Cosenza, veduta del Centro Storico

 

 

TASI, CHE GROVIGLIO NORMATIVO

 

Questa volta i comuni hanno proprio deciso di farci impazzire! Calcolare la Tasi è diventato un vero e proprio rompicapo: una ragnatela di aliquote, detrazioni, agevolazioni ed esenzioni. L’aliquota standard è lo 0,1% da applicare sul valore dell’immobile determinato con gli stessi moltiplicatori usati per il calcolo dell’Imu. Sull’abitazione principale non più soggetta ad Imu, ad eccezione di quella di lusso, il comune può aumentarla fino allo 0,25% senza obbligo di prevedere alcuna detrazione ma può anche salire allo 0,33% se decide di agevolare alcune fasce di contribuenti. Per le altre unità immobiliari bisogna prendere in considerazione l’Imu. La somma delle aliquote delle due imposte non può superare l’aliquota massima dell’Imu dell’1,06% per gli immobili diversi dall’abitazione principale e dello 0,6% per le abitazioni principali di lusso. Se l’ente locale stabilisce detrazioni sull’abitazione principale l’aliquota complessiva non può essere aumentata dello 0,08% a condizione che l’aliquota per questa non superi lo 0,25%. Eliminata la detrazione fissa di 200 euro prevista per l’Imu, l’ente locale può tuttavia stabilire proprie agevolazioni. Il comune può inoltre deliberare esenzioni o riduzioni della Tasi per l’abitazione dei residenti all’estero, ad uso stagionale e con unico occupante. Un vero e proprio dedalo normativo tale da costringere il professionista a scandagliare i propri assistiti al fine di acquisire, per ogni singolo cliente, tutte le informazioni necessarie per l’esatto computo della Tasi! Il 16 giugno è l’ultimo giorno utile per il versamento della prima rata nei soli comuni che entro il 23 maggio hanno provveduto ad approvare le delibere, pubblicate sul sito del Dipartimento delle Finanze entro il 31 maggio, nelle quali vengono stabilite le aliquote e tutti gli elementi indispensabili per il corretto calcolo dell’imposta. Ecco l’elenco degli enti municipali calabresi dove è in scadenza l’acconto Tasi. Provincia di Catanzaro: Maida, Marcellinara, Pianopoli, San Floro, Simeri Crichi e Taverna. Provincia di Cosenza: Belmonte Calabro, Castrolibero, Figline Vegliaturo, Guardia Piemontese, Marano Marchesato, Mendicino, Mormanno, Praia a Mare, Rende, San Marco Argentano, San Nicola Arcella, San Pietro in Amantea, Scalea, Terravecchia e Villapiana. Provincia di Crotone: Carfizzi, Cirò Cutro, Petilia Policastro e Strongoli. Provincia di Reggio Calabria: Bova, Canolo, Cardeto, Gioiosa Ionica, Gioiosa Marina, Platì, Polistena, Rizziconi, Siderno, Sinopoli e Villa San Giovanni. Provincia di Vibo Valentia: Capistrano. Per tutti gli altri comuni c’è lo slittamento del versamento della prima rata dal 16 giugno al 16 settembre o al 16 ottobre, se non addirittura ad un unico pagamento di acconto e saldo da versare entro il 16 dicembre 2014. Sulle date della proroga si attende, a giorni, il decreto dell’esecutivo.<<<<<

 

Consulenza fiscale a cura di Pasqualino Pontesi, Dottore commercialista.

Articolo pubblicato su “il Quotidiano della Calabri”  dell’ 8/6/2014

 

 


 


 

 

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Piazza Scala - giugno 2014