LIQUIDAZIONE IN BONIS FONDOCOMIT  Vi segnaliamo innanzitutto che da voci di corridoio abbiamo appreso che a tutt'oggi i liquidatori non hanno ancora iniziato a spedire le raccomandate che attestano l'insinuazione (sia pure in via provvisoria) nello stato passivo del Fondocomit di attivi e pensionati: viene tuttavia confermato che le spedizioni dovrebbero iniziare a fine settimana e proseguire sino al termine nei primi giorni della prossima. Invitiamo pertanto i colleghi che intendono far valere quanto ritengono loro dovuto a scrivere al Fondocomit secondo le bozze presenti nel comunicato n. 4 dell'associazione AMICI COMIT - PIAZZACALA (non occorre un legale trattandosi di atti di parte).
Il sodalizio ha nel frattempo emesso un quinto comunicato che si presenta in piena assonanza con le tesi sino ad ora espresse dal nostro sito e che, comunque, ci permettiamo di fare nostre: in questo momento è controproducente lasciarsi andare ad azioni avventate come suggerito da "qualche parte" ma occorre avere nervi saldi ed attendere l'autunno. Se tuttavia qualcuno volesse a tutti i costi rivolgersi ad un legale, raccomandiamo ancora di non sottoscrivere un'unica procura, bensì due, una anche subito per la domanda di insinuazione e la seconda in autunno per un'eventuale azione giudiziale di riconoscimento del proprio credito (che speriamo non debba essere necessaria).
Ciò premesso vi lasciamo alla lettura del comunicato che condividiamo in toto.
Piazza Scala (A.Izeta) - 24 giugno 2013

 

Comunicato n. 5 del 23 giugno 2013

Cari Soci,da un nostro Socio abbiamo recentemente ricevuto copia del comunicato n. 14 diramato il 20 giugno scorso dall'ANPEC, Associazione Pensionati ed Esodati Comit, in cui viene ventilata l'ipotesi di procedere con due nuove iniziative giudiziarie in materia del nostro  Fondo Pensioni:

·   ricorso al Tribunale di Milano per l'accertamento della validità dell'Accordo UNP/ANPEC del 12/7/ 2009;

·   Ricorso per la ricusazione/revoca dei Liquidatori del Fondo stesso. 

L'attuazione di tali iniziative - per cui l'ANPEC sollecita ai propri soci e non, la raccolta di apposite procure - avrebbe come immediata conseguenza un presumibile ennesimo blocco della procedura di liquidazione del Fondo iniziata lo scorso 2 maggio con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del noto avviso,  previsto, per altro, dalla Legge Fallimentare, imposta dalla Suprema Corte di Cassazione con le sentenze dello scorso anno, come strumento da adottare per la liquidazione del nostro Fondo Pensioni .

Tali iniziative ci sembrano pertanto inappropriate e inopportune, almeno per i tempi in cui si vogliono attuare: i Liquidatori hanno, infatti,  più volte espresso la volontà di trovare, per le vicende del Fondo, una soluzione che riduca al minimo qualsiasi ricorso alla Magistratura, ipotizzando nel loro comunicato dell'8 marzo scorso che “... hanno sempre visto come opzione possibile l’applicazione  (nella stesura dello "stato del passivo -  atto previsto dalla vigente Legge Fallimentare, procedura a cui il Fondo deve attenersi, come deciso dalla Cassazione) delle cifre portate dal famoso Accordo UNP/ANPEC, purché questo consentisse una più rapida soluzione” 

Anche le Organizzazioni Sindacali dovrebbero comprendere che l'applicazione dei termini dell'Accordo UNP/ANPEC non solo non danneggia i "cosi detti attivi" (il sacrificio era a completo carico dei pensionati ante '98), ma consentirebbe, finalmente, di vedersi  riconosciuto quanto di loro spettanza. 

Anche i pensionati ante '98, che di buon grado avevano aderito al sacrificio proposto dall'Accordo potrebbero, in  occasione della risposta da dare al Fondo inserire una frase del genere "In via subordinata rispetto alle quantificazioni sopra indicate, il sottoscritto dichiara sin da ora che non si opporrà, e quindi dichiara di accettare in via convenzionale, una quantificazione del proprio credito che il Fondo vorrà operare seguendo i criteri di ripartizione come concordati nell’Accordo stipulato in data 12.07.21010  tra UNP e ANPEC"  

Se tutti insieme   esercitassimo  una "forte e civile" pressione sui Liquidatori, si potrebbero superare le incertezze ancora presenti  sull'attuazione dell'ipotesi "applicazione dell'Accordo UNP/ANPEC nello stato del passivo" e consentire ai Liquidatori di potersi presentare al  Presidente del Tribunale di Milano – che li ha a suo tempo nominati - forti dell'appoggio incondizionato di tutti per un'equa e definitiva soluzione della vertenza del nostro Fondo Pensioni.

La nostra Associazione è, pertanto,  assolutamente contraria  a dette iniziative ed invitiamo tutte le persone interessate (nostri Soci e non), molte delle quali ci hanno anche chiesto un parere al riguardo, a non  aderire a nuove avventure legali che avrebbero come scopo solo quello di far passere inutilmente altri anni nelle aule dei Tribunali, con sostanziose parcelle per il/i Legale/i coinvolto/i.

Ricordiamo a tutti che un'ampia platea di Colleghi attende con ansia, da anni, la fine della vicenda e l'incasso del dovuto: le iniziative sopra richiamate non vanno certo  incontro a tale platea.

Segnaliamo, infine, che la nostra Associazione si è munita di indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) che potrà mettere a disposizione, su esplicita richiesta, di quei Soci non abituati all'utilizzo di mezzi elettronici. 

Associazione "Amici Comit - Piazza Scala"
Il Presidente del Consiglio Direttivo
Sergio Marini
Milano, 23 giugno 2013

 

 

 

Continuano a pervenire richieste sui significati di zainettati, esodati, ceduti e ragazzi 98/98: di seguito riportiamo nuovamente il glossario preparato da Gianfranco Minotti.
 

‘esodati’     : soggetti  usciti  dalla Banca prima  dell'anno 2005  in esecuzione  del  programma  di  licenziamenti  collettivi  riguardante  gli  anni  2003  e  2004  i quali , non avendo ancora  maturato  i  requisiti pensionistici  INPS,   hanno  ricevuto  dal  Fondo  Pensioni  Comit  una  prestazione  previdenziale in  forma  di  capitale non avendo  comunque  la  possibilità  di  optare  per  la  prestazione  in  forma  di  rendita

ceduti’      :  soggetti  trasferiti  prima  dell’anno  2005  ad  altro  istituto di   credito  per  effetto  di  cessione  di  sportelli  la  cui  posizione  maturata  presso il Fondo Pensioni Comit  è  stata  volturata ad  altro  fondo  di  previdenza  complementare  

‘zainettati' :  soggetti  usciti dalla Banca   per  pensionamento/dimissioni/licenziamento   a partire   dall’  anno 2000 e  sino  all’ anno  2004   con i requisiti  pensionistici AGO  e che  hanno  scelto  di ricevere  dal Fondo Pensioni Comit  la  liquidazione in capitale  delle  loro  spettanze previdenziali  in  luogo  della pensione
 

tutti  i  soggetti  appartenenti  alle su dette  categorie  risultano  esclusi  dai  riparti  della  liquidazione   del Fondo Comit e non riceveranno alcuna lettera dal Fondocomit.


'pensionati 98/99' (detti  anche 'ragazzi 98/99')
  :  soggetti  usciti dalla Banca   negli anni  '98 e '99 con  i  requisiti pensionistici AGO  divenuti titolari di  pensione erogata  dal Fondo Comit  ridotta  del 25,70%   rispetto  alle pregresse  pensioni.
 

gli  appartenenti alla su detta  categoria  partecipano  ai riparti  della  liquidazione  del Fondo Comit, ma   in  posizione penalizzata rispetto ai pensionati ante '98 .

 

 

 

 

 

 

 

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Piazza Scala - giugno 2013