Il bivio
Alessio e Sonia si avviarono per la consueta passeggiata serotina. Non
sospettavano che quella non sarebbe stata una sera come le altre , che
qualcosa stava per succedere nella loro vita.
Ripetevano l'uno all'altro , che dovevano pazientare ancora . Alessio
asseriva che era meglio attendere che la bufera della guerra fosse finita e
si sarebbe cominciato a ricostruire le città ridotte ad un cumulo di rovine.
Sonia era sempre d'accordo: “ tutto è destinato. Tutto è stato programmato e
la nostra stessa volontà non è altro che uno strumento di quella
programmazione fatta da Dio alla nostra nascita”.
Conversando del presente e dell'incerto futuro , giunsero vicino
all'ospedale là ove la città diradava e si infittiva la vegetazione della
campagna. Al bivio ebbero l'abituale incertezza .Sorrisero della loro
ripetitività: “pigliamo la strada a destra o a sinistra?
Sonia avanzò la proposta. “Ce lo chiediamo sempre e poi sempre andiamo a
sinistra. Perchè non cambiare? Anche da quella parte ci sono panchine e
anche un giardinetto”.
Alessio fu d'accordo e le strinse ancor più fortemente il braccio
nell'avviarsi verso la direzione stabilita.
Avevano percorso poche centinaia di metri quando l'urlo delle sirene
preannunciò un bombardamento. L'allarme suonò con inspiegabile ritardo tanto
che la squadriglia era già sopra la città.
Giunse alle loro orecchie il crepitio del mitragliamento sulla strada che
quella sera avevano deciso di non percorrere. Quando la sirena annunciò il
cessato allarme, quella strada ora era invasa dalla polvere e dal gemito dei
feriti.
Ripresisi dal terrore Sonia angosciata si rivolse ad Alessio sperando di
essere aiutata a capire:. “povera gente perchè gli aerei l'hanno attaccata?”
Alessio le fece notare che
comunque dovevano ringraziare il cielo di non aver preso la solita strada.
Commentò: “altrimenti....”.
“Non proseguire ....”. Sonia si asciugò le lacrime. “Lo so che poteva
toccare a noi. Prego solo che se dovrà succedere qualcosa ce ne andiamo
insieme nello stesso istante...”. Sonia strinse la mano di Alessio e con una
dolcezza infinita aggiunse “così non ce ne accorgeremo”.
Alessio non rispose ma formulò una muta preghiera: “ Dio, se dovrà accadere,
lasciaci morire insieme”.
Quando si ripresero dall'angoscia entrambi all'unisono avevano maturata la
decisione.Assurdo porsi tanti problemi in questo momento. Non attendere ma
presto, presto il più possibile.
Alessio formulò la conclusione dei loro pensieri “ da domani si cerca casa
amore mio”.
Giovanni Noera - febbraio 2011
Piazza Scala - febbraio 2011