Consulenza fiscale a cura di Pasqualino Pontesi, Dottore commercialista.

Articolo pubblicato su “il Quotidiano del Sud” di domenica 13 settembre 2015

 

 

Vacanze all'estero: attenti al Fisco

Se siete in procinto di partire per trascorrere quest’ultimo scorcio d’estate al di fuori  dei confini nazionali, è di fondamentale importanza conoscere alcune indispensabili regole da rispettare in dogana, ed evitare così di incorrere in sanzioni e lungaggini burocratiche. E’ bene portare in viaggio denaro contante, per far fronte ad imprevisti che possono presentarsi. I più ricorrenti sono l’esercizio commerciale che non accetta moneta elettronica o la carta di credito che si smagnetizza. L’utilizzo dei soli contanti è però sconsigliato quando ci si reca in un Paese fuori dall’area euro. E’ possibile, infatti, non solo confondersi al momento di pagare, quanto vi è il rischio di vedere raddoppiati i costi di cambio se non viene spesa l’intera somma e si riconverte in euro la quota rimasta a fine vacanza. La carta di credito è invece un’utile compagna di viaggio specialmente se si scelgono come meta Paesi extracomunitari. La moneta elettronica consente di fare acquisti, anche se la valuta è diversa dall’euro, senza necessità di recarsi presso l’ufficio cambi. Attenzione, però, a fare i conti con la commissione di cambio. Se, invece, si viaggia nei Paesi che hanno adottato l’euro non sono previste commissioni. Se si parte al seguito di tablet, videocamera e macchina fotografica è bene portare con sé anche la ricevuta d’acquisto o il certificato di garanzia timbrato dal venditore. Caso contrario, tali apparecchiature potrebbero, al ritorno, essere considerate d’importazione. In caso di smarrimento della documentazione è opportuno recarsi, al momento della partenza, presso l’ufficio doganale per sottoscrivere una dichiarazione di possesso. E’ possibile rientrare in compagnia di animali domestici a condizione che gli stessi abbiano il certificato d’origine e sanità rilasciato dalle autorità del Paese di provenienza. Gli animali provenienti dall’Unione europea devono invece essere accompagnati da un passaporto rilasciato da un veterinario autorizzato dagli uffici sanitari competenti. Il documento, oltre a riportare tatuaggi o microchip dell’animale, deve anche attestare la vaccinazione antirabbica. Per alcuni particolari esemplari di pesci e volatili è necessaria una specifica certificazione che attesti l’immunità da malattie infettive. E’ vietato portare braccialetti e collane in corallo o avorio, articoli in pelle di rettile e confezioni realizzate con pellicce o tessuti pregiati se privi di un certificato rilasciato dalle autorità del Paese di provenienza che acconsente all’esportazione del bene. Devono, altresì, essere accompagnati da una specifica autorizzazione anche alcuni esemplari di animali appartenenti a specie protette quali pappagalli, tartarughe e pesci ornamentali. Se alla dogana si viene sorpresi con souvenir ottenuti da animali o piante protette, oltre al sequestro degli oggetti, si rischia anche l’irrogazione di una pesante sanzione pecuniaria.

 

 

Commenti:

14 settembre 2015: riceviamo da Vincenzo Graziano (Genova) la seguente precisazione:
""A completamento dell'articolo odierno di Pontesi , sarebbe esaustivo informare che l'ammontare del contante al seguito
é permesso sino a 9.999 €uro senza formalità. Se pari o superiore a 10.000,00 € é necessaria prevista dichiarazione su apposite modello - disponibile sul sito internet della Agenzia delle Dogane -. da presentarsi alla frontiera in uscita e/o in entrata.
La mancata osservanza di dette norme comporta il sequestro amministrativo del 40% del'importo eccedente il limite fissato (che potrà essere richiesto dall'avente diritto al Ministero dell'economia e finanze entro 5 anni dalla data del sequestro),
unitamente ad una sanzione fino al 40% dell'importo eccedente il suddetto limite con un minimo di € 300.""


 

 

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