Nello scorso mese di giugno il nostro sito ha sottoposto ai colleghi
milanesi e in particolare all'Associazione AMICI COMIT - PIAZZA SCALA l'idea di Rosanna Schiattone e Fernando Mazzotta, che
abbiamo subito fatta nostra: incidere una lastrina di
marmo da mettere sulla tomba di Vittorio Corna, Avevamo anche suggerito di
organizzare una "pizzata" in modo da andare prima al Cimitero Musocco
per portargli un fiore e sostare qualche minuto in raccoglimento sotto una
tomba finalmente identificata.
Finalmente è arrivato il momento: riportiamo integralmente l'articolo di
Sergio Marini che conferma che il 5 dicembre chi lo vorrà potrà ricordarlo
sotto il luogo in cui riposano i suoi resti mortali.
Ecco il comunicato:
L'iniziativa Vittorio Corna - una lapide sulla sua tomba
Care amiche, cari amici, nello
scorso giugno, il sito internet “Piazza Scala”, gestito con
dedizione e maestria dall’amico Alfredo Izeta, dedicò una
pagina in ricordo di Vittorio Corna (visualizza) a
seguito di uno scritto che era apparso su “facebook” a firma
Rosanna Schiattone. In tale breve messaggio era messo in
evidenza come i resti mortali di Vittorio Corna fossero in
stato di completo abbandono in un loculo di un ossario
all’interno del Cimitero Maggiore di Milano. Tale celletta
non riportava nessun segno identificativo del defunto, ma
solo un triste numero di repertorio, scritto sopra un pezzo
di scotch.
Questo stato d’abbandono era per sua volontà, dato il suo
carattere schivo, o dovuto a situazioni di necessità o,
soltanto, per incuria?
Tale quesito fu subito risolto: Elena Violano, nipote di
Vittorio Corna e sua unica discendente, nel ringraziare per
quanto fatto in memoria del nonno, chiese se qualcuno, tra
tutti quelli che l’avevano conosciuto, potesse interessarsi
della triste situazione e dare una corretta visibilità ai
suoi resti mortali.
Elena risiede, infatti, da parecchi anni in India e, pur
essendo lontana per motivi religiosi, dal culto cattolico
dei morti, non disprezza l’attenzione che la nostra
religione dedica ai defunti ed è dispiaciuta che suo nonno
non abbia potuto, per alcune tristi vicissitudini familiari,
essere ancora degnamente ricordato ai posteri.
La nostra Associazione ha preso a cuore la questione e, pur
non potendo intervenire direttamente per vincoli statutari,
ha ritenuto che, nello spirito di “amicizia” che sempre lega
tutti i dipendenti della Comit, potesse farsi promotrice
dell’iniziativa e raccogliere - con il semplice sistema del
“passa-parola”- tra un gruppo d’amici, la somma necessaria,
non certo rilevante, per far porre una lastra di marmo sulla
celletta ossario dove riposano resti di Vittorio Corna (cfr.
foto allegata). A questa piccola colletta hanno partecipato
i nostri soci: Francesco Basilico, Gregorio Cerra,
Gioacchino Costantino, Leonardo Esposito, Francesco Fahrni,
Domenico Gioffrè, Alfredo Izeta, Emanuele Lapegna, Gino
Luciani, Sergio Marini, Giovanni Noera, Carmelo Profeta,
Renzo Saitta, Stefano Tabanelli, Dino Vanin, Filippo Vasta,
a cui va il nostro più sentito ringraziamento.
Siamo, tuttavia, sicuri che molti altri nostri soci
avrebbero desiderato partecipare a questa iniziativa: tanti,
specialmente i più anziani di noi, hanno avuto modo di
conoscere ed apprezzare le qualità morali ed umane di
Vittorio Corna. Nella circostanza non era, infatti,
possibile aprire una vera e propria sottoscrizione, sia per
l’esiguità della spesa, sia per motivi pratici ed
organizzativi.
Adesso chi lo desidera ha un luogo degno per poterlo
ricordare.
E’ ora, anche, doveroso sapere qualcosa di più di Rossana
Schiattone, l’artefice involontario di tutta la
questione.Terminato il suo ciclo di studi presso l’Accademia
di Belle Arti di Brera - Milano, la Schiattone ha preso la
decisione di occuparsi, per la sua tesi di laurea, della
vita di Vittorio Corna, divisa tra il lavoro bancario e la
passione per l’arte e per i giovani artisti moderni. La
tesi, dal titolo “Vittorio Corna promotore della collezione
d’arte della Banca Commerciale Italiana tra la fine degli
anni ’40 e gli anni ‘80”, traccia un quadro
dell’attività della Banca negli anni ’40, del rapporto che
ha legato Raffaele Mattioli a Vittorio Corna e dell’amore
per l’arte, soprattutto contemporanea, che ha spinto il
Corna a diventare “mecenate” di giovani artisti italiani.
Tutto questo non tralasciando il puro lavoro bancario e le
responsabilità, sempre maggiori, che ha assunto nella
struttura della Comit.
Per fare questo la Schiattone ha consultato, in primis,
l’Archivio Storico di Banca Intesa; ha poi indagato sulla
vita di Corna giungendo ad incontrare il portinaio dello
stabile dove ha vissuto fino alla scomparsa; ha, quindi,
intervistato personaggi famosi che l’avevano conosciuto o
che avevano avuto modo di apprezzarne l’opera, tra questi
ricordiamo Emilio Isgrò, Giorgio Ferretti e Francesco
Tedeschi, curatore delle “Gallerie d’Italia”.
Vittorio Corna ha trascorso tutta la sua vita lavorativa
in Comit, dove nel 1967 fu nominato Capo del Personale, dopo
Silvio Cipriani, col grado di Direttore Centrale. Carica che
mantenne sino al 31 dicembre 1981, quando è stato collocato
a riposo. Successivamente fu chiamato alla presidenza d’Assicredito,
adoperandosi nel 1982 per la definizione, con le
organizzazioni Sindacali del settore, del contratto
collettivo nazionale di lavoro per gli impiegati, i commessi
e gli ausiliari delle aziende di credito e finanziarie. Dopo
lunga e dolorosa malattia, si spegne a Milano il 14 maggio
1989, assistito fino all’ultimo dal prof. Pierangelo Belloli.
Ora, le sue spoglie mortali – anche a memoria dei posteri -
sono custodite nel Cimitero Maggiore di Milano, ossario
“Piramide” reparto 122, repertorio 10269.
Un caro saluto,
Associazione “Amici Comit – Piazza Scala”
per il Consiglio Direttivo
Il Presidente
Sergio Marini20 novembre 2014
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la tesi completa di Rosanna Schiattone | |
la piccola lapide posta sulla tomba di Corna |
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Piazza Scala - novembre 2014