Ospitiamo spesso Pasqualino Pontesi, professionista
del cosentino esperto in problemi fiscali, che ci è stato "presentato"
dall'amico Santino De Marco, Presidente dell'Associazione Pensionati Carical
e Banca Carime (sito web
http://asspenscarical.altervista.org).
Tramite Santino alcuni giorni fa un collega ex Comit ha posto al Dott.
Pontesi un interessante quesito sulla cedolare secca: ecco la richiesta e la
risposta
CEDOLARE SECCA SUGLI AFFITTI: LA
DOMANDA DEL COLLEGA |
LA
RISPOSTA DI PASQUALINO PONTESI La cedolare secca consiste nella possibilità per i proprietari di unità immobiliari a destinazione abitativa, pertinenze comprese, concesse in locazione di scegliere un regime di tassazione alternativo all’Irpef applicando un aliquota fissa sull’intero canone annuo di locazione del 21% o del 19% per i contratti cosiddetti a canone concordato attraverso accordi locali tra le organizzazioni dei proprietari e degli inquilini. L’acconto si versa in base all’importo dichiarato nel corso del 2011. Se l’appartamento era sfitto non va pagato. Eventuali versamenti in eccesso si scomputeranno dagli importi dovuti nell’anno successivo. Nel 730 dell’anno prossimo l’immobile verrà inserito su due righe: una relativa al periodo (numero di giorni) in cui era sfitto ed una relativa al periodo (numero di giorni) in cui era in locazione. |
Piazza Scala - maggio 2012