Piazza Scala

 

 

Chi potrà "beneficiare" del blocco della riscossione delle multe stradali che scatterà lunedì prossimo, 20 maggio? E come dovrà comportarsi? Ma poi converrà davvero non pagare oppure si rischia di essere "beccati" comunque, magari tra qualche anno, dovendo quindi aggiungere all'importo della multa gli interessi e le spese di riscossione? Le risposte sono piuttosto articolate. Vediamole una per una.

 

Per chi si blocca la riscossione

Il blocco della riscossione riguarda solo Comuni e Province, per cui si fermeranno le procedure relative alle infrazioni accertate dagli agenti di polizia locale (cioè vigili urbani e personale delle Polizie provinciali); quelle rilevate dagli altri organi di polizia stradale sono di competenza statale.

Ma non basta sapere da chi si è stati multati: è necessario considerare anche quando è stata commessa l'infrazione. Infatti, quando parliamo di riscossione di multe stradali, parliamo dell'ultima fase di un procedimento che spesso dura anche anni: l'agente della riscossione è l'anello terminale di una catena che comincia dall'agente di polizia che rileva l'infrazione.

Di fatto, la palla passa all'agente della riscossione quando c'è la ragionevole sicurezza che la multa non sarà pagata. Non c'è una tempistica assolutamente precisa: il Codice della strada (articolo 206) si limita a dire che, quando trascorrono i termini per il pagamento, la somma va messa a ruolo (cioè nell'elenco degli importi da incassare) e che il ruolo poi passa all'agente della riscossione.

Già i termini per il pagamento sono variabili: se non si presenta ricorso, ci sono 60 giorni a partire dalla notifica del verbale, che quando si viene fermati subito coincide con la data dell'infrazione, altrimenti è il giorno nel quale si riceve materialmente in mano l'atto dal postino o dal messo notificatore (se ciò non accade, il conteggio parte da quanto trascorrono 10 giorni di giacenza del plico nell'ufficio postale); in caso di ricorso perso, ci sono 150 giorni dalla sentenza per notificarla e da quest'ultima notifica ci sono 30 giorni per pagare.

A tutto questo va aggiunto che il ruolo non viene compilato immediatamente dopo la scadenza del termine di pagamento: si attende sempre un certo periodo (a discrezione dell'ente che procede) per vedere se il trasgressore paga spontaneamente, sia pure in ritardo (cosa che di fatto comportsa il raddoppio della sanzione). Ulteriore tempo (sempre a discrezione dell'ente) passa dalla compilazione del ruolo al suo affidamento all'agente della riscossione. L'unico vincolo alla discrezionalità dell'ente sui tempi di compilazione e affidamento del ruolo è la prescrizione: passati cinque anni dalla data dell'infrazione (salvo casi particolari), la multa diventa inesigibile. Occorre quindi organizzare la riscossione per tempo.

Il blocco che scatta lunedì colpisce proprio questa fase, quindi tutti i verbali che gli agenti della riscossione "hanno in pancia". Alla luce di tempi e procedure citati sopra, si può dire che siano grossomodo verbali non pagati al massimo negli ultimi cinque anni, più quelli che devono essere ancora notificati all'interessato.

 

Come comportarsi

In teoria, il blocco della riscossione comporta il mancato avvio delle attività del riscossore. In sostanza, non vengono spedite le cartelle di pagamento. Quindi, il cittadino deve solo "stare fermo".

 

Conviene non pagare il verbale?

Questo non significa che basti non pagare per farla definitivamente franca. Infatti, tutto dipende da quando Comuni e Province (o lo Stato, prendendo in mano la situazione e magari emanando nuove norme) colmeranno il buco che si apre da lunedì incaricando nuovi agenti della riscossione o trovando altre soluzioni. Bisognerà poi vedere quando i nuovi soggetti incaricati diventeranno operativi e, soprattutto, se riusciranno a ricostruire completamente i ruoli arretrati (operazione difficile). Chi non vuole pagare deve sperare che fino a quel momento trascorrano i cinque anni che fanno scattare la prescrizione oppure che, nel passaggio da un riscossore all'altro, la sua posizione si perda.

Questo significa che, se si è stati multati in questi giorni e la sanzione è fondata, conviene pagare subito, senza attendere che si arrivi alla fase della cartella di pagamento: difficilmente il caos della riscossione durerà di qui a cinque anni.

 

Questo articolo è tratto da

‘Il Sole 24ORE – Norme e Tributi, Giovedì 16 maggio 2013’.

 

 

Cosenza - Monumento a Bernardino Telesio, Filosofo e naturalista.

 

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Piazza Scala - maggio 2013