Consulenza fiscale a cura di Pasqualino Pontesi, Dottore commercialista.

Articolo pubblicato su “il Quotidiano del Sud” di domenica 14 giugno 2015

 

Prima chiamata per Imu e Tasi

 

Il 16 giugno scade il termine per versare l’acconto 2015 di Imu e Tasi, le due imposte immobiliari locali che quest’anno si presentano insieme all’appuntamento. L’Imu, l’imposta municipale sugli immobili, è dovuta da chi possiede immobili, terreni e fabbricati, con la sola esclusione dell’abitazione principale non di lusso cioè non appartenente ad una delle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, le relative pertinenze nei limiti di una per ciascuna categoria catastale, C/2 magazzini e locali di deposito, C/6 autorimesse e C/7 tettoie. I comuni possono inoltre assimilare all’abitazione principale, quindi esentare dall’Imu, l’immobile concesso in comodato ai parenti in linea retta entro il primo grado. Tale agevolazione è dovuta nei limiti della quota di rendita catastale non eccedente i 500 euro o se il soggetto beneficiario appartiene ad un nucleo familiare con Isee non superiore a 15mila euro annui. L’immobile posseduto dai residenti all’estero, a condizione che lo stesso non sia stato concesso in locazione. L’immobile di soggetti anziani o disabili che hanno la residenza presso un istituto di ricovero o sanitario a seguito del ricovero permanente, a condizione che la propria unità immobiliare non risulti locata. La Tasi, invece, si calcola principalmente sull’abitazione principale non di lusso, anche se il comune può, entro certi limiti, applicarla a seconde case, negozi, aree fabbricabili ecc. pure nel caso in cui gli stessi immobili siano già stati assoggettati ai fini Imu. Se l’unità immobiliare è utilizzata da un soggetto diverso dal proprietario quale inquilino o comodatario, una quota della Tasi, compresa tra il 10 e il 30% sulla base di quanto disposto dal comune, è a carico dell’occupante. Il versamento delle imposte locali, pari al 50%, si calcola con le aliquote del 2014 e la differenza dovrà essere pagata, in base alla delibera comunale da pubblicare entro il 28 ottobre, in occasione del saldo del 16 dicembre. Pertanto, se non è variato nulla nel proprio patrimonio immobiliare rispetto al 2014 è sufficiente versare la metà di quanto corrisposto in totale lo scorso anno nelle due rate di giugno e dicembre. Il versamento deve avvenire tramite la delega di pagamento F24 o con bollettino postale. Il vantaggio nell’utilizzo dell’F24 consiste nella possibilità di pagare con un unico modello l’imposta di più comuni, nell’opportunità di compensarla con altri crediti d’imposta e, non ultimo, di versare il dovuto con addebito sul proprio conto corrente. Nell’F24 vanno riportati il codice catastale del comune, il numero degli immobili, l’anno d’imposta 2015, barrare la casella acconto e l’importo da pagare con il codice tributo per ogni singola tipologia di immobile. Chi non è possessore di partita Iva può impiegare l’F24 cartaceo per importi inferiori a 1.000 euro e non effettua compensazioni con crediti di altri tributi. Al contrario, i titolari di partita Iva, devono solo utilizzare il canale telematico.<<<<<

 

 

 

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