Pubblichiamo integralmente una comunicazione del 15 gennaio 2012:
Care socie e cari soci,
Prendendo lo spunto
dall’incontro che si era tenuto a Milano il 15 dicembre 2011, al quale molti
amici ci hanno fatto l’onore di intervenire, incontro volutamente aperto a
tutti i colleghi, iscritti o meno ad associazioni, il Comunicato
Presidenziale di Capodanno, oltre a darne una malevola e totalmente non
veritiera rappresentazione, prospetta la sospensione dello svolgimento delle
elezioni per il rinnovo degli organi sociali, che stanno operando dal 31
dicembre 2010 - quindi da oltre un anno - in regime di prorogatio, come del
resto esplicitamente riportato nella quarta di copertina del n. 16 di Noi
Comit del gennaio 2012.
In spregio allo Statuto e
alle deliberazioni sin qui assunte, che avevano già dettato regole e tempi
per il rinnovo degli organismi societari, viene ora proposta un’assemblea
ecumenica, da tenere in primavera avanzata, in cui tutti i soci, convenuti
dal monte e dal piano, potranno eleggere i loro rappresentanti. Occorre
tenere presente che lo Statuto non prevede un quorum e l’Assemblea è valida
indipendentemente dal numero dei presenti. Un apposito Direttivo è stato
convocato per la prossima settimana a sancire il volere presidenziale.
Confidiamo ancora che, in
un sussulto di buon senso, il Direttivo che si dovrà tenere non voglia
procedere ad una così clamorosa violazione delle regole che la nostra
Associazione si è liberamente data e che pertanto le elezioni siano
regolarmente tenute secondo i criteri sin qui adottati, cioè con votazione
per corrispondenza. Nel caso in cui una maggioranza dei Consiglieri decida
di seguire l’avventurosa via di demandare le elezioni all’Assemblea, che
verosimilmente sarà tenuta a Roma, dove l’Associazione è nata ed ha la sua
Sede, sia chiaro a tutti che si tratta di un colpo di mano per consentire ad
una minoranza di fedelissimi di procedere a delle nomine per acclamazione,
dalla quale resteranno ovviamente esclusi coloro che hanno osato manifestare
idee diverse da quelle del Capo Supremo.
E’ necessario a questo
punto chiarire a tutti che, da oltre un anno a questa parte, le
deliberazioni assunte dall’organo esecutivo non hanno più costituito il
risultato della convergenza di idee, opinioni ed esperienze dei suoi
componenti, in una dialettica franca e ragionata, volta all’individuazione
di soluzioni nell’interesse dell’associazione e dei soci, ma sono
l’esclusiva espressione della volontà del Presidente, con l’avallo di una
maggioranza acritica e condizionata dal timore, appositamente destato, che
ci sia da parte degli “altri” una volontà disgregatrice.
Ma gli scriventi non sono
dei reprobi e delle persone scorrette; sono bensì contrari ad iniziative
senza consenso preventivo, senza valutazione delle conseguenze sugli
interessi degli iscritti; sono lontani dal protagonismo sterilmente
aggressivo manifestato negli incontri con le controparti.
Ricordiamo, se ce ne fosse
bisogno, che tutte le iniziative di successo sin qui assunte in campo
fiscale (che hanno portato a diversi benefici economici ai colleghi), tutti
i suggerimenti per le rettifiche alla liquidazione del T.F.R., nonché i
tentativi effettuati per trovare una soluzione concreta e più breve alla
vicenda del Fondo Pensioni, sono nati nell’ambito di questo gruppo e sono il
frutto del sacrificio di chi ha dedicato larga parte del proprio tempo,
delle proprie energie e delle proprie competenze a queste cause mentre
qualcun altro ne sbandiera sempre i meriti. Assicuriamo di aver
costantemente cercato di operare alla ricerca di soluzioni, e non per fare
la guerra a qualcuno, dentro o fuori l’associazione e forse in questo, nella
nostra incapacità di fare proclami altisonanti, è stato sinora il nostro
limite di comunicazione.
Informiamo anche che non è
stato lasciato, da parte nostra, nulla d’intentato per cercare di non
arrivare ad una frattura; non ultimo, un appello di Leonardo Esposito volto
a far cessare ogni ostilità ed a garantire l’apertura immediata delle
elezioni. L'appello è rimasto purtroppo inascoltato e pertanto
invitiamo anche Voi ad inoltrare la richiesta sopra evidenziata (Invito
Presidente e componenti del Comitato Direttivo a cessare ogni ostilità ed a
garantire l’apertura immediata delle elezioni.), attraverso un messaggio
e.mail da inviare al Presidente ed ai siti Anpec di Roma e Milano di cui in
calce indichiamo i rispettivi indirizzi; e chissà che non si possa arrivare
ad un ripensamento e ad un ritorno alla ragione. Vi preghiamo di voler
trasmettere questo messaggio ai soci Vostri conoscenti che non dispongono di
un indirizzo e.mail.
RingraziandoVi , infine,
per la gentile attenzione, Vi inviamo un cordiale saluto.
Francesco | Basilico | Vicepresidente |
Gioacchino | Costantino | Vicepresidente |
Sergio | Marini | Consigliere |
Gianfranco | Minotti | Consigliere |
Indirizzi mail cui scrivere |