha comunicato ai sindacati la disdetta dell'accordo in base al quale l'accesso al Fondo esuberi della categoria avveniva su base volontaria. La decisione e' stata comunicata nel corso di un incontro della delegazione del comitato sindacale dell'Abi, presieduto da Francesco Micheli, con i segretari generali di categoria proprio sul tema del Fondo per il sostegno al reddito che in oltre dieci anni ha permesso l'uscita anticipata di  30 mila bancari. "Finisce una fase in cui la concertazione era prevalente" commenta il segretario generale Ulica Massimo Masi che nota la coincidenza, per il sindacalista non casuale, della disdetta da parte dell'Abi nel giorno della presentazione della piattaforma dei sindacati per il rinnovo del contratto nazionale. "Non più di un mese fa, inoltre, la banca del presidente dell'Abi, il Monte dei Paschi, raggiungeva un accordo per l'accesso al Fondo su base volontaria" prosegue Masi che spiega come la disdetta, operativa dal prossimo primo luglio, significa che le banche non daranno piu' incentivi per gli esodi anticipati. "D'ora in avanti gli accordi sugli esodi - conclude - li faremo solo in vigenza di piani industriali".

 

Le OO.SS. si  sono accorte che è finita un'epoca di concertazione, che ha portato all'uscita di 30.000 persone, solo parzialmente sostituite da precari (addirittura apprendisti!!!!).
Crediamo che tutti coloro che hanno lavorato e stanno lavorando in IntesaSanpaolo abbiano conosciuto il grande "tagliatore di teste"  Francesco Micheli, ex Direttore Generale della Banca e fedele delfino di Corrado Passera già nelle Poste Italiane.
Tutti pensavano che per l'età raggiunta e lo stato di salute Micheli si fosse rassegnato alla meritata pensione: invece no! Uscito nell'autunno 2009, è stato quasi subito riassunto in IntesaSanpaolo (ove ha assunto diversi nuovi  incarichi) ed è entrato in ABI alla guida del Comitato per gli affari sindacali e del lavoro, nel quale si sta occupando del destino delle banche e - ahimè - dei loro dipendenti  in materia sindacale. Il suo cavallo di battaglia è "guadagnate meno ma lavorate (quasi) tutti".
Possibile che queste persone siano diverse dai comuni mortali che a 55 anni cominciano a vedere lo spettro dell'uscita dalle aziende nelle quali hanno lavorato tutta una vita?


Piazza Scala - aprile 2011 

 

 

 

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