Cosenza, veduta del Centro Storico

 

 

In dirittura di arrivo, anche per il 2015, la detrazione Irpef per gli interventi di riqualificazione energetica del 65% fino ad un importo massimo di 100.000 euro e per le ristrutturazioni edilizie del 50% per un ammontare di 96.000 euro. Per usufruire del bonus fiscale di entrambe le percentuali, è obbligatorio pagare le spese sostenute a mezzo bonifico bancario o postale da cui risulti il codice fiscale del beneficiario della detrazione, la partita Iva dell’impresa e la causale dell’intervento.  Per i lavori più complessi quali, ad esempio, la presenza di più imprese nel cantiere, la detrazione del 50% ai fini delle ristrutturazioni edilizie richiede anche una raccomandata alla Asl, da inviare prima dell’inizio dei lavori, dichiarando la regolarità nel rispetto delle norme di sicurezza e nel pagamento dei contributi agli addetti nel cantiere. Chi sostiene le spese deve conservare le fatture rilasciate dall’impresa che svolge i lavori e le ricevute degli altri eventuali oneri per esibirle, se richieste, all’Amministrazione finanziaria. L’agevolazione si applica su tutti gli interventi di recupero tanto delle abitazioni quanto delle relative pertinenze, contraddistinte in catasto alle categorie C2, C6 e C7 rispettivamente magazzini e locali di deposito, autorimessa e tettoia. E’ ugualmente possibile effettuare il versamento anche con un finanziamento, a patto che la società che eroga il prestito paghi l’impresa con bonifico in nome e per conto del richiedente, con l’obbligo del soggetto che richiede il prestito di conservare copia del bonifico. La detrazione si applica anche ai familiari conviventi con il proprietario dell’abitazione, a condizione che la convivenza sussista da prima dell’avvio ai lavori. La ripartizione tra gli interessati che sostengono le spese si desume dall’intestazione delle fatture annotate anche dopo l’emissione, ma entro il termine di detrazione della prima delle dieci rate in cui si recupera l’importo detraibile. Il bonus fiscale del 50% interessa anche l’acquisto di elettrodomestici e mobili destinati ad abitazioni ristrutturate, per un importo massimo di 10.000 euro. Dal prossimo anno però si prevede l’aumento della ritenute operata dagli istituti di credito. Pertanto, a decorrere dal primo gennaio 2015, all’atto dell’accredito dei bonifici di versamento delle spese che danno diritto alla detrazione, la ritenuta a titolo di acconto delle imposte sul reddito dovute dall’impresa esecutrice dei lavori passerà dall’attuale 4% all’8%. La ritenuta si applica sull’importo del bonifico al netto dell’Iva. In altri termini, la ritenuta dell’8% si applica sul corrispettivo del bonifico detratto il 22% dell’Iva, anche se i lavori, in genere, sono soggetti all’aliquota del 10%. Le imprese recupereranno la somma versata in più in occasione della compilazione della dichiarazione dei redditi con la liquidazione delle imposte a titolo definitivo.<<<<<

 

Consulenza fiscale a cura di Pasqualino Pontesi, Dottore commercialista.
Articolo pubblicato su “il Quotidiano della Calabria” del 30/11/2014.


 

 

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Piazza Scala - dicembre 2014