Associazione Pensionati Carical e Banca Carime
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Consulenza Fiscale a cura di Pasqualino Pontesi, Dottore commercialista.
il Quotidiano - Domenica 20 novembre 2011

 

 

Detrazione 36%
UN provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 2 novembre 2011 obbliga il contribuente alla
conservazione dei documenti cartacei relativi alle spese di ristrutturazione edilizia che danno luogo alla detrazione Irpef del 36%. E’ l’effetto dell’abolizione della comunicazione di inizio lavori e l’invio della stessa al Centro Operativo di Pescara. Si tratta di documenti che in precedenza dovevano essere allegati alla domanda. I dati catastali dell’immobile dovranno invece essere indicati in sede di dichiarazione dei redditi attraverso il modello 730 o l’Unico. Se i lavori vengono effettuati dall’inquilino dovranno essere
riportati gli estremi di registrazione dell’atto, contratto di locazione o comodato, che ne costituisce titolo. L’Agenzia delle Entrate individua i documenti che il contribuente deve conservare per beneficiare della detrazione del 36% sulle ristrutturazioni iniziate dal 14 maggio 2011 in poi, da quando cioè non è più necessario inviare la comunicazione al Centro Operativo di Pescara. Se non è necessario presentare la domanda all’ente municipale per eseguire gli interventi agevolabili, la data di inizio dei lavori deve essere indicata tramite una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà sottoscritta dal contribuente con la specifica che le spese sostenute sono agevolabili al 36%.

Saldo Ici 2011
Il versamento del saldo dell’imposta comunale sugli immobili deve essere eseguito nel periodo compreso
tra il primo e il 16 dicembre 2011. L’importo deve essere pari al saldo dell’Ici dovuto per l’intero 2011
comprensivo dell’eventuale conguaglio sulla prima rata. Il saldo, essendo un conguaglio di imposta, deve
tenere conto delle aliquote e detrazioni eventualmente deliberate dall’ente municipale per l’anno in corso. Alcuni comuni hanno previsto la non obbligatorietà del pagamento in acconto a giugno 2011. In tal caso, il contribuente che ha accertato tale modalità di versamento, dovrà pagare entro venerdì 16 dicembre 2011 l’Ici dovuta per l’intero anno.

La pressione fiscale
La pressione fiscale misura la quota del reddito prelevato dallo Stato o dagli enti locali tramite imposte, tasse e tributi allo scopo di finanziare la spesa pubblica. E’, in pratica, il rapporto fra le entrate fiscali ed il reddito nazionale e indica quindi quanta parte del reddito nazionale viene incamerato dal Fisco per essere poi restituito sotto forma di servizi pubblici. Nei Paesi con un’Amministrazione pubblica efficiente e quindi con un buon livello di servizi pubblici come ad esempio Svezia, Finlandia e Norvegia la pressione fiscale è accettabile. Di contro, in altri Paesi come l’Italia, in cui i servizi pubblici sono di qualità inferiore la pressione fiscale, anche se meno elevata, scatena proteste. L’aumento della pressione fiscale corrisponde chiaramente ad una presenza pubblica sempre più intensa tanto nella sfera della produzione con maggiori consumi ed investimenti pubblici quanto nella sfera della distribuzione con maggiori trasferimenti. Non mancano poi fattori culturali che spiegano le differenze di pressione fiscale tra i diversi Paesi. In quelli “giovani” quali Usa, Australia e Canada la pressione fiscale è più bassa perché è più bassa la spesa pubblica.

 

 

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