Pubblichiamo alcuni passi di una lettera scritta da Arnaldo De Porti alla COVIP, cui viene richiesto un intervento al fine di definire l'annoso problema dei pagamenti ai soci del saldo residuo del Fondocomit.
Spettabili Autorità tutte,
a titolo personale, iniziativa questa dalla stesura necessariamente molto lunga a causa di un inconcepibile immobilismo decisionale che, a mio avviso, si giustifica “ad abundantiam” sulla inaccettabile e penosa realtà che i pensionati, vuoi per la loro non più giovane età, ma anche e soprattutto per l’impossibilità oggettiva da parte loro, non avulsa dalla scarsa conoscenza di questi problemi sui quali è facile “giostrare” con iniziative verosimilmente “ad libitum” ed in maniera assolutamente controproducenti da parte di chi ha buon gioco in materia non tenendo conto persino della loro morte (come scandalosamente sta succedendo purtroppo ogni anno, pare a centinaia di noi), mi permetto segnalare, con molta schiettezza e lealtà, nonché con dovuto senso etico correlato anche alla delicatezza della questione che sta provocando grosse ferite sulla pelle viva soprattutto di noi pensionati anziani, quanto in appresso.
Il Ministro della Giustizia, con sue note del 16/2 e 28/2 corrente anno, a me indirizzate, ed al quale mando copia della presente, mi ha suggerito, su mia esplicita richiesta, di rivolgermi a VV.SS. (COVIP) allo scopo di far verificare se la continua procrastinazione del riparto di circa Euro 350.000.000 (trecentocinquantamilioni) a favore dei vari pensionati della Banca Commerciale Italiana (che aspettano questi soldi dal lontano 2006) non presenti qualche profilo di illiceità procedurale.
Per chiarezza, anche per entrare meglio sull’argomento, è necessario ricordare che :
1) l’ANPECOMIT,
(soggetto che non interessa certamente a COVIP, ma che si inserisce,
direttamente o indirettamente, ad un excursus legale che ha già interessato
e può interessare le autorità destinatarie della presente r.r.r., avendo
essa assunto delle decisioni, in aggiunta alle problematiche indicate ai
punti sub 2), sub 3) e sub 4), che vanno in senso contrario alla
velocizzazione dell’annosa pratica;
............ omissis .............
2) i liquidatori, rebus sic stantibus, e cioè nelle more di questa penosa faccenda “allettata” da grosse cifre mensili per il lavoro che svolgono, (circostanza che, con tutto rispetto per loro, non invoglia certo a “scannarsi”), attendono gli eventi prima di arrivare ad una sollecita ripartizione del capitale: il bilancio al 31.12.2010 del Fondo indica, a pag. 40, ben Euro 984.291 di spese per liquidatori, sindaci, amministrazione ed altro !!! Cifra, mi si passi il frizzo fra cotanta amarezza, che non sembra avere proprio i connotati di un semplice obolo…
3) gli avvocati, (è il loro lavoro!) sembrano complicare le cose semplici promuovendo cause ad iosa, determinando forti erosioni, con grande anticipo, della importante “torta” costituita dai circa 350 milioni di euro depositati presso l’Istituto di credito sub 4), a tutto danno di noi creditori;
4) la Banca Intesa, depositaria della predetta cifra, si gode intanto giacenze piovute dal cielo, e non ha certo interesse a liberarsene, posto che addirittura non si adoperi a difesa delle medesime, come è nell’ordine delle cose, esattamente come facevamo noi funzionari di banca a difesa della raccolta;
5) ultima cosa, e non da poco, è che gli addetti ai lavori, realtà oggettivamente molto sindacabile, sanno aprioristicamente che il ricorso in Cassazione non esprimerà un giudizio di merito (come è successo in primo e secondo grado), ma di valore meramente formale, tanto da dover non solo immaginare che, dopo l’ultimo giudizio di Cassazione, tutto dovrà ricominciare da capo, perdendo ancora molti anni inutilmente, fino a giungere alla morte di quasi tutti gli aventi diritto.
............ omissis .............
Chiedo pertanto sia fatta luce sulla spinosa vertenza (di cui sembra che nessuno abbia voglia di assumersi una tale decisione !), i
Anche perché, come detto dianzi, al punto sub 5) tutto sembra essere di nuovo “cantierato” per poter ripartire con altro lavoro per molti anni successivi. Come potrà ben recepire il messaggio ogni buon intenditore a cui è indirizzata questa mia.
............ omissis .............
Nella certezza di essere stato molto chiaro, se vuoi anche aspro ma assolutamente rispettoso e corretto nel dire ciò che penso salvo smentita (che accetterei democraticamente), resto in attesa di un cenno, quanto meno interlocutorio da parte di tutti, specie dal Ministro della Giustizia a cui chiedo con forza di dare un autorevole e definitivo out out ai soggetti sopraindicati.
Arnaldo De Porti
Alcuni commenti
da Alberto Costagli:
A me sembra che uno si sfoga, esprime la
sua rabbia (per una cosa che gli è andata storta: per noi il Fondo
Pensioni) e poi ...si calma, si rassegna, "tira a campà".
C'è stato un periodo nel quale i commenti arrivavano numerosi e da tutte
le parti d'Italia. Tutti noi colleghi Comit, purtroppo strozzati dagli
eventi della pensione,
abbiamo manifestato il nostro dissenzo, abbiamo consigliato di
intraprendere iniziative valide, forti, "eclatanti" volte al
raggiungimento dello scopo comune.
Oggi, consultanto i vari siti, non ho trovato purtroppo nessun cenno di
aggiornamento relativo alla nostra iniziativa.
Buona notte... verrebbe da dire.
Ora io proporrei: "BISOGNA - TUTTI I GIORNI IN CRESCENDO - SOLLECITARE A
PIENI POLMONI CHI DI DOVERE FINTANTOCHE' NON CI SIANO DATE LE DOVUTE
RISPOSTE E CHE SI ADDIVENGA A QUESTO MALEDETTO RIPARTO ANCHE A COSTO DI
PERCEPIRE - SOLO LA META' - DI QUANTO CI AVEVANO PROMESSO.
SE L'ACCORDO RECENTE UNP-ANPEC NON PARTISSE, SOLO COSI' ED ESCLUDENDO
NATURALMENTE GLI ZAINETTATI PER LE RAGIONI PRECEDENTEMENTE ESPOSTE IN
CONSIDERAZIONE DI UN ATTO DI STRAORDINARIA AMMINISTRAZIONE SU PREVISIONE
FALLIMENTARE CON DOCUMENTAZIONE STATISTICA DI ABBASSAMENTO DRASTICO
DELL'INDICE DI MORTALITA', RINUNCIANDO CIASCUNO DI NOI ALLA META' DELLE
PROPRIE PRETESE ED ASPETTATIVE, POTREMMO FINALMENTE OTTENERE QUALCOSA."
da Guido Guidi: Premesso che rispondo a questa mail non per mio interesse ma per quello di mia suocera (Mini Emiliana di anni 88) in attesa di liquidazione e che non ha mai fatto cause
Nessun disturbo per vedere la FINE di una vicenda che coinvolge tutti e ci fa dubitare di avere lavorato per la MIGLIORE Banca Italiana i cui amministratori oltre a svendere non hanno saputo gestire un Fondo Pensioni di Bancari e non di fruttivendoli! Perdona questo sfogo......
Di proposte a Masia e a Macchi ne ho fatte varie ma tutte senza risultato se non finire in questo cul de sac in mano ai liquidatori.
1) Avevo proposto di accantonare l'importo delle cause e provvedere alla liquidazione del restante come fatto per l'Agenzia delle Entrate ( altra imperizia degli amministratori)
2) Non sono d'accordo di elargire somme perchè si ritirino i ricorsi
3) I ricorsi sono sempre stati rigettati per cui penso sia una battaglia persa e credo che siano arrivati a questo punto di trascinamento in quanto presentati attraverso le associazioni e non pesanti per le finanze dei ricorrenti.Ora ognuno dei ricorrenti si paghi le spese se vuole continuare ad oltranza e sblocchi i diritti della maggioranza.
4) I liquidatori più stanno lì e più ci costano. Sarà opportuno anche per questo aspetto finirla al più presto.
In attesa di precisi e migliori sviluppi.
Concordo con quanto scritto ma due anni fa circa ho fatto le medesime obiezioni a Masia e Macchi
e mi fu risposto " cosa volevo dal momento che il dovuto era stato dato e queste erano semplicemente Plusvalenze quindi regalie!!!!!!! " Quanta arroganza....... con i nostri soldi per pagare Liquidatori e Avvocati.
Ma vogliamo considerare anche la soddisafazione personale di ricevere in vita questi soldi
contro l'amarezza di lasciare tutto in eredità. Se il fondo è miseramente naufragato è per colpa anche di chi lo ha amministato come già emerso nel 1999 ed ora cercano di continuare a "MANGIARE" alle spalle dei
pensionati! FORZA COMIT !!!!!
da Gherardo Salvati: Caro Arnaldo,ho letto con molta attenzione la raccomandata che hai inviato alla COVIP etc. Hai sintetizzato al meglio la situazione e se altre volte vorrai utilizzare nomi e cognomi dei colleghi "incazzati", del mio te ne autorizzo fin d'ora l'uso.
Era(forse) doveroso sentire ancora una volta la Covip ma non mi faccio illusioni.
Sono del parere e d'accordo di sentire un" funzionario" qualificato del tribunale: Forse a questo punto potremmo avere bisogno di un consiglio di un soggetto esperto in materia onesto e ben conosciuto per non cadere dalla padella nella brace.(esistono ancora di questi soggetti?).
Per quanto dovesse occorrere per un frangente del genere resto a disposizione insieme ad altri colleghi.
Ti ringrazio ancora per quanto stai facendo.
da Sonia Bellezza: Caro Arnaldo, considerata l'indecenza dei tempi di attesa per riscuotere una somma di propria spettanza non posso non riconoscere il suo grande impegno nel cercare una soluzione rapida al problema, ciò nonostante vorrei invitare ad una mobilitazione eclatante le persone coinvolte in tale situazione in quanto mi sembra ormai di capire che solo in tal modo si risolvono i problemi in Italia.
da Graziana Canova: Non ho particolari osservazioni da fare, se non che anche io auspico caldamente che il RIPARTO (come da Accordo transattivo UNP/ANPEComit) vada al più presto a conclusione, con l’aiuto “il più sensato possibile” da parte di tutti, per scongiurare un immane ed eterno contenzioso.
da Alberto Costagli:
Volevo solo aggiungere che "BISOGNA BATTERE IL FERRO FINCHE' E' CALDO".
C'è stata una piccola pausa nelle pubblicazioni del sito di Piazza Scala
che, meno male, mi risulta che cessi proprio oggi. E allora scateniamoci
esprimendo le nostre sacrosante argomentazioni se vogliamo raggiungere
il nostro scopo. Facciamo sentire... "le nostre campane", perchè siamo
dalla parte della ragione più assoluta ed abbiamo sopportato in tutti i
modi possibili ed immaginabili. Sono 7 anni che aspettiamo: ORA BASTAAA
!!PURTROPPO, SE NON CI ORGANIZZEREMMO PRESTO E BENE, AL MOMENTO POSSIAMO
SOLO FARE I NOSTRI COMMENTI. QUALCUNO, DALLA PARTE OPPOSTA, SI
RICREDERA'? SPERIAMO DI SI': " I TEMPI SONO PIU' CHE MATURATI".
TI RINGRAZIO E NON CI VUOLE MOLTO A DIRE: "TUTTI NOI PENSIONATI E
COLLEGHI COMIT" TI RINGRAZIAMO PER L'IMPEGNO, L'ENERGIA E LA LANCIA CHE
HAI SPEZZATO IN FAVORE DELLA NOSTRA CAUSA. SE SIAMO ARRIVATI ALLA
RIPARTIZIONE FINALE (PERCHE' NON CI DEVE ESSERE NESSUN ALTRO OSTACOLO!)
LO DOBBIAMO ALLA TUA PERSONA, ALLA TUA INTEGRITA' E AL CORAGGIO CHE HAI
DIMOSTRATO SFIDANDO ALLA VERITA' E ALLA RESA DEI CONTI GLI ULTIMI
OSTACOLATORI CHE SI SONO FRAPPOSTI FIN'ORA AVENDO AVUTO LA POSSIBILITA'
DI CHI PERMETTEVA LORO UN GIOCO FACILE. ORA IL TEMPO DEL "GODI-GODI" E'
FINITO INTERAMENTE PER LORO ED E' ARRIVATO IL NOSTRO TANTO ATTESO
MOMENTO. ANCORA GRAZIE !
I SOLDI DEL RIPARTO SONO NOSTRI.
DECIDIAMO NOI, D'ORA INNANZI, QUANTO E QUANDO DOVREMMO RETRIBUIRE ANCORA I LIQUIDATORI E COSA FARE PER CONCLUDERE ALLA SVELTA, VISTO CHE FIN'OGGI
CHI CI HA PROVATO E' RIUSCITO SOLO ALL'IMPANTANATURA DI UNA PRATICA CHE ADDIRITTURA, E LO SAPPIAMO BENISSIMO, RIVESTE UNA PRIORITA' ASSOLUTA IN QUANTO RIGUARDANTE IL "SOSTENTAMENTO" DI PENSIONATI !
RIVOLGIAMOCI FORTEMENTE AI SINDACATI DI CATEGORIA CHE ANCORA NON SONO ENTRATI NEL CAMPO "DI BATTAGLIA" E DIAMO UNO SPINTONE A CHI CI SI METTE NEL MEZZO !
(RIUSCIRO' ANCHE A POTER AIUTARE UN POCHINO LE MIE 2 FIGLIE E LE MIE 3 NIPOTINE DA VIVO ! )
Ci hanno mandato una comunicazione che dovevamo avere una liquidazione finale pari ad alcune decine di migliaia di euro. Poi è successo di tutto. Ma nel frattempo, sapendo che sarebbero arrivati questi soldi, con le necessità di tutti i giorni, cosa abbiamo fatto? Anzi è ben veritiero dire cosa ho fatto io: "HO AFFRONTATO DELLE COSPICUE SPESE CONTRAENDO PRESTITI, MA SAPENDO CHE AVREI RICOPERTO A BREVE."
Invece con questa politica che stanno adottando i nostri (diciamolo una buona volta) "VAMPIRI" forse tra poco ci porteranno via anche la casa. E' stata una cosa davvero imprevedibile e tutto questo tempo....! Ho paura che non ci saranno soldi per tutti,
Dal momento che hanno venduto la Comit che sosteneva il Fondo... tutto è inevitabilmente crollato.
Salviamo il salvabile e ricordiamoci che quando si è venduto, sono solo i partecipanti percipienti la rendita vitalizia che si sono esposti al rischio (cioè noi, non chi già era stato liquidato).
Potevamo anche prendere meno di quanto calcolato in bilancio. Ma abbiamo realizzato di più (solo noi che siamo sempre in gara, non coloro che avevano già riscosso lo zainetto. Questi ultimi in caso di minus valore non sarebbero stati... toccati) e allora non lasciamoceli mangiare tutti e speriamo che almeno il 50% di quanto ci avevano affermato nell'ultima comunicazione ARRIVINO PRESTISSIMO.
Forza con il parere di tutti, qualcuno che ha potere decisionale ci legge di sicuro,
da Spano: Hai perfettamente centrato il problema e per coloro che presentano dei ricorsi devo avvertirli che "qualche gruppo" non aspetta altro che i ricorsi....in tal modo anche i ricorrenti percepiranno aria fritta anche se campano e auguro ciò, oltre i cento anni. Ci stanno prendendo per i fondelli!!!!!! BASTA CON I RICORSI CHE ARRICCHISCONO GLI AVVOCATI E I LIQUIDATORI.