Cosenza, veduta del Centro Storico

 

 

IL 730 ACCOGLIE NUOVI UTENTI
 

 

Ampliata la fascia degli utenti che utilizzano il modello 730/2014. La novità più importante di quest’anno concerne la possibilità di presentare il 730 anche per i contribuenti che nel 2013 pur avendo percepito redditi di lavoro dipendente, redditi di pensione e/o redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente non possiedono un sostituto d’imposta che possa effettuare le operazioni di conguaglio che scaturiscono dalla liquidazione del 730 e di accreditare l’eventuale rimborso Irpef sulla busta paga o sul rateo di pensione, oppure addebitare le imposte dovute. Il caso più frequente riguarda i collaboratori domestici che hanno un datore di lavoro privato o il  dipendente che nel frattempo ha perso il lavoro. Costoro, pur non avendo nel 2014 un sostituto d’imposta, potranno tuttavia presentare il 730 ad un professionista abilitato o ad un Caf che nel riquadro “Dati del sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio” dovrà barrare la nuova casella “Modello 730 dipendenti senza sostituto”. Tale novità, già peraltro utilizzata nel 730/2013, ha concesso a questi contribuenti la possibilità di presentare la dichiarazione, per i redditi percepiti nel 2012, ma con la sola condizione che la denuncia fiscale doveva chiudersi con un credito, caso contrario bisognava avvalersi del modello Unico. Da quest’anno, invece, il 730 potrà essere utilizzato anche da chi deve versare le imposte. Se il modello 730/2014 risulterà con un credito, il rimborso verrà effettuato dall’Agenzia delle Entrate direttamente sul conto corrente bancario o postale del soggetto interessato. Necessario quindi comunicare il codice Iban all’Agenzia delle Entrate mediante la compilazione del modello disponibile sul sito www.agenziaentrate.it nella sezione  “Come devi fare - Richiedere - Rimborsi -Accredito rimborsi sul conto corrente”. Il modello può essere inviato telematicamente all’Agenzia o consegnato presso un qualsiasi ufficio delle Entrate. Se le coordinate del conto corrente non vengono fornite, il rimborso verrà erogato con metodi diversi a secondo dell’ammontare dell’importo. In particolare, per somme inferiori a 1.000 euro, inclusi interessi, il contribuente riceverà un invito a presentarsi in un qualsiasi ufficio postale dove potrà incassare in contanti il dovuto. Per importi che invece eccedono i 1.000 euro, il rimborso avverrà a mezzo vaglia della Banca d’Italia. Se la dichiarazione chiude a debito, il professionista che presta l’assistenza fiscale o il Caf verserà le imposte per conto del contribuente tramite i servizi telematici delle Entrate o consegnerà all’interessato, almeno dieci giorni prima della scadenza, la delega di pagamento F24 affinché lo stesso possa provvedere al versamento entro il 16 giugno, o con la maggiorazione dello 0,4% non oltre il 16 luglio, presso un qualsiasi istituto di credito o ufficio postale.<<<<<

 

Consulenza fiscale a cura di Pasqualino Pontesi, Dottore commercialista.

Articolo pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”  del 6/4/2014


 

 

 

 

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Piazza Scala - aprile 2014