Consulenza fiscale a cura di Pasqualino Pontesi, Dottore commercialista.

Articolo pubblicato su “il Quotidiano del Sud” di domenica 30 agosto 2015

 

 

Vacanze: shopping con sconto

A dir poco angosciante parlare di vacanze quando si è appena ritornati alla consueta vita di tutti i giorni. Pur tuttavia, vi sono vacanzieri che volutamente scelgono di preparare le valigie nel mese di settembre. Comincia ora, per molti, l’unica villeggiatura dell’anno. D’altronde settembre offre prezzi decisamente inferiori, tanto da spingere a realizzare il tanto desiderato viaggio oltre frontiera. Ebbene, se proprio avete deciso di recarvi all’estero, perché non aggiungere un altro vantaggio al periodo di riposo? Molti approfittano del viaggio per acquistare souvenir spendendo cifre non indifferenti, ma ignorando che è possibile farsi rimborsare l’Iva! E’ un’opportunità che però prevede il rispetto di regole e procedure ben precise. Ecco, cosa è bene sapere, per ottenere il rimborso. L’esercente è tenuto a compilare una fattura “tax-free” recante i vostri dati anagrafici, i prodotti acquistati, la quantità, la spesa comprensiva dell’Iva, l’ammontare di quest’ultima e la somma che vi dovrà essere restituita al netto delle commissioni. Dovrete poi firmare il documento a titolo di conferma di quanto trascritto sulla fattura. E’ bene verificare che voci ed importi siano esatti, prestando particolare attenzione al tasso di conversione. Ricordate che gli oggetti acquistati non dovranno essere utilizzati prima di lasciare il Paese dove trascorrete le vacanze. Infine, fatevi indicare gli indirizzi dei punti rimborso, che generalmente si trovano nel centro città o nelle adiacenze degli uffici doganali di porti, aeroporti e punti di frontiera. Gli acquisti dovranno essere effettuati in Paesi extracomunitari. Ogni Stato stabilisce un limite minimo di spesa, oltre il quale è ammesso il rimborso dell’Iva. Cautelatevi, inoltre, che il bene importato non sia soggetto ad imposizione doganale. Il rimborso si può richiedere sull’acquisto di oggetti di elettronica, gioielli, orologi, abbigliamento, pelletteria, argenteria, profumi, calzature, articoli sportivi, videocamere ecc. In alcuni Paesi è possibile ottenere rimborsi anche sui servizi alberghieri e di ristorazione. I beni per i quali si è chiesto la restituzione dell’Iva, dovranno essere tenuti a parte dal resto del bagaglio personale per consentire agli uffici doganali l’eventuale controllo. Pertanto, converrà arrivare all’aeroporto in ampio anticipo e recarsi alla dogana con i beni e la relativa fattura di acquisto sulla quale verrà apposto il timbro. Dopodiché, potrete inserirli nelle valigie, ed effettuare più comodamente il check-in in vista della partenza. La dogana che dovrà vidimare la fattura è l’ultima del Paese che si lascia prima della partenza per l’Italia. Al vostro arrivo, alla società che vi avrà rimborsato, dovrete rispedire in busta chiusa la fattura “tax-free” vidimata dalla dogana. Tali procedure non vengono però rispettate alla lettera in tutti i Paesi extracomunitari, pertanto è opportuno informarsi dettagliatamente al momento stesso dell’acquisto.


 

 

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