Cosenza, veduta del Centro Storico

 

 

STOP AI RIMBORSI OLTRE 4.000 EURO

 

I contribuenti con un credito superiore a 4.000 euro non potranno più richiedere il rimborso al proprio sostituto d’imposta, datore di lavoro o ente pensionistico, ma all’Agenzia delle Entrate al seguito dei controlli effettuati sulla spettanza delle detrazioni. In altri termini, se il rimborso derivante dal modello 730/2014 è superiore a 4.000 euro, anche se determinato da eccedenze d’imposta derivanti da pregresse dichiarazioni, il credito non verrà erogato al contribuente come invece avveniva in modo automatico negli anni precedenti nella busta paga di luglio se dipendente o sul rateo di settembre se pensionato. Al via dunque i controlli preventivi, anche documentali, da parte degli uffici dell’Agenzia delle Entrate concernenti, soprattutto, sulla spettanza delle detrazioni per carichi di famiglia. L’attività di accertamento dovrà concludersi entro dicembre del 2014, o entro sei mesi dalla data di trasmissione del modello se l’invio avviene dopo il 30 giugno, termine entro il quale i soggetti che prestano l’assistenza fiscale (professionisti abilitati, sostituti d’imposta e Caf) devono inviare telematicamente all’Amministrazione finanziaria le dichiarazioni. Il rimborso dovuto verrà pertanto erogato dall’Agenzia delle Entrate solo al termine delle operazioni di controllo. Insomma, un Fisco sospettoso che ha deciso di vederci chiaro a causa di alcune truffe concernenti le detrazioni per familiari a carico. Risulta, in particolare, che siano state presentate istanza di rimborso non dovute, da extracomunitari che dichiaravano un eccessivo numero di figli, di qui la necessaria scelta di intervenire. Anche se l’obiettivo di contrastare l’erogazione indebita di rimborsi Irpef può apparire condivisibile, la nuova regola interesserà però tutti i contribuenti, compresi quelli che non hanno familiari a carico o eccedenze provenienti da precedenti annualità, le uniche due voci della dichiarazione dei redditi che professionisti e Caf che certificano il 730 non possono controllare. Di conseguenza, la novità investirà anche quei contribuenti che hanno detrazioni familiari per modesti importi ma con un credito d’imposta consistente e per i quali l’elevato rimborso Irpef è una circostanza inusuale. E’ il caso, ad esempio, delle spese mediche onerose dovute ad interventi chirurgici particolarmente impegnativi. E poi, le spese per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di risparmio energetico, per l’arredo degli immobili ristrutturati, il riscatto previdenziale degli anni di laurea, gli interessi sui mutui ipotecari ed altri ancora. La richiesta di rimborso interessa maggiormente pensionati e lavoratori dipendenti che subiscono la ritenuta Irpef mensilmente e che presentano la dichiarazione dei redditi avvalendosi del modello 730 mentre, al contrario, il riporto del credito è in genere impiegato dai contribuenti che utilizzano il modello Unico considerato che hanno la possibilità di scontarlo sugli acconti relativi al successivo anno d’imposta.<<<<<

 

Consulenza fiscale a cura di Pasqualino Pontesi, Dottore commercialista.

Articolo pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”  del  16/2/2014

 

 

 

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Piazza Scala - febbraio 2014