Cambridge, Pasqua 2011
Stranamente ritorno a percorrere la via di “Piazza Scala” non per
parlarvi dell’Inghilterra, che si sta preparando con gadgets e feste
al matrimonio tra William e Kate (per l’anagrafe, Catherine : il che
avrebbe portato ad indicare in W e C le iniziali e quindi, a dare un
diverso senso ai vari piatti, boccali, centro tavola ecc. che a
dovizia gli inglesi stanno esponendo nei vari negozi di souvenirs),
ma per segnalarvi una meta turistica che vale la pena di visitare.
Io vi sono stato per alcuni giorni proprio recentemente, alla fine
dello scorso mese, e ne sono tornato entusiasto. Sto parlando di
Cracovia in Polonia .
Certo non e’ una città del tutto sconosciuta a molti di voi che ,
memori della storia, la ricordano come prima e più antica capitale
della Polonia, culla di cultura e di sedi universitarie prestigiose
(il Collegio Maius, il Collegio Minus, la sede universitaria
Jagellonica ecc.) e più recentemente, come ultima sede cardinalizia
di Karol Wojtyla , successivamente divenuto Papa Giovanni Paolo II°.
Non conoscevo la Polonia “comunista” ma certamente vi posso
assicurare che Cracovia non ha nulla da invidiare alle nostre città,
sia per i negozi e grandi magazzini che annoverano marche tra le più
prestigiose nel campo della moda (da Armani a Max Mara) , in quello
sportivo e in quello dell’oreficeria, sia per le bellezze
architettoniche.
Moltissime le iniziative italiane sia nel campo della ristorazione
sia in quello imprenditoriale.
Uno di questi ultimi e’ “appartamenticracovia.com”( guardatene il
sito) : una piccola ed efficiente struttura nata per dare supporto
ed assistenza al turismo italiano in quella città. Ve ne parlo,
aprendo una piccola parentesi, perché, entrato in contatto col
titolare, direi in modo del tutto casuale, ne ho potuto saggiare la
disponibilità, la cortesia e la professionalità. Tra l’altro,
attraverso il sito si possono prenotare anche per piccoli periodi,
sistemazioni ed appartamentini ad un prezzo davvero irrisorio e
centrali.
Cracovia si gira benissimo a piedi ed anche i mezzi pubblici (treni
e tram/bus) funzionano benissimo.
La lingua che per alcuni potrebbe essere un problema davvero
invalicabile, in effetti non lo e’ : buona parte dei giovani ,per
non dire la totalità, ha una buona conoscenza dell’inglese e quanti
non conoscono alcuna lingua straniera, mettono di buon grado il loro
tempo e la loro buona volontà per capirti e per farsi capire.
Insomma niente a che rivedere con gli inglesi o con i loro più
vicini, tedeschi. La cucina però non mi ha attratto più di tanto ,
forse perché avendo abitato per alcuni anni in Germania, ho
ritrovato nei loro piatti molto di quella cucina. Segnalo tra i
piatti, la “Zuereck” ,solo perché presentatami in un modo davvero
originale in un locale (tipo Osteria/Bettola) “KUCHNIA STAROPOLSKA U
BABBCI MALINY”, e i “PIEROGI”.
La prima e’ una crema di funghi porcini in cui “navigano” un
salsicciotto tipo wurstel e un uovo sodo fatto a fette : nel locale
in questione, mi fu servita in una grossa michetta ben cotta e
completamente svuotata all’interno e a cui era stato rinserita la
parte superiore, quasi fosse un coperchio. I secondi sono un po’ uno
dei piatti tipici polacchi ,anche se non rappresentano per noi una
grossa novità né nella presentazione (generalmente, fritti nel
lardo, o girati in padella con olio e funghi) né nella consistenza.
Infatti, i PIEROGI sono una falsa copia dei nostri ravioloni , solo
che, oltre che nella versione con carne, possono avere il ripieno
anche di formaggio cremoso , di crauti , di cipolle o addirittura,
con un ripieno di frutta, fungere da dolci.
Oltre alla città che da sola vi richiederà almeno una
visita di 3 giorni, non lontano da Cracovia esiste un
appuntamento con la storia che non può essere saltato: “OSWIECIM”.
Questo nome a molti non dirà molto perché questo e’ il nome
con cui la cittadina, a circa 50 km da Cracovia, era stata
fondata e che ha riacquistato solo dopo il 1945 : dal 1940
al 1945 fu conosciuta come Auschwitz.
Parlare di Aushwitz sarebbe lungo e penoso , tanto più che
chi scrive ha già visitato Dachau e Mauthausen . Vorrei però
fare un paio di precisazioni ed aggiungere, una personale
visione:
A) La differenza tra Campi di Concentramento e Campi
di Sterminio : la differenza è chiara nei nomi stessi ,
anche se in definitiva, i due concetti ,soprattutto
nell’ultima parte della guerra, si sono sovrapposti,
mischiati fino a confondersi. Mauthausen e Dachau erano
campi di Concentramento, Auschiwitz e Birkenau campi di
Sterminio.
B) A differenza di Dachau e Mauthausen, Auschwitz
nasce da una struttura che era dapprima una caserma
dell’esercito polacco , quindi a differenza dei due primi
campi di Concentramento, l’impressione che se ne trae
all’entrarvi non è traumatizzante in quanto i “blocks” in
cui si suddivide il campo presenta costruzioni ben allineate
ed in muratura. Come a Dachau e Mauthausen, la scritta
“ARBEIT MACHT FREI” dava il benvenuto ……
Personalmente, visitando i tre campi, quello che decisamente
mi ha colpito di più emotivamente e impressionato , è
certamente Mauthausen , un tristemente famoso lager
costruito a pochi chilometri da Linz nell’Alta Austria. Lì è
l’intera struttura che mette davvero i brividi prima ancora
di entrarvi : già l’impatto con il grigio e maestoso muro di
pietra sembra ricordare di “lasciare ogni speranza voi che
entrate”. In breve, anche Mauthausen divenne un campo di
sterminio con la creazione dei forni e con l’eliminazione
sistematica di prigionieri : per meglio intendere le mie
espressioni vi rimando al seguente link:
http://xoomer.virgilio.it/elmo.verardo/Mauthausen.pdf
E come sottacere il nuovo e bellissimo Museo , aperto nei
locali della vecchia industria di Oskar Schindler( ricordate
la storia da cui fu tratto il famoso film “Schindler’s List”?)
proprio al limitare di quello che era il ghetto di Cracovia?
Interessante anche visitare appunto i due “quartieri”
ebraici di Kazimierz e del Ghetto.
Tra le attrattive offerte da Cracovia, meritano una visita
le miniere di sale , antiche cave di salgemma che
racchiudono non solo la maestosità e la sontuosità di
caverne naturali , ora adibite ad esposizioni, convegni,
concerti e (addirittura!!) a ristoranti e souvenirs, ma
anche antiche e caratteristiche statue di personaggi famosi
, tutte rigidamente ricavate da pietre di salgemma.
A questo punto , credo davvero di poter chiudere il mio
libretto di appunti e di lasciarvi alla vostra volontà di
approfondimento e di curiosità turistiche. Lascio ad alcuni
scatti la mia testimonianza di quanto ho visto ed affido a
questa pagina gli auguri per una serena Pasqua.
Auguri COMIT , ovviamente!
Maurizio Arpaio
Galleria di fotografie (tutte
eseguite da Maurizio Arpaio): cliccare sulle miniature per ingrandirle. Per farle scorrere utilizzate i tasti freccia della tastiera del computer. |