Il 6 novembre u.s. si è svolto con un buon successo di partecipanti (ben 212!!!!) il convegno degli esodati che ha visitato con l'aiuto di Michele Iacoviello i punti più "spinosi" del difficile rapporto con Intesasanpaolo e di conseguenza con il Fondo Sanitario Integrativo.
L'incontro è stato fermamente voluto dal sito Facebook "Esodati Gruppo Intesa Sanpaolo" (ca. 900 iscritti)  ben supportato dalle associazioni "Amici Comit - Piazza Scala" e "Pensionati Cariplo e Banca Intesa" che si stanno  occupando delle questioni inerenti, non ultima quella di trovare uno strumento assicurativo/previdenziale per coloro che non sono in possesso di una copertura ad hoc: su questo argomento siamo in attesa di conoscere i dettagli operativi ed i costi economici.

Presentiamo una nota scritta da Sergio Marini già inserita nel sito Amici Comit - Piazza Scala, al quale vi preghiamo far riferimento in caso di richieste di chiarimenti. Con l'occasione vi ricordiamo che l'associazione si è dotata da tempo di uno spazio Facebook cui i colleghi ex Comit (ad oggi 543) che frequentano il social network possono aderire gratuitamente e tenersi così informati sulle ultime novità intervenute (l'associazione non esclude peraltro di ammettere anche appartenenti ad altri istituti di credito Intesasanpaolo) .
Sottolineiamo che lo scritto è utile anche alle altre categorie di colleghi (in quiescenza e in servizio).

Piazza Scala - novembre 2014

 

 

RIUNIONE ESODATI INTESASANPAOLO

Il resoconto dell'incontro del 6 novembre 2014  presso una sala cinematografica in Corso 22 Marzo

 

La sala era gremita (oltre 200 i presenti) e gli argomenti trattati hanno tenuto sempre elevata la “curva dell'attenzione”, provocando alla fine una nutrita serie di domande/risposte a chiarimento degli argomenti considerati.
Introduce i lavori l'Avv. Catenaccio, a nome dell'A.P.I., riassumendo le rilevanti questioni sul tappeto; continua Sergio Marini, per “Amici Comit Piazza Scala”, che si sofferma in particolare sul disagio che provano i Rappresentanti eletti dai Pensionati nei Consigli di Amministrazione, dove si viene “tollerati” a mala pena, travolgendo con maggioranze “bulgare” ogni proposta tesa a migliorare la situazione dei Rappresentati.
Ricorda la recente vittoria presso il Tribunale di Milano – Giudice Gattari – che ha stabilito l'annullamento della delibera che, nell'ottobre 2010, determinò lo scioglimento della Cassa Sanitaria Intesasanpaolo e pose in essere le procedure per l'avvio del Fondo Sanitario Intesasanpaolo.
Tale annullamento ha comportato la restituzione delle riserve a suo tempo trasferite dalla Cassa al Fondo (oltre 34 milioni di €uro, a valori aggiornati) oltre al “declassamento” delle cosiddette “Fonti Istitutive” a parti in grado di stringere semplici accordi sindacali, senza alcuna possibilità di scavalcare le vigenti norme statutarie, come fatto. Seguirà ricorso in appello da parte di Banca/Sindacati, con modeste speranze, anche a parere del nostro Legale Avv. Iacoviello.
Il quale affronta subito temi di rilevante importanza per gli Esodati, quali in sintesi:

  • accordo sindacale che ha posto a carico dei Colleghi che si trovano “senza reddito” – perché finito il Fondo esuberi sono in attesa che si avvii l'erogazione della Pensione – la parte di contribuzione del Fondo sino ad allora a carico della Banca: ben 957 €uro;

  • l'accordo intervenuto in primavera per invece esentare da questo “balzello” i Dirigenti, in pieno contrasto con la parità fra lavoratori;

  • la mancata  contribuzione INPS, versata dalla Banca durante l”esodo” su alcune voci retributive, con conseguente impoverimento dell'assegno di quiescenza;

  • la mancata inclusione di alcune voci per la determinazione del TFR, riferito al solo Personale Direttivo;

  • il ritardato pagamento di tale corrispettivo, sul quale si possono chiedere gli interessi come fatto ultimamente, con pieno successo, da numerosissimi Colleghi;

  • l'approfondimento della possibilità di sollevare presso la Commissione Europea la violazione dei diritti degli Esodati, seguendo una procedura molto peculiare.

Interviene Filippo Iasonna e ricorda l'attivo gruppo “facebook”, che egli amministra con grande dispendio di energie; si sofferma in particolare su:
- Fondo Sanitario: inadeguata rappresentanza dei Pensionati negli Organi Amministrativi, con conseguente difficoltà ad affermare i relativi diritti;
- il mancato afflusso dello “zainetto contributivo” maturato dai Colleghi che abbandonano il Fondo all'atto del pensionamento (34% circa) alla sezione dei Quiescenti; le risorse restano quindi agli “Attivi”, che possono già contare su oltre 94 milioni di €uro di riserve...;
- la campagna di prevenzione cardiologica, i cui oneri, salvo ripensamenti, graveranno sulle due sezioni Attivi/Pensionati in proporzione all'utilizzo della prestazione, e non sui soli Attivi come si era ventilato all'inizio; si parla di 2 milioni di €uro complessivi;
- l'impossibilità di trasferire un “familiare a carico” di un coniuge deceduto al coniuge superstite che resta associato al Fondo;
- il calcolo dei contributi al Fondo Sanitario, per il coniuge superstite, sulla pensione del coniuge deceduto e non sulla nuova pensione di reversibilità;
- la scarsa trasparenza ed informativa fornita agli Iscritti sui lavori degli Organismi di Gestione (CDA e Assemblea dei Delegati).

*  *  *

Segue un intenso e proficuo dibattito su tutti i temi trattati, alcuni dei quali sono parsi non conosciuti dai numerosi Colleghi presenti, con domande/risposte che chiariscono meglio ogni singola questione.
L'Avv. Iacoviello
ricorda, a proposito della questione “privacy” sollevata da De Rosa e segnalata su facebook, che sarebbe opportuno, anziché ricorrere al Garante, riformulare l'istanza ai sensi della Legge 241 del '90 riguardante “l'accesso agli atti amministrativi”, obbligatorio per la Pubblica Amministrazione, ma anche per ogni organismo che svolge attività di pubblica utilità, come certamente è il Fondo Sanitario Intesasanpaolo; in caso di mancata o insoddisfacente risposta la Legge prevede severe sanzioni.
Diversi colleghi hanno recriminato attraverso i social network circa il mancato intervento nella discussione del nostro rappresentante nel CdA del Fondo, Avv. Giovanni Baroni. Ricordiamo che il signor Baroni, peraltro presente in sala anche se in condizioni di salute non ottimali, è stato proposto dalle Associazioni in quanto persona di grande esperienza ed autonomia di giudizio; egli è perfettamente a conoscenza che la sua presenza in Consiglio è l’unica finestra degli iscritti quiescenti sull’operato del Fondo e la sua voce è l’unico strumento in grado di esprimere le nostre istanze. Le Associazioni diffonderanno le informazioni che il signor Baroni non mancherà di fornire loro sull'andamento dei lavori del Cda e sulle deliberazioni assunte. Il compito del nostro rappresentante è piuttosto ingrato, vista la composizione dell’Organo e le evidenti differenze dei punti di vista fra lui e la gran parte degli altri membri; eventuali valutazioni critiche, sempre legittime verso chi si è assunto l’onere di rappresentare gli interessi di tutti, non potranno che riguardare il suo operato durante il mandato e non la sola disponibilità ad una pubblica discussione.

Sergio Marini
“Amici Comit Piazza Scala”

Milano, 10 novembre 2014


 

 

 

 

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Piazza Scala - novembre 2014