La Banca Commerciale Italiana    


Ho preso spunto per scrivere queste righe da un articolo (“L’Europa sta perdendo terreno. L’Italia va meglio ma pesa poco”) comparso sul Corriere della Sera del 10 ottobre scorso a firma del Sig. Alberto Cribiore, vice presidente del Gruppo City Group.
Sotto il profilo della finanza Cribiore, dal suo angolo d’osservazione, sostiene che tutte le banche europee hanno perso terreno nel campo finanziario. Dopo la crisi del 2008 Wall Street si è ripulita e la finanza mondiale è dominata da 5 o 6 istituzioni USA.
Nell’articolo si fa cenno anche alla Comit che possedeva la più importante banca sudamericana Sudameris e il 30%
della Lehman nell’epoca in cui quest’ultima era sana.
Da quanto sopra si evince che la Banca Commerciale italiana veniva definita la banca ambasciatrice dell’Italia. Nel 2001 il titolo Comit uscì dalla borsa e pochi organi di stampa diedero il giusto risalto all’operazione che portò la nostra Banca ad essere incorporata in “Intesa “
La ricostruzione postbellica è stato merito anche della Comit,conosciuta in tutto il mondo e la sua forza distintiva
si fondava sulla cultura dei propri dipendenti,una cultura volta a aiutare le imprese ed immergersi nei problemi dei suoi clienti al fine di soddisfarne le esigenze
Queste righe dovrebbero far riflettere i pensionati Comit. Non si può abbandonare il nostro pregresso stile per immergersi in contesti giudiziari.
Confrontiamoci ancora per raggiungere intese bonarie che ricompattino il nostro dna, fondato anche sulla mutualità intergenerazionale
Ottobre 2015 Renzo Saitta


P.S. Solo per ravvivare la memoria ecco l’elenco delle nostre pregresse filiali estere e partecipazioni.

 

 

Dal Corriere della Sera del 10 ottobre 2015 - Alberto Cribiore
".....Con la nascita dell’Europa integrata esigenze e interessi sono cambiati. Poi c’è il problema, tutto italiano, della perdita delle multinazionali. Un tempo in America c’erano Montedison, Ferruzzi e altri grandi gruppi. Ora abbiamo aziende brillanti, vivacissime, da Prada a Cucinelli, ma è difficile arrivare ad avere lo stesso peso». Vale anche per la finanza? «Certo. Pensi a Comit possedeva la più grande banca sudamericana, Sudameris, e il 30% di Lehman (con italiani nel board) quando Lehman era sana, un leader finanziario mondiale. Oggi Intesa è una banca che va benissimo, la migliore, ma non ha lo stesso peso internazionale».
Eppure è uscita meglio degli altri dalla crisi del 2008.
«Non fraintenda: Intesa è ottima. Gli investitori internazionali che scelgono di puntare sull’Italia comprano Intesa o Generali o Enel. Magari domani compreranno le Poste......"

 

Commenti:

- 18 ottobre 2015 - Ho apprezzato molto e naturalmente condiviso parola per parola l'articolo di oggi di Renzo Saitta. C'è poco da dire. La Comit, almeno durante la mia permanenza quasi quarantennale, aveva uno stile che, attraverso il cuore di tutti (dal Presidente sino all'ultimo commesso, con pari dignità pure lui come il Presidente) pulsava sempre forte e vivo (qualche volta in...extra-sistole per le difficoltà) irrorando linfa vitale, ma anche etica, in tutti i contesti della vita sociale e politica.
La COMIT per me è stata la seconda scuola di vita. Non ho alcuna remora ad affermarlo.
ARNALDO DE PORTI
 

 

 

 

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Piazza Scala - ottobre 2015