Piazza Scala

 

 

 

 

Si avvicina il periodo delle denunce dei redditi e, come in passato, riprende di nuovo a girare la ruota delle scadenze fiscali. Modello 730, modello Unico, Irpef, Irap, Imu, addizionale regionale e comunale danno luogo ad un vero e proprio cocktail di adempimenti e di tributi che investiranno pensionati, lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi. A dare il via è, come sempre, il modello 730 che proseguendo un percorso ormai consolidato, incontra sempre maggiore apprezzamento dai contribuenti e le motivazioni sono diverse. E’ semplice perché si indicano solo i dati essenziali in quanto non ci sono conteggi da elaborare. Ai calcoli più complessi e alla consegna ci pensa il datore di lavoro, il Caf o il professionista. Garantisce il rimborso Irpef o l’addebito delle imposte dovute, direttamente in busta paga o nella rata di pensione. Gli eventuali crediti verranno corrisposti nella mensilità di luglio o sul rateo di pensione di settembre. Il contribuente che ha quindi crediti superiori ai debiti, ha tutta la convenienza ad utilizzare la dichiarazione semplificata per ottenere subito il rimborso ed evitare così i tempi lunghi del modello Unico. Se, invece, il contribuente dovrà versare le imposte, sulla stessa retribuzione o sulla pensione, subirà l’addebito della prima rata di acconto e in novembre gli verrà, se dovuta, trattenuta la seconda o unica, evitando quindi di ricordarsi della scadenza e soprattutto sottraendosi alla fila presso banche e poste per versare il dovuto. Se lo stipendio o la pensione sono insufficienti, la parte residua, maggiorata degli interessi mensili dello 0,4% è trattenuta dalle competenze dei mesi successivi. Il contribuente può anche chiedere di rateizzare le trattenute in più mesi, indicando tale scelta in dichiarazione. Per la rateizzazione sono dovuti gli interessi nella misura dello 0,33% mensili. Non è invece rateabile la somma dovuta per la seconda o unica rata di acconto dell’Irpef novembrino. Con il 730 i coniugi possono anche presentare la dichiarazione in forma congiunta. Se entrambi si avvalgono autonomamente dell’assistenza fiscale il modello può essere presentato indifferentemente al datore di lavoro o all’ente pensionistico di uno dei due. Il dichiarante deve essere indicato barrando la casella nel frontespizio del modello. La dichiarazione congiunta non è ammessa se i coniugi sono legalmente o effettivamente separati, nel caso di morte di uno avvenuta prima della presentazione della dichiarazione e per le dichiarazioni presentate per conto delle persone incapaci. Nessuna documentazione va inoltre allegata al modello 730, tuttavia il contribuente ha l’obbligo di conservare l’originale della documentazione fiscale i cui dati sono stati inseriti in dichiarazione almeno fino all’ultimo giorno del quarto anno successivo alla data di presentazione. In altre parole, considerato che quest’anno utilizziamo il modello 730/2013, l’ultimo giorno del quarto anno successivo alla presentazione della dichiarazione è il 31 dicembre 2017, termine entro il quale l’Amministrazione finanziaria ha facoltà di richiederla. Se il contribuente non sarà in grado di esibire l’intera documentazione, così come richiesta, verrà sanzionato. Le date di presentazione sono quelle riportate nelle istruzioni allegate in dichiarazione. Entro il 30 aprile per chi presenta il modello 730 al proprio sostituto d’imposta, datore di lavoro o ente pensionistico, ed entro il 31 maggio per chi consegna la dichiarazione semplificata al Caf o ad un professionista (dottore commercialista, esperto contabile e consulente del lavoro) abilitato all’invio telematico.

 

Consulenza fiscale a cura di Pasqualino Pontesi, Dottore commercialista.

Articolo pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”  -    24/3/2013


 

 

 

 

 

 

Cosenza - Monumento a Bernardino Telesio, Filosofo e naturalista.

 

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Piazza Scala - aprile 2013