SESTA
PUNTATA
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Euphorbia
Tra le piante succulente più facili a trovarsi sui mercati e dai fioristi spiccano sicuramente le Euphorbie.
Tale genere comprende più di 500 specie tropicali e subtropicali sperse in tutto il mondo. Si passa dalle forme erbacee annuali e/o perenni, agli arbusti e a veri e propri alberi.
Un genere quindi macroscopico caratterizzato da una caratteristica comune: tutte le specie se spezzate emettono un secreto lattiginoso, tossico se ingerito o a contatto con ferite o degli occhi. Se tenuto a lungo
a contatto con la pelle crea irritazione.
( i nomi volgari ben sottolineano questa caratteristica infatti la secrezione viene detta ‘latte di strega’
o ‘ latte di lupo’) . Dal latte di E. Tirucalli si sintetizza una sorta di carburante.
Il continente di provenienza della maggior parte di specie è l’Africa dove vi è la più grande biodiversità:
si trovano forme le più disparate, da colonnari cilindriche a candelabro, triangolari, sottili, appiattite o sferiche con rami che si dipartono dalla cima della spera ( E. Caput Medusae), spinose e con foglie ma attenzione: non hanno le aureole dei cactus.
I fiori sono insignificanti e talvolta sono accompagnate da brattee colorate (E. Spendens ,)(stella di Natale)
I frutti sono senza polpa secchi ed a maturazione si aprono ‘sparando’ i semi lontano.
La loro coltivazione è generalmente facile, la loro crescita è abbastanza veloce e oltre che da seme la moltiplicazione può avvenire facilmente per talea: in questo caso è buona norma immergere nell’acqua
Il taglio per dilavare tutto il lattice secreto, quindi bisogna far seccare la ferita prima di interrare la talea.
Sono piante che amano il caldo quindi la temperatura invernale deve per forza strare sopra i 12 gradi; d’estate possono stare all’aperto.
Scopriamone alcune varietà più significative (cliccate sulle miniature per ingrandirle).
Vincenzo Graziano
Fine sesta puntata
(continua)