Piazza Scala



In relazione alla spinosa questione delle plusvalenze del Fondocomit, un collega ha formulato le seguenti domande sullo spazio Facebook dell'Associazione AMICI COMIT - PIAZZA SCALA:
1) a quanto ammonta la plusvalenza realizzata dalla vendita degli immobili
2) quant'è l'importo totale riconosciuto agli aventi diritto?
3) l'importo residuo (che credo sarà ancora tanto) a chi andrà?

Grazie all'intervento di un collega bene informato ecco il dettaglio preciso delle cifre di cui si parla:

492.175.091 Rendimento 2005
55.000.000 Rendimento Vincolato
23.852.323 Rendimento 2006
6.461.240 Rendimento 2007
577.488.653 Totale
231.861.860 Importi già erogati (*)
100.000.000 Accantonamento per fisco (in Cassazione)
345.626.793 Residuo da erogare
245.626.793 Residuo erogabile al netto accantonamento per il fisco
 
(*) quote erogate: ai pensionati ante '98 importi pari al 35% ca. delle quote stabilite nel vecchio piano di riparto; ai pensionati 98/99 importi pari al 98% delle quote stabilite nel vecchio piano di riparto; agli attivi alla data dell'1/1/2005 il 70% ca. delle quote stabilite nel vecchio piano di riparto
 

Mancano all'appello i rendimenti post 2008 (non quantificati)  ed il controvalore di alcuni immobili in mano ancora al Fondo Pensioni  ed ancora invenduti (parliamo comunque di circa 10 mln.)

 

In sostanza dovrebbero essere disponibili una quarantina di milioni che potrebbero essere assegnati solo ai ricorrenti  per chiudere transattivamente il contenzioso (ricordiamo che - s.e.& o. - l'accordo UNP/ANPECOMIT prevedeva lo stralcio di oltre 70/mln. per definire le pendenze di colleghi che sarebbero rimasti fuori dalla distribuzione delle plusvalenze). Sottolineiamo ancora che l'accordo UNP/ANPECOMIT è sempre stato osteggiato dalle OO.SS. che solo ultimamente si sono "accorte" del dettato dell'art. 27, e, a quanto sembra, da molti colleghi "attivi".

 

Piazza Scala - 2 dicembre 2013

 

P.S.: data l'insistenza del collega, pubblichiamo quanto scrive Gian Pietro Bovolenta, affermazioni che assolutamente non condividiamo; ognuno le interpreti come meglio ritiene:
Da quello che capisco le plusvalenze sono chiamate "rendimenti" e sono complessivamente Euro 577.488.653 (l'importo si avvicina a quanto indicato dai sindacati...) di cui in parte, e per Euro 231.861.860, già erogati sia ai pensionati ante '98 , sia ai pensionati 98/99 ma sarebbe bello conoscere in quale misura rispetto al "taglio" del 2000 e, per me, per importo di molto superiore, dal momento che si fa riferimento al "vergognoso" vecchio piano di riparto!!!!!!!!!! Tra parentesi, i pensionati ante 98 non avrebbero diritto a nulla dal momento che nulla gli era stato tolto !!!!!!
Gian Pietro Bovolenta - 2 dicembre 2013

 

 

 

Pubblichiamo la risposta di Sergio Marini, Presidente dell'associazione AMICI COMIT - PIAZZA SCALA ad un commento del collega Fernando Mazzotta (pubblicato oggi e riportato per brevità nello spazio sottostante) sulle attuali vicende del Fondocomit:

Caro Mazzotta, capisco i tuoi timori, viste le vicende passate.

Ma non dobbiamo confondere il deposito di un "piano di riparto", avvenuto nel 2009, con uno "stato passivo", depositato il 7 corrente.

Nel primo caso, come dici e temi, basta convogliare una gragnuola di ricorsi per ritardare sine die il pagamento del "tantundem".

Nel caso attuale le tempistiche cambiano radicalmente.

- presentazione dei ricorsi entro 15/30 giorni dalla pubblicazione;

- prima udienza entro 60 giorni, con depositi delle contromemorie del Fondo e degli Avvocati ricorrenti;

- udienza nel corso della quale il Magistrato - senza presenza di pubblico trattandosi di udienza "camerale" - gestisce la discussione e fissa la successiva udienza, antro ulteriori 60 giorni;

- udienza finale e sentenza.

A questo punto i Liquidatori saranno tenuti a:

= accantonare le cifre afferenti i ricorsi respinti, nell'eventualità di ulteriori accessi alla Corte di Cassazione e per il fisco;
= liquidare i corrispettivi a coloro che hanno vinto i ricorsi, oltre ai Pensionati ed agli attivi.

Quindi, tanto per capirci, se qualcuno pensa di reiterare una sequela di iniziative giudiziarie per ritardare il tutto stavolta non potrà farlo; padrone di sollecitare l'accesso alla Cassazione, per eventuali vizi di forma, ma gli altri vengo, finalmente, "pagati".

Due ulteriori precisazioni:

- dopo aver valutato il numero e l'entità dei Ricorsi, è possibile che si addivenga ad una accordo fra le parti, per accelerare le procedure;

- il numero dei ricorsi presumibilmente "vincenti" sarà, alla fine, non elevato; se infatti si escludono i prescritti - questione tutta da vedere; si ritiene ad esempio che i 98/99 potrebbero avere argomenti di opposizione alla prescrizione di un certo peso - saremo a poche centinaia;

- la posizione "fisco" resta sub judice; infatti alcuni Legali, fra i quali i tre del "collegio", hanno contestato il posizionamento di questo creditore come "chirografario" e tutti noi come "chirografari postergati", postulando una inversione di priorità.

Insomma, sono più ottimista di te sui tempi e spero davvero che i sostenitori della "guerra per la guerra" stavolta si diano una calmata.

Un cordiale saluto.

Sergio Marini
2 dicembre 2013

 

Stato attuale delle vicende del Fondo Pensioni

“Sono stati depositati numerosi ricorsi contro lo “stato passivo”, con richiesta di riconoscimento del credito da parte di altrettanti Colleghi; i Legali chiedono al Magistrato anche la modifica delle priorità stabilite nel documento; infatti, posizionare il Fisco al primo posto in qualità di creditore “chirografario” e tutti noi al secondo “chirografari postergati” violerebbe una norma di Legge che prevede, come prima posizione privilegiata, quello delle retribuzioni – ergo quello delle Pensioni che alle medesime sono correlate – e non altri. L'INPS figura addirittura al terzo posto in questa graduatoria: perché il Fisco si trova al Primo?
Questa la tempistica: entro 5 giorni dal deposito il Tribunale fissa l' udienza, da tenersi entro 60 giorni; l'udienza successiva, e la sentenza, dovrebbero avvenire entro ulteriori 60 giorni: in tutto quindi circa sei mesi.
Avverso alla sentenza non è ammesso ricorso alla Corte d'Appello, ma soltanto alla Cassazione.
Un recente norma consente al Giudice di proporre alle parti una “conciliazione” che, se accolta, chiude ogni pendenza.”


Considerazioni

Fra sei mesi, secondo la “tempistica” come sopra illustrata, a bocce ferme è verosimile che, nella più probabile delle ipotesi il Tribunale ordinario rigetti i ricorsi, i ricorrenti si sentiranno nel diritto di dover adire la Suprema Corte di Cassazione con i tempi che conosciamo. O lo stesso Fondo……in caso di soccombenza….
Dopo le decisioni della Corte, ove ci dovessero essere sentenze favorevoli per i ricorrenti, immagino che i Liquidatori dovranno riformulare un nuovo piano di riparto……che dovrà subire lo stesso iter di quello attuale…..con una probabilità, da non escludere, di nuovi ricorsi al Tribunale, Cassazione e quant’altro. Perché ci sarà sempre qualcuno non soddisfatto del “trattamento” e si sentirà defraudato.
Si innescherebbe così un “moto perpetuo e infinito” di questa vicenda che non andrà mai a compimento fintanto che ci sarà almeno un pensionato al quale per sacrosanto e intangibile diritto pungerà vaghezza di presentare il “suo”ricorso per far valere le “sue” ragioni magari per una sola “questione di principio” fregandosene altamente della schiera (che tende ad assottigliarsi sempre più, ahimè, per l’ineluttabile scorrere del tempo e dell’incalzare dei malanni) di colleghi pensionati che saranno sempre e vanamente in attesa di raggranellare qualche migliaio di €uro a ristoro magari di tante spese sostenute non solo per curare se stessi, ma forse anche per aiutare un figlio o nipote che non ha o ha perso il posto di lavoro. Credo (mi sbaglierò!) che chi ci guadagni in tutto questo siano gli avvocati che assistono il Fondo ma, soprattutto, i signori Liquidatori e tutto l’apparato amministrativo che ruota intorno ad essi i quali imperterriti continuano a lucrare puntualmente le loro spettanze. Una volta fermatasi la giostra dove andrebbe tutta questa gente?????
Amici Comit, vi prego, ditemi che non ho capito niente e che tutto questo NON E’ VERO!!!!! e che una via d’uscita da questa spirale senza fine da qualche parte debba esistere.


Fernando Mazzotta (Taranto)
2 dicembre 2013


 

 

 

 

 

 

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Piazza Scala - dicembre 2013