730 precompilato, un rischio per i Caf

Consulenza fiscale a cura di Pasqualino Pontesi, Dottore commercialista.
 

La principale novità di quest’anno è la possibilità di utilizzare il modello 730 elaborato dall’Amministrazione finanziaria. I contribuenti troveranno, entro il 15 aprile, sul sito dell’Agenzia delle Entrate il 730 già pronto per l’invio. D’obbligo, per l’interessato, munirsi del codice Pin indispensabile per accedere alla propria posizione fiscale e prendere, in tal modo, visione della dichiarazione dei redditi precompilata dal Fisco. Il codice Pin può essere richiesto collegandosi al sito www.agenziaentrate.gov.it,  componendo il numero telefonico 848.800.444 o recandosi personalmente presso gli uffici dell’Agenzia. La prima parte del codice viene subito rilasciata, mentre la seconda verrà successivamente inviata al domicilio del contribuente. Il Fisco predisporrà la dichiarazione precompilata per i soli contribuenti che hanno percepito nell’anno scorso redditi di lavoro dipendente e assimilati impiegando il modello 730 o l’Unico Persone Fisiche 2014, pur avendo i requisiti per utilizzare il 730. Sono esclusi coloro che nel 2014 hanno presentato dichiarazioni correttive o integrative. Il contribuente può accettare il modello o modificarlo aggiungendo altre voci non considerate dal Fisco. Tanto l’accettazione quanto le modifiche, possono essere eseguite direttamente dall’interessato o delegando un professionista, un Caf o anche il proprio sostituto d’imposta (datore di lavoro o ente pensionistico) se presta l’assistenza fiscale. In alternativa, il contribuente può ignorare il 730 precompilato e presentare il modello come negli anni precedenti. L’Agenzia, con un recente provvedimento, rende noto che nel precompilato di ciascun contribuente inserirà i seguenti oneri deducibili e detraibili: contributi previdenziali ed assistenziali; interessi passivi e relativi oneri accessori per i mutui; premi di assicurazione sulla vita, causa morte e contro gli infortuni. Appare subito evidente che, mancando le spese sanitarie, moltissimi 730 dovranno essere modificati. A questo punto, se contribuente deciderà di integrare la propria dichiarazione, dovrà scegliere se farla in proprio o affidarsi ad un intermediario il quale, se accetterà l’incarico, si sottoporrà ad un elevatissimo rischio! Infatti, solo nell’ipotesi che l’interessato accetti la dichiarazione precompilata dal Fisco, non verranno eseguiti controlli. Di contro, in tutte le ipotesi in cui il contribuente integri il 730 precompilato, scatteranno le verifiche. Pertanto, se le modifiche verranno apportate dal commercialista, in caso di errore il professionista verrà obbligato al pagamento dell’imposta non versata, maggiorata da sanzioni ed interessi! Sarà quindi sufficiente che il Caf o il commercialista aggiunga al 730 un ulteriore reddito, una spesa sanitaria o altro per vedersi recapitare, in caso di contestazione, anche la richiesta di pagamento delle imposte derivanti dai redditi del proprio cliente!<<<<<

 

 

Articolo pubblicato su “il Quotidiano del Sud” di domenica  22 marzo 2015


 

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