Piazza Scala

 

 

clicca sull'immagine per ingrandirla


la "formazione" di Bizzarri al Servizio Personale (UCP sez1):
Limonta Marina, Mezzino Piergiacomo, Fassone Claudia, Isola Elena, Cucè Edda, Fossà Alberto , Bizzarri Luciano, Totino Luciana, Cipolla Luciana, Capra Ivano, Bianchi Giorgio

 

Trascriviamo un messaggio appena ricevuto da Luca Bizzarri, figlio del compianto Luciano:
 

A un mese dalla scomparsa del papà non ho parole per ringraziare abbastanza tutti e in primis Alfredo Izeta che ha lanciato questa iniziativa che tanto mi ha commosso. Prego tutti coloro che vorranno - in particolare quelli i cui nomi erano per papà un caro ricordo ma che non ho viceversa modo di contattare di persona- di scrivermi c\o luca.bizzarri@intesasanpaolo.com.
Mi piace tanto pensare che questa pagina resti sempre aperta a nuovi contributi, a perenne ricordo del mio papà e di tutti quelli che gli hanno voluto bene!!

Luca - 30 giugno 2014

 

 

Ho appreso dal figlio Luca che il 30 maggio 2014 è mancato dopo lunga malattia Luciano Bizzarri, esponente  per decenni del reparto assunzioni del Servizio Personale alla Direzione Centrale della Banca Commerciale Italiana: credo che un numero molto elevato di ex colleghi in pensione o tuttora in servizio lo abbiano conosciuto e stimato per la sua innata signorilità e lo ricordino con grande simpatia.

Anche se sono passati molti anni (era l'inizio del 1970) voglio raccontare un episodio molto nitido, quasi un aneddoto: era arrivata la risposta della Banca Commerciale Italiana alla mia domanda di assunzione con la fissazione di un colloquio preliminare a  Milano "con il procuratore Bizzarri", che avevo subito associato al Servizio Legale della Banca.
Ci siamo trovati in uno degli ufficetti dello stabile di Piazza Scala e, dopo i convenevoli di rito, il mio interlocutore (appunto Luciano) mi disse che personalmente era curioso di vedere chi iniziava una lettera di assunzione con le parole "io sottoscritto" e poi non la firmava......: ho subito motivato l'omissione con fatto che ne avevo scritte e spedite una trentina e che forse su una la firma mi era sfuggita, offrendomi comunque di provvedere seduta stante. Ci siamo fatti una bella risata: il ghiaccio era rotto e qualche mese dopo entravo in Comit.
Questo affettuoso ricordo rappresenta il mio contributo alla memoria di un uomo che ho apprezzato: porgo le mie sincere condoglianze a Luca ed alla sua Mamma.
Alfredo Izeta

Ecco quanto scrive il figlio Luca ((ex Comit tuttora in servizio):
Luciano Bizzarri, nato a Bologna il 17 12 1922, si spegne a Milano dopo due anni di malattia invalidante, il 30 maggio 2014.
Entrato in Comit nell’immediato dopoguerra a Bologna, viene poi trasferito al mitico Ufficio Centrale del Personale a Milano, dove per tutto il resto della sua vita professionale (quindi sino al 1985) si occupa di assunzioni.
Parlando ancora in tempi recenti con il figlio, Luca, si vantava di aver fatto un lavoro in cui ha sempre creduto di essere stato utile al prossimo e di aver in qualche caso potuto anche fare del bene.
Qualcuno forse lo ricorderà….magari con l’eterna sigaretta tra le labbra!!

Così lo ricorda Edda Cucè (Lucca) che ci ha gentilmente fornito la fotografia con la squadra di Luciano:
Abbiamo appreso in questi giorni, ce lo ha comunicato il figlio Luca, che il Dott. Luciano Bizzarri si è spento il 30 maggio scorso. Aveva 92 anni. Lo ricordano sicuramente in tanti. Oltre ai colleghi del Servizio Personale, dove ha lavorato con ruolo direttivo per molti anni, numerosi degli assunti in quel periodo, che lo hanno conosciuto in occasione delle prove di selezione che, per tutta l’Italia, si accentravano , appunto, in Direzione Centrale.
Lo ricordiamo anche noi con tristezza e nostalgia : un signore di misurate parole e felici battute (poche, e vi affiorava allora la sua “bolognesità”), costantemente avvolto nella “nuvola di fumo” delle sue numerose sigarette.

Alla Signora Liana, anch’essa in tempi lontani era stata dei nostri, e al figlio Luca le nostre sincere condoglianze.

 

Chi desidera ricordare Luciano Bizzarri (e pensiamo che siano moltissimi) può farlo riempiendo questo form

Il tuo nome
La tua citta'
Il tuo indirizzo mail
Testo del messaggio
   Form Mail by FormToEmail.com

 

  • da Bruno Comelli - Milano: Ho incontrato per la prima volta il Dott. Bizzarri quando, terminate da poche settimane le scuole e a 19 anni non ancora compiuti, egli mi chiamò a colloquio in via Borgonuovo per le cosiddette “prove di assunzione”. Era un assolato pomeriggio d’agosto e, in una Milano pressoché deserta, mi ritrovai a dover fare un sudato (in tutti i sensi…) esame per entrare in Banca.
    Il caso, o meglio la fortuna, volle che fui poi inserito nella stessa struttura - l’Ufficio Centrale del Personale di Comit - ove egli stesso svolgeva la sua attività.
    Oggi, a distanza di 42 anni da quel primo incontro, mi fa davvero un certo effetto parlare di lui come di una persona che purtroppo non c’è più.
    Sarà sicuramente per la grande umanità che metteva in campo, e che sperimentai con simpatia fin da quel lontano primo incontro estivo. Ma forse anche per il fatto - come sempre il caso (o la fortuna) ha voluto - di ritrovarmi ancora oggi, anche adesso mentre scrivo queste poche righe, a frequentare quelle stesse stanze in cui il Dott. Bizzarri lavorò per tanti anni. Qui al secondo piano di via Manzoni aleggia ancora (almeno per me) la sua presenza e, con un po’ di immaginazione, mi par quasi di poterlo rivedere e salutare…
    Grande persona Luciano Bizzarri e davvero un bell’esempio per tutti.

  • da Michele Fonte - Melzo: Ho lavorato per alcuni mesi con Luca Bizzarri, il figlio di Luciano, ed ho avuto modo di apprezzare di riflesso le doti che contraddistinguono i componenti della famiglia. Un caro ricordo alla mamma Liana ed a Luca.

  • da Corrado Stievano - Bellaria: Condoglianza alla famiglia e che R.I.P

  • da Paolo Musso - Parma: Un altro "mattone" della Comit se ne è andato: silenzioso, discreto ma utile, nel più puro stile Comit ci ha lasciato: speriamo di trovarlo nell'Ufficio Assunzioni quando sarà  il momento.

  • da Claudio Santoro - Lecco: Gli Uffici del Personale di una volta! Adesso li chiamano delle Risorse Umane, ma l'attenzione è calata vistosamente.

  • da Antonino Azzara - San Donato Milanese: Lo ricordo anche io con molta stima ed affetto; sentite condoglianze alla famiglia.

  • da Giovanni Noera - Modena: Ho lasciato la  sede di Milano nel 1963 a seguito trasferimento. Non sono certo di averlo conosciuto. La notizia comunque mi rattrista e mi riporta a quei tempi con la nostalgia della Comit e dei miei anni verdi a Milano. Porgo quindi con questi sentimenti le mie condoglianze alla famiglia.

  • da Giuseppe Medini - Albano Laziale: Un affettuoso ricordo da un collega novantenne, assunto in Dircomit tanti anni fa.

  • da Luciano Capelli - Abbiategrasso: Sentite condoglianze alla Famiglia. Segnalo che Il figlio Luca ha dato la notizia anche su Linkedin, per chi volesse rivolgergli un messaggio anche lì...

  • da Antonio Moffa - Trieste: Anche se non lo ricordo sicuramente ci saremo incontrati, visto che sono stato assunto nel 1973 - in ogni modo porgo le più sincere condoglianze alla famiglia -" ancora un pezzo della nostra Comit che se ne va".

  • da Gerardo Rizzi - Livorno: Le più sentite condoglianze alla famiglia di chi, assumendomi nel 1968, ha consentito l'inizio della mia carriera in COMIT. Un aneddoto: presentai una laureata in economia che conosceva ben quattro lingue straniere,ma Bizzarri dopo l'esame positivo della candidata,venne a dirmi che non poteva assumerla perchè  "troppo procace"per il nostro ambiente.

  • da Calogero Bordenca - Agrigento: mi associo al dolore dei familiari per la perdita di Luciano.

  • da Giorgio Bianchi - Milano: il primo a destra nella " formazione " in testa ( si tratta di un mio autoscatto). "il Biz", come lo si chiamava noi della squadra, mi ha voluto al suo fianco alla mia entrata in Comit e abbiamo lavorato fianco a fianco per i successivi 15 anni; a lui devo tutto in termini professionali, e tantissimo sotto il profilo etico. Ne ho sempre apprezzato l'acume intellettivo e il senso dell' humor, anche autoironico. Grazie, Biz, dal tuo Bianchino.

  • da Matteo Renato Imbriano - Monza: Ricordo lucidamente di lui il giorno in cui fui inviato dalla sede di Monza in D.C. per le prove e i colloqui per l'assunzione, primavera 1970. Poi dal 1979 mi sono trovato a collaborare, in qualità  di istruttore addetto alla formazione, con l'ufficio del Dott. Bizzarri, effettuavo le prove attitudinali agli assumendi. Una bella figura Bizzarri, ebbi modo di dimostrare la mia ammirazione e stima al figlio Luca che ho avuto come allievo al Corso Estero-Merci e poi come collega. A Luca un forte abbraccio e per il Dott. Luciano un riposi in pace.

  • da Lorenzo Mignosa - Milano: Anch'io sono stato "visionato" dal Dr. Bizzarri prima dell'assunzione. In seguito, ho avuto modo di collaborare con lui quando lavoravo al Normativo e Sindacale e poi alla Gestione delle Risorse. L'ho sempre apprezzato. Era simpatico e arguto. Ricordo che teneva spesso il cappello in testa quando lavorava. Non sapendolo, la prima volta che entrai nel suo ufficio per parlargli di una pratica, gli dissi "Mi scusi, dottore, lei sta uscendo, ne parliamo un'altra volta". Si fece una risata.

  • da Filippo Vasta - Milano: Ho lavorato al Personale negli ultimi anni di servizio di Luciano Bizzarri, in un locale attiguo al suo ufficio. Era una stanza, quella della sezione assunzioni, con prevalenza di personale femminile. Il buon dottor Bizzarri, soprannominato "fumo", che di burbero aveva solo l'aspetto, si era lasciato relegare dalle sue sottoposte in un angolo vicino alla finestra, circondato da una cortina di piante, al di sopra delle quali stazionava perennemente la fitta nebbia delle sue sigarette. Non riesco a immaginarlo nella realtà contemporanea, dove fumare costituisce reato. Non era una persona di molte parole, ma aveva uno spirito sottile, con spunti di causticità . Il fatto di trovarsi davanti a un commesso o impiegato, piuttosto che ad un direttore centrale, lo lasciava perfettamente indifferente. Anni dopo, quando lavoravamo insieme, abbiamo chiacchierato, io e Luca, di suo padre. Non credo che il funzionario di banca e il padre di famiglia coincidessero del tutto, come capita quasi sempre. Però diversi aspetti del padre, non certo nei tratti esteriori del carattere, ma nella visione rigorosa dei propri doveri, nella severità di giudizio anche verso se stesso, emergevano nel figlio, al quale va la mia affettuosa solidarietà .

  • da Gian Luigi Centorame - Bordighera: Persona veramente sensibile ed attenta.

  • da Renzo Saitta - Genova: Caro Luca, ho appreso con ritardo la scomparsa del tuo caro papà. Ho un bel ricordo e ti ho sempre pregato quando ero in servizio di salutarlo con profondo affetto. Verso i primi mesi del 1971 il tuo babbo mi ha intervistato a lungo durante le prove di selezione. Mi ha colpito la sua sensibilità e signorilità .
    Ti abbraccio forte forte.

  • da Franco Gatti - Ravenna: Sentite condoglianze alla famiglia.

  • da Mauro Alonge - Rapallo: In ricordo di un Gentiluomo porgo alla famiglia sentite condoglianze.

  • da Giancarlo De Marco - Roma: Il mio colloquio di assunzione me lo fece il dott. Bizzarri. Era il 1984 e ricordo una persona gentilissima che cercava di mettermi a mio agio. Mi dispiace.

  • da Maria Rosa Invernizzi - Besana Brianza: Ho lavorato con lui nel lontano 1983  e sino alla sua uscita dalla COMIT. Lo ricordo con affetto, immerso in una nuvola di fumo con il cappello ben calato in testa..... che bei tempi..... e che  nostalgia.

  • da Giuliana Casella - Milano: facendo parte dell'Ufficio Personale della Sede Milano ho avuto modo di conoscere il Dott. Bizzarri e mi dispiace molto che non sia più fra noi perchè era un'ottima persona. Grazie della foto che avete pubblicato e che mi ha ricordato quei bei tempi.

  • da Umberto Di Donato - Milano: Le mie sentite condoglianze a tutta la famiglia del Dott. Luciano Bizzarri.

  • da Edda Cucè - Lucca:  Forse val la pena di spiegare la … leggenda del cappello. E credo di poterlo fare io che a fianco del dott. Bizzarri ho lavorato per anni. Collega e non “sottoposta”, come ha detto qualcuno. Perché qualunque fosse la nostra posizione, funzionaria/o o neo assunta/o, l’atteggiamento del Dott. Bizzarri è sempre stato di guida misurata e signorile. Tanto è vero che avevamo concordato con lui alcuni accorgimenti per contenere la “nuvola” . E uno di questi era stata l’applicazione di ventole alla finestre. Ventole aspiranti: ma lui aveva la sensazione che immettessero aria fredda. Da qui il cappello. La verifica (una giornata a ventole spente) aveva dimostrato che avevamo ragione noi e il Dott. Bizzarri lo aveva accettato tranquillamente. Ma il cappello era rimasto, fino all’ultimo giorno di servizio. Una ironica rivalsa. Il suo stile.

  • da Claudio Fenzio - Arluno: Condoglianze alla Famiglia, era un "SIGNORE".

  • da Dino Vanin - Milano: Desidero esprimere le più vive condoglianze alla Signora Bizzarri e al figlio per la scomparsa del padre Luciano, al quale mi hanno legato molti anni di lavoro in comune.

  • da Armando D'Antonio - Siena: Non ho avuto la fortuna di conoscere il Dr. Bizzarri, dall'episodio narrato si percepisce una figura esemplare. La rivedo in Luca, che abbraccio con affetto.

  • da Santo De Marco - Cosenza: Molte sentite condoglianze ai familiari

  • da Simona Curioni - Milano: L'ho conosciuto 90enne, vi assicuro: era ancora una persona squisita. Ancora sentite condoglianze.

  • da Giuseppe Mazzola - Torino: Quando una banca era fatta soprattutto da persone... dalla bella storia professionale e dalle tante testimonianze di affetto e stima verso il papà ho capito chi ha trasmesso tante belle qualità al figlio. Un forte abbraccio, Luca

  • da Capra Ivano Giorgio - Milano: Ero il più giovane della squadra il penultimo a destra nella foto e mi dispiace molto per la sua scomparsa. Faccio le mie condoglianze di cuore ai suoi cari. Persona non comune. E'stato uno dei miei primi capi che non dimenticherò.

  • da Andrea Forghieri - Milano: Sentite condoglianze; sono vicino al carissimo Luca e a tutta la famiglia.

  • da Sergio Santaniello - Milano: Ho letto solo oggi la notizia della scomparsa del dott. Bizzarri e siamo rimasti - io e la Luciana, che è stata sua collaboratrice diretta- molto addolorati, anche ricordando che solo un paio di settimane fa avevamo pensato a lui e ci eravamo chiesti " chissà il dott. Bizzarri...e quanti anni dovrebbe avere...". E abbiamo letto anche i messaggi inviati dai colleghi, ritrovando in pieno la sua figura : il rigore morale, l'estraneità al carrierismo e la sua lontananza dall'accondiscendenza come captatio benevolentiae dei capi... E il fumo, e il cappello sempre in testa, e la sua voce nasale bolognesizzante. Da parte mia, che ho lavorato per lungo tempo nelle sue... vicinanze, aggiungo il ricordo del brogliaccio con i numeri delle entrate e delle uscite, numero dopo numero, giorno dopo giorno e relative somme algebriche mensili e annuali, quando già si cominciava - dilettantescamente - a ridurre... (ora sono professionisti.... -100, -500, ecc. ecc. ecc. e ne sappiamo qualcosa), e io mi avventuravo a suggerirgli, cinicamente scherzando.." Dotto' perchè non organizza una gita sociale in pullman, in montagna, così cala in un sol botto di 50.... e lei non tribola più... e la sua risatella nasale... E quindi oggi, ricordandolo con affetto, vogliamo inviare al figlio e alla Signora le più sentite condoglianze. e infine, un grazie a chi ha avuto la bella idea di offrirci la possibilità di fermarci un momento a pensare al caro Dott. Bizzarri....

  • da Enrico Saffirio - Pioltello: Non ho avuto la fortuna di incontrare il Dott. Luciano nella mia vita professionale, ma i racconti del figlio Luca, mio ex collega e soprattutto mio grande amico, me lo hanno fatto conoscere ed apprezzare; nelle parole di Luca traspariva sempre il grandissimo affetto che portava per suo padre.

  • da Massimo Pecori - Milano: Che bella foto di cari amici di tanti anni fa. Tante condoglianze all'amico Luca (quello che ci aiutava a definire il VAP con calcoli astrusi al termine dei quali si pagava sempre la stessa cifra!).

  • da Elena Isola - Milano: Ho avuto la fortuna di entrare a far parte della squadra del Dott. Bizzarri fin dal momento della mia assunzione in Comit e nei cinque anni in cui ho lavorato al suo fianco ne ho potuto apprezzare le grandi doti, sia umane che professionali: un vero signore, sempre leale e coerente con se stesso, cortese e rispettoso verso tutti, misurato nei toni, autorevole, mai autoritario. Dietro a un'apparente bonarietà celava uno spirito acuto e sottile che gli permetteva di capire al volo chiunque gli stesse di fronte. Saggio per natura, sempre al di sopra delle parti, sapeva dare il giusto valore alle cose e bastava una sua battuta per stemperare qualsiasi momento di tensione o di nervosismo. Spero che per il suo amatissimo figlio Luca possano essere di conforto, in questi giorni di grande dolore, le tante e sincere attestazioni di stima, rispetto e affetto che sono nate spontanee alla notizia della scomparsa del suo carissimo Papà, da tutti noi rimpianto.

  • da Casimiro Licata - Monreale: Sono stato, prima tra i visionandi candidati dell'allora " COMIT " alla prova di colloquio, dopo, assunto 1l 15/12/1971 presso la sede di Bologna, in seguito, trasferito a Palermo ed oggi fin dal 01/01/2008 felicemente in pensione. 36 anni di lavoro, un bel viaggio, ringrazio Dio, senza alcun incidente di percorso. E' stato come un bel partire all'alba per tornare all'imbrunire. A primo impatto, il Dott. Luciano Bizzarri, anche se attento e scrupoloso esaminatore, di poche parole, gran Signore nella forma e nel comportamento, non è che mi destasse un gran che di simpatia. Però egli, sin da subito captò la mia irrequietezza causata senza dubbio dallo stato di agitazione di quel momento decisivo per la mia vita, ed al posto di prendere la scorciatoia più breve..., per poi dirmi con ipocrisia, < pazienza!, mi dispiace, sarà per un'altra volta, arrivederci e grazie...>,fiutò con olfatto da felino che doveva essere proprio Lui a mettermi a mio agio. Lo fece con indiscussa naturale professionalità , con quel fragile sorriso nascosto sotto i " baffi " che non aveva, che mi permise di superare l'imbarazzo, facendomi respirare un'aria di grande serenità. Prova ne sia che, superata brillantemente la prova, non esitò, anche se con telegrafiche parole a congratularsi stringendomi anche la mano augurandomi < Buon prossimo lavoro. < Borbottò... bene bene > quasi quasi brontolando , con se stesso con quel lieve fil di voce, per non farmi sentire , mentre stilava le Sue conclusioni su di me. < Finalmente > continuò, < qualcuno che sa parlare di qualcosa >. Da ciò mi parve di intuire un po' di scena muta da qualche candidato a me precedente. Grazie anche all'allora Santa "Comit" d'una volta, che metteva. "UOMINI" giusti al posto giusto ed a questi "GRANDI UOMINI " che sapevano onorare con indiscussa professionalità il loro incarico. Salutandolo con una poderosa stretta di mano e con la gioia nel cuore, avevo già varcato l''uscio della stanza, quando, nel richiudere la porta apriti cielo !! Che succede !? l'imprevedibile ! Senza rendermene conto, la richiusi chissà con quanta forza (avevo 25 anni ero anche ben messo ed in più anche palestrato) che oltre a spezzare la maniglia come uno stuzzicadenti, come divelta da un piede di porco, che me ne rimase un pezzo in mano, si frantumarono in mille cocci anche i vetri della stessa. Da quel po' di tavola sgangherata che restava, che tra l'altro rimase semichiusa, intravidi la scrivania del Dott. Bizzarri. La Sua faccia, impassibile, per niente stranita, come se niente fosse successo, come fosse abituato a simili esibizioni di incontrollata cafoneria, come se fosse stato posto a esaminare squadra di vandali scalmanati. Colpa!! o marito Suo, d'avermi trasmesso tanta adrenalina. E, non solo, come se non bastasse, Egli, per come scorse in me l'evidente disagio scaturito la mortificazione, percepì anche il mio sapore di scenata ( non certo per cattiveria ma per concreta mancanza di possibilità economica) atta a farGli bere che volevo pagare i danni, almeno l'intenzione c'era, scenando di frugare con la mano destra la tasca posteriore del pantalone, dove di portafogli non c'era manco la sagome... immagina i soldi! Allora, alzandosi dalla sedia, graziosamente mi venne all'incontro e, con una poderosa stretta di mano col la desta ed una forte botta alla spalla con la sinistra mi disse. < Può capitare buon viaggio per Palermo tranquillo >. Ancora oggi penso...a Bologna o a Palermo non potevo immaginare che la scelta inconsapevole del tempo, mi avrebbe destinato a preposti che nulla avevano a che vedere con la figura ( adesso lo posso dire senza mancare di rispetto) del Caro Dott. Luciano, esempio di lavoro duro e di umana comprensione! Proprio così... altro che pacca sulla spalla... altro che buon viaggio... o forse si... ma per dove! Ritengo che comportamenti del genere facciano la differenza. Il respiro di questo ricordo mi scalda ancora oggi il cuore e questo marchio indelebile se lo porto ancora vuol dire che lo porterò ancora. Fa parte di me e, ed è normale che sia così, infatti, sono del parere che quando Qualcuno ti da una mano per camminare meglio, devi sentirti onorato d'aver contratto un debito di gratitudine ad interessi direttamente proporzionali al tempo che man mano passa. Ahimè purtroppo, a volte, sentimenti del genere hanno vita breve. Negli ultimi di 2 anni di grande sofferenza, a volte altalenante, alla Moglie ed Figlio resta il conforto di essersi adoperati oltre massimo del meglio senza risparmiarsi neanche quel minimo di superfluo pur di alleviare ogni dolore, e sapendo quanto fosse l'affetto che li univa, prego Dio che dia loro la forza di superare questo triste momento di solitudine e, sia di conforto che il dolore, con il tempo, venga in parte sostituito da dolcissimi ricordi d'amore e di riconoscimenti. Sono certo che sanno che sono vicino a loro anche se pur dall'altra parte dello stivale. Già, da sin d'ora, al pensare di non sentirmi rispondere << Grazie Licata per gli auguri, ricambio ( buon
    Natale o buona Pasqua) a lei e famiglia >>, avverto tristezza e grande dolore di nostalgia. Sin dalla sera del 30 maggio u.s, pur essendo io molto credente, ma poco praticante, mi sono rivolto ad un gruppo di amiche religiose della mia parrocchia di San Castrenze di Monreale (Pa) per onorare nella recita del santo rosario di ogni sera alle ore 19,00 il cammino dell'anima del caro Luciano verso la porta Celeste del Paradiso. Il 30 giugno p.v  per il trigesimo, alle ore 17,30 una santa messa sarà celebrata nella cattedrale sempre del mio paese Monreale. Un caro abbraccio alla Signora ed al Caro Luca con immenso affetto!

  • da Vladiliano Parrini - Milano: Ho lavorato al Servizio Personale della DC per dodici anni dal 1980 al 1992. Ho avuto modo di conoscere e di lavorare con il Dr. Bizzarri. Lo ricordo con la sua amata sigaretta, sempre disponibile e gentile. Un vero gentiluomo. Condoglianze alla Signora Liana e al figlio Luca.

  • da Giancarlo Ranzini - Novara: Caro Luca, mi spiace apprendere la triste notizia della scomparsa del tuo caro papa' che avevo conosciuto quando sono stato assunto in Comit. Sentite condoglianze da estendere anche alla tua Famiglia.

  • da Bruno Garcea - Milano: Sono il commercialista del dottor Luciano Bizzarri. Sbaglierebbe chi pensasse ad un rapporto impersonale tra noi, perchè con Lui era impossibile che qualsiasi incontro non fosse un continuo e reciproco scambio di idee, sensazioni e battute spesso ironiche e caustiche nei confronti di un "potere" al quale eravamo entrambi allergici. IncontrarLo è sempre stato un piacere che mi mancherà in futuro, anche se la presenza del figlio Luca, che è tanto simile alla Sua, sia pure senza sostituirLo, mi riporterà indietro nel tempo grazie alla ererdità di affetti che è tanto viva nella loro famiglia.

  • da Mino Mezzino - Firenze: Ciao Biz. Per qualche mese ho lavorato con la scrivania accanto alla tua; il fumo mi avvolgeva e impregnava gli abiti, tanto che alla sera, al rientro a casa, mia moglie mi faceva spogliare sulle scale prima di ammettermi in famiglia. Quante cose mi hai trasmesso con il profumo (?) di quelle sigarette! Con nostalgia e gratitudine, tuo Mez.

  • da Graziella - Gorla Minore: Io una semplice operatrice oss ho conosciuto il dott luciano quando ricoverato in don gnocchi nonostante la sua malattia una persona splendida con un animo pulito lo ricordo con affetto un abbraccio alla sua famiglia
     


 

Segnala questa pagina ad un amico




 

 

 

Piazza Scala - giugno 2014