Il 3 febbraio scorso si è
svolto il Consiglio del Fondo Sanitario Integrativo, il cui ordine del
giorno non presentava argomenti di generale interesse, se non quello
relativo alla documentazione/questionario attinente la campagna di
prevenzione cardio-vascolare, riservata a chi non abbia superato i 69 anni
d’età.
Sotto il profilo meramente amministrativo, il Consiglio ha deciso di dare in
gestione la liquidità a Banca Prossima e di determinare il rischio massimo
di cambio assumibile per l’acquisto di titoli non in Euro.
Inoltre, il Consiglio ha preso in esame la relazione dell’Organo di
Vigilanza, il quale non ha ravvisato criticità nell’attività del 2014.
Nelle “varie ed eventuali”, il rappresentante dei pensionati ha chiesto che
si riferisse in ordine al contenuto di una lettera che un iscritto ha
indirizzato alla Presidente del Consiglio di Amministrazione, alla
Presidente del Collegio Sindacale ed al Direttore del FSI, in merito al
fatto che il Fondo, qualificato ente “non commerciale”, stante le previsioni
dello statuto, del regolamento delle prestazioni e del regolamento
elettorale, non sembrerebbe avere le prerogative di “democraticità interna”
che gli consentirebbero di essere assoggettato al particolare regime fiscale
previsto per tale tipo di enti e, ciò, alla luce degli interventi in materia
dell’Agenzia delle Entrate, con le conseguenze, in tema di responsabilità,
che ne potrebbero conseguire.
La Presidente, che non aveva, fino ad allora, informato il Consiglio di aver
ricevuto tale lettera, confermandone l’avvenuta ricezione, si è riservata di
intrattenere il Consiglio stesso in argomento, volta che il problema sia
stato sviscerato dagli esperti.
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Successivamente, il rappresentante degli iscritti in quiescenza, dietro sua
specifica richiesta, ha incontrato il Direttore del Fondo, Dr. Bernardinelli
con il quale, nel corso del colloquio, sono state trattate e sviluppate le
seguenti questioni:
- pratiche sanitarie in convenzione: è stata richiesta chiarezza, con
indicazione di un preciso dettaglio, in ordine alla quota a carico
dell’assistito, distinguendo tra franchigia e quota differita. E’ stato
risposto che tale dettaglio è già presente sulle singole posizioni appostate
sul sito. In ogni caso, l’esigenza di rendere maggiormente leggibile il
dettaglio verrà esaminata al fine di migliorarne la comprensione;
- scheda di adesione dei nuovi pensionati: la richiesta di precisare in
detto documento l’eventuale fruizione di pensioni integrative avrebbe,
secondo quanto riferito, il solo scopo di appurare il coacervo pensionistico
in funzione del calcolo dell’eventuale perequazione annuale, in modo tale da
tenere aggiornato il dato su cui calcolare la contribuzione percentuale. In
tal modo, verrebbe evitato, nell’interesse del pensionato, che il FSI,
considerando solo la pensione INPS, conteggi su quest’ultima l’intera
perequazione annuale, calcolando quindi il contributo sul risultato che,
invece, potrebbe rivelarsi inferiore ove detta perequazione venisse
correttamente computata. Ancora una volta, al fine di fare chiarezza e per
evitare inutili allarmismi, sembrerebbe essere intendimento della Direzione
del Fondo inserire tale precisazione sulla scheda di cui trattasi;
- rateizzazione del contributo ex aziendale a carico degli esodati: a
richiesta, può essere diluito in sei rate. Poiché tale criterio non verrà
istituzionalizzato, spetta alle Fonti Istitutive e/o alle Associazioni di
appartenenza informare gli esodati di tale possibilità.
Milano, 3 marzo 2015.
Giovanni Baroni
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