Il Fondo Sanitario ha emesso la circolare 1/2014 che disciplina le
operazioni di voto per l'elezioni degli organi collegiali per il periodo 2014 -
2017.
Premettiamo innanzitutto che per l'elezione dei loro rappresentanti
hanno diritto di voto solo i pensionati iscritti al Fondo Sanitario in qualità di
titolari.
Ricordiamo che attualmente il
rappresentante della categoria del personale in quiescenza è il collega ex Comit Filippo
Vasta che più volte aveva tentato di opporsi (addirittura non approvando il
bilancio) alle imposizioni delle
cosiddette Fonti Istitutive (la Banca e i sindacati) nei confronti della categoria dei
pensionati, rei - udite, udite - di ricorrere troppo spesso al Fondo in
quanto maggiormente soggetti (è una legge della natura) a malattie spesso
molto gravi per le quali si rende necessario l'accesso al Fondo.
E' noto che i sindacati stanno facendo il possibile per "convincere" i
pensionati ad uscire dal Fondo:
• dividendo fisicamente e finanziariamente la gestione attivi dalla gestione quiescenti (unico caso, salvo errore, in tutti i paesi civili)
• penalizzando i
pensionati come maggior contribuzione e minori prestazioni (ricordiamo che
il saldo globale attivi/pensionati è attivo per alcuni milioni) e quindi
questo appare ingiustificato
• penalizzando le vedove dei pensionati che
da quest'anno devono pagare la quota percentualmente non sulla pensione di
reversibilità ma addirittura su quella del coniuge defunto opportunamente
rivalutata, norma veramente indegna e meritevole del massimo biasimo
• gestendo le elezioni ad personam: ci risulterebbe che i sindacati intendono presentare proprie liste sia per gli attivi che per i pensionati ed essendo "fonti istitutive", non devono raccogliere le firme per la presentazione: appare evidente che per non rischiare opposizioni cercano di far entrare pensionati "morbidi" nei posti disponibili in Assemblea ed in Consiglio in modo da "occupare" in particolare l'intero C.d.A.; circolano voci che starebbero attirando dalla loro parte addirittura intere associazioni. Da parte nostra ci rifiutiamo di credere che ad un tale rapporto incestuoso si possano prestare quelle di ex Comit in quanto la cosa sarebbe troppo eclatante data la continua lotta alle fonti istitutive delle tre associazioni Amici Comit, Anpecomit, UNPComit
Tornando alle elezioni, ci permettiamo di
fornire alcuni consigli ai pensionati meno tecnologici anche se muniti di collegamento Internet:
1) accedere immediatamente al proprio spazio internet per verificare se la
password è ancora valida: in caso contrario cambiarla subito in modo da
essere pronti al voto
2) accedere alla propria area iscritto e verificare sub "posizione anagrafica" se i propri dati sono corretti, in particolare l'indirizzo e la mail: nel caso vengano riscontrate mancanze e/o inesattezze correggere l'indirizzo postale sub "variazione recapito nominativo" e quello mail sub "variazione contatti"
3) qualora venissero presentate liste dei
Sindacati secondo noi non sono da votare i loro candidati, anche se fossero
pensionati ex Comit (ipotesi quantomeno bizzarra) e se qualche
associazione di pensionati ne perorasse la causa (ovviamente non sembra
possibile che possa succedere una cosa del genere data la causa iniziata dall'Anpecomit
- Marini - e dall'UNPComit - Cobianchi - e ancora in corso per
bloccare il passaggio dei fondi - parecchie decine di milioni - dalla ex Cassa
Sanitaria al Fondo Sanitario Integrativo).
Ricordiamo quanto hanno brigato i sindacati per penalizzare i
pensionati: il trattamento riservato alle vedove di tanti nostri colleghi è
veramente la goccia che ha fatto traboccare il vaso e dovrebbe convincere i
loro iscritti in quiescenza ad abbandonarli immediatamente.
Piazza Scala
per facilitarvi la lettura della
circolare cliccate sull'icona sottostante
|
Piazza Scala - marzo 2013