L'Associazione AMICI COMIT - PIAZZA SCALA ha emesso il suo comunicato numero 4 del 10 settembre 2012 rispondendo così ad un recente comunicato Anpecomit; di seguito riportiamo il testo integrale dello scritto, unitamente al relativo allegato:
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Milano, 10 settembre 2012
Cari Amiche ed Amici, nel Comunicato ANPEC n. 15, del 22 agosto scorso,
siamo stati tacciati di aver detto una bugia ai nostri Soci in merito alle
modalità di presentazione, presso la Suprema Corte di Cassazione,
dell’istanza di trattazione prioritaria.
La verità di come si sono svolti i fatti è, tuttavia, evidenziata nelle
stesse parole di Masia, riportate nel comunicato sopra citato: “…ultimo
incontro del 5/3 a Milano presso Civitelli (Masia, Civitelli, Fasano,
Iacoviello, Pileggi) nel corso del quale l’Associazione e il Prof. Pileggi
abbiamo detto ripetutamente e motivatamente NO all’adesione alla richiesta
del Fondo (che verteva, infatti, sulla possibilità di presentare, tutti
assieme, la richiesta di trattazione prioritaria)…”
Morale, il 5 marzo scorso l’ANPEC, in contrasto con il parere espresso dalla
maggior parte degli Avvocati (sia in rappresentanza dei Pensionati che del
Fondo), si è rifiutata di aderire alla possibilità di poter richiedere
un’anticipazione dell’udienza di Cassazione.
Il successivo13 aprile, gli Avvocati Civitelli, Fasano e Iacoviello
scrivevano ai propri assistiti: “Masia non ha voluto firmare l’istanza di
anticipazione dell’udienza in Cassazione (lo ha dichiarato per iscritto).
Noi invece firmeremo l’istanza di anticipazione di udienza, perché dobbiamo
anteporre gli interessi dei nostri iscritti ad ogni altra considerazione di
“fedeltà” a Masia.”
Tale decisione fu comunicata ai legali del Fondo che, nel frattempo, aveva
agito per conto proprio presentando ed ottenendo l’anticipazione
dell’udienza: la Corte di Cassazione non ha, quindi potuto accogliere
richieste similari presentate dalle altre parti.
Questa è, dunque, la nostra bugia? A voi ogni commento.
L’unica verità è che le inutili liti sorte all’interno dell’ANPEC (volute e
cercate strumentalmente da chi non ha voluto indire le “democratiche
elezioni” per sostituirle con un’Assemblea straordinaria, a dir poco
“irregolare”), hanno scaturito come conseguenza che fosse solamente il
Fondo, con i suoi legali, a farsi promotore della richiesta alla Corte di
Cassazione,…. ed ora qualcuno si lamenta di questo!!
Vorremmo, infine, ricordare che tra i soci od esponenti dell’Associazione
“Amici Comit – Piazza Scala” ci sono coloro ai quali va il merito di aver
portato avanti, con tenacia e pazienza, e poi concluso felicemente per conto
dell’ANPEC, l’accordo fatto con l’UNP nel 2010 (cui nessuno credeva):
sbandierato, ora, trionfalisticamente, ma con poco merito, da qualcun altro.
E’ nostra intenzione, d’ora in poi, non dare più alcun seguito alle
polemiche provocate ad arte dell’ANPEC ovvero da chi la rappresenta, ma
seguire tutte le possibili strade per arrivare, dopo la sentenza di
Cassazione del 17 ottobre prossimo, ad una definizione della vertenza,
coinvolgendo tutte le parti interessate (associazioni di pensionati,
organizzazioni sindacali, Fondo Pensione).
A questo riguardo abbiamo scritto direttamente all’Avv. Pileggi (cfr. e-mail
allegata) perché si faccia portavoce presso l’ANPEC di questa nostra
volontà.
Vi terremo informati circa un eventuale seguito. """"
Per quanto concerne la mail inviata all'Avvocato Pileggi, potete visualizzarla cliccando sulla sottostante icona:
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