Piazza Scala

 

 

Prorogate e potenziate le detrazioni fiscali a favore delle case. Il Consiglio dei ministri ha prolungato di sei mesi  il bonus fiscale per l’efficienza energetica degli edifici, il cosiddetto ecobonus, e quello sulle ristrutturazioni edilizie in scadenza alla fine di giugno.

Interventi energetici

La detrazione per gli interventi di riqualificazione ed efficienza energetica delle unità immobiliari dei soggetti privati sale dal 55% al 65%. Il nuovo bonus fiscale decorrerà dal primo luglio protraendosi fino al prossimo 31 dicembre. L’importo verrà distribuito su dieci rate annuali. Escluse dalla detrazione le spese per la sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda e sanitaria, come pure le spese di sostituzione degli impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza e impianti geotermici a bassa entalpia. Il condominio godrà di più tempo per utilizzare l’agevolazione fiscale del 65% sugli interventi energetici. La detrazione, infatti, si protrarrà per l’intero anno 2014 riguardando, precipuamente, quei lavori che insistono su oltre il 25% della superficie dell’involucro dell’intero stabile, comprendente tutte le unità immobiliari che lo costituiscono quali, ad esempio, rifacimento di pareti, intonaci esterni, tetto o impermeabilizzazione delle coperture.

Ristrutturazioni edilizie

Prorogati di sei mesi, con scadenza 31 dicembre 2013, le agevolazioni del 50% per le ristrutturazioni edilizie. Il beneficio fiscale è esteso anche agli immobili colpiti dal terremoto e alle cosiddette aree territoriali a rischio, con interventi di adeguamento antisismico ed esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica delle parti strutturali degli edifici. Confermato sia il tetto massimo di spesa di 96mila euro degli importi che possono usufruire della detrazione, sia le regole da seguire per ottenere lo sconto fiscale tra cui il versamento delle somme a mezzo bonifico bancario o postale che deve riportare causale, codice fiscale di chi effettua il versamento e partita Iva del destinatario. I contribuenti dovranno poi riportare l’agevolazione nella dichiarazione dei redditi, avendo cura di indicare i dati catastali identificativi dell’immobile e con l’accortezza di conservare i documenti giustificativi della spesa. Previsto anche l’invio, se obbligatorio, della comunicazione all’Asl competente con le informazioni riguardanti i lavori da eseguire. Molti gli interventi agevolabili: dall’installazione della porta blindata, al rifacimento dei pavimenti e del tetto, all’apertura di porte e finestre. Unitamente alle spese di ristrutturazione edilizia è previsto un bonus aggiuntivo per l’acquisto di mobili destinati ad arredare l’appartamento ristrutturato. La detrazione, sulle spese documentate, va calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 10mila euro, dando così luogo ad uno sconto di 5mila euro da distribuire in dieci anni. Dall’agevolazione rimangono esclusi elettrodomestici e televisori. In caso di compravendita dell’immobile, dove sono stati eseguiti i lavori oggetto del bonus del 50%, le parti possono mettersi d’accordo su chi beneficerà dello sconto fiscale sulle rate residue. E’il venditore, che di fatto ha sostenuto le spese, a decidere se continuare ad usufruire della detrazione o trasferirla all’acquirente. Il diritto alla detrazione, nel silenzio delle parti, spetta all’acquirente. Tale regola si applica anche sugli interventi di riqualificazione ed efficienza energetica degli edifici.<<<<<

 

Consulenza fiscale a cura di Pasqualino Pontesi, Dottore commercialista.

Articolo pubblicato su “il Quotidiano della Calabri”   -    2/6/2013

 

 

Cosenza - Monumento a Bernardino Telesio, Filosofo e naturalista.

 

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Piazza Scala - giugno 2013