Ringraziamo Santo De Marco (Presidente dell'Associazione Pensionati Carical e Banca Carime) che ci ha fatto pervenire l'articolo per la pubblicazione su Piazza Scala

 

 

Con l’arrivo della primavera la macchina della denuncia dei redditi si sveglia dal lungo torpore invernale già pronta a scendere in pista. Prima che parta è necessario che il contribuente effettui delle scelte. Tra le più importati è decidere se utilizzare il modello 730 piuttosto che l’Unico online, cartaceo o mini, se presentare la dichiarazione congiunta, se è preferibile richiedere l’auspicabile rimborso o riportare il credito nella dichiarazione successiva e, non ultimo, se affrontare da solo il gravoso compito di compilare la propria dichiarazione o rivolgersi ad un professionista. Insomma, l’appuntamento con la dichiarazione dei redditi, è costellato da scelte che non devono essere affatto sottovalutate.
 

L’errore

Le difficoltà delle norme e la copiosa produzione di leggi con regole e modifiche a getto continuo non aiutano i cittadini ad orientarsi nel labirinto della giungla fiscale. Misurarsi quindi con la propria denuncia dei redditi non è semplice. Sono molti i contribuenti che vogliono estraniarsi dalle problematiche fiscali affidandosi a qualcuno per la compilazione. C’è chi lo fa per avere maggiore sicurezza, chi per inesperienza, chi per una innata repulsione verso numeri e conteggi e chi, infine, perché è quasi obbligato in quanto possessore di partita Iva come il professionista, l’imprenditore o il titolare di attività commerciale o artigianale. La prima regola fondamentale è quella di evitare parenti ed amici. La complessità delle norme e la rapidità dei cambiamenti, che rappresentano purtroppo una costante, difficilmente consentono ai dilettanti

di conoscere le ultime novità. Saranno certamente disponibili e generosi ma il rischio che commettano errori è molto alto. Quando si parla di errori fiscali non dovete appellarvi all’ormai notoria affermazione: “Io non ho ricevuto nessuna sanzione dal Fisco pertanto il parente che ha redatto il modello 730 non ha sicuramente commesso errori”. Niente di tutto questo! Chi ha compilato la vostra dichiarazione dei redditi non essendo a conoscenza delle molteplici novità fiscali che si susseguono a ritmo frenetico e che si acquisiscono soltanto attraverso un costante, continuo e quotidiano aggiornamento vi avrà, probabilmente, fatto pagare più del dovuto. Anzi, tale importo, sarà stato ulteriormente maggiorato se non ha tenuto conto dell’ampio ventaglio

di sconti che l’Amministrazione finanziaria offre ai contribuenti attraverso i cosiddetti oneri deducibili ed oneri detraibili. Un esempio su tutti: quando vi recate a pagare l’assicurazione della vostra autovettura nell’importo è inserito un sovrappiù denominato S.S.N. (Servizio sanitario nazionale) che portandolo in deduzione vi consentirà di far diminuire l’Irpef da versare.

Si tratta di cifre molto esigue, trenta o quaranta euro, ma sommate alle altre autovetture e soprattutto agli altri sconti del Fisco vi consentiranno di pagare sicuramente meno imposte se non addirittura chiudere la vostra dichiarazione con un credito.
 

La scelta

Ed allora, se volete dormire sonni tranquilli, rivolgetevi ai dottori commercialisti, esperti contabili, consulenti del lavoro, tributaristi e nei casi più semplici a patronati. Se optate per il professionista accertatevi che sia iscritto presso il proprio ordine di appartenenza e quindi abilitato ad esercitare la libera professione.

 

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Fonte: il Quotidiano - Domenica 27 marzo 2011

Consulenza fiscale a cura di Pasqualino Pontesi, Dottore commercialista
 

 

 

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