Bassano del Grappa dista una trentina di km. da casa mia, ossia da Feltre,  per cui, mi capita abbastanza spesso, di fare una puntatina verso questa cittadina meravigliosa che, a mio avviso, possiede tutte le caratteristiche che possono gratificare sia lo spirito che l’aspetto materiale nel senso che, in ogni angolo si può fare shopping, ammirare lo splendido paesaggio,  ma anche mangiare in maniera genuina e prelibata. Come ho fatto la scorsa domenica.

Un neo.  Questa città sembra essere famosa per il Ponte di Bassano (sul quale ho già scritto su Piazza Scala inserendo parecchie foto) mentre si dimentica quanto è successo nel 1944, realtà che documento qui sotto con alcune foto toccanti, con l’appoggio di narrazione storica..

All'inizio di settembre 1944, nell'ambito di una vasta azione antipartigiana, il comandante tedesco Kesserling ordinò la "bonifica" dei territori del Grappa, una zona strategicamente importante per i tedeschi.
Va detto che il massiccio del Grappa, appartenente alle Prealpi, è all'interno di una specie di quadrato con i vertici in quattro  grossi  centri  abitati, all’incirca così :

ARSIE’ (nord-ovest), FELTRE (nord-est), che danno accesso alla Valsugana, BASSANO (sud ovest), MONTEBELLUNA (sud est) che danno accesso alla valle padana ed alla zona del Piave.

Il Grappa era quindi una zona ideale per poter accedere, in breve, a tutto il nord-est d'Italia. Dal Grappa a Bassano, e da Bassano a Padova; dal Grappa a Montebelluna, e da qui a Treviso - Venezia - Mar adriatico. Dal Grappa alla Valsugana e quindi Trento - Bolzano - Brennero - Germania.
In quella zona operavano la Brigata Gramsci (sorta dopo la morte del colonnello Zancanaro, ucciso dai nazisti nel giugno 1944). La Brigata Garibaldi Antonio Gramsci aveva al suo interno partigiani sia comunisti che cattolici, provenienti dall'Azione cattolica di Feltre. Era composta, grosso modo, da cinquecento patrioti, divisi in cinque battaglioni (Zancanaro, Battisti, Gherlenda, Da Min e Montegrappa). Nell'estate arrivò a contare

quasi mille componenti


Alla fine dell'estate del '44, sul Grappa rimanevano i socialisti della Matteotti, la brigata garibaldina "Montegrappa", della Gramsci, e altre due brigate minori: "Italia Libera - Piave", "Italia Libera Campo Croce",

dal nome di una zona del Grappa

Kesserling ordina il rastrellamento. Le operazioni, previste per una settimana, durarono solo due giorni, Vennero impiegati circa 10000 uomini, affiancati dai militi della Legione "M Tagliamento", dalle Brigate Nere di

Vicenza e di Treviso e da volontari della Guardia Nazionale Repubblicana

 

Gli esiti del rastrellamento furono terribili. Furono bruciati interi villaggi, sterminato il bestiame, rovinati i raccolti, incendiati tutti i fienili. Furono assassinati numerosi civili e partigiani. Il numero esatto non si sa. Non ci furono, contrariamente alle ricostruzioni degli storici del dopoguerra, epiche battaglie, ma scontri a fuoco, inseguimenti, uccisioni sommarie degli arresi. Si parlò di 600 fucilati, ma non è dimostrabile.. La vera mattanza avvenne dopo, a rastrellamento concluso, con i partigiani sbandati arrestati, percossi a morte, che

Incappavano nella cintura di sicurezza stesa intorno al Grappa


Il 26 settembre, a Bassano del Grappa, furono impiccati 31 giovani patrioti, arrestati nei giorni precedenti. Furono caricati su un camion, con le mani legate con il fil di ferro dietro la schiena e un cartello al collo ("Bandito"). Un giovane milite fascista metteva al collo del prigioniero un cappio fatto con un cavo telefonico, fissato all'albero del Viale principale di Bassano del Grappa. Una brusca accelerata e il partigiano rimaneva

appeso all’albero.   : 31 fermate, 31 cappi con il filo del telefono, 31 accelerate. E i corpi lasciati per 22 ore appesi, tra i lazzi e le offese dei fascisti ragazzini. Mussolini stesso, quando lo venne a sapere, inorridì.
Vennero fucilati, poi, altri 19 patrioti, e tanti altri furono i deportati nei lager polacchi, dai quali pochi

ritornarono a guerra finita

 

Ora siamo nel  2015, ma pare che sia successo ora. E per di più fra fratelli.

Io avevo appena 9 anni.

 

ARNALDO DE PORTI

 

immagini di repertorio (cliccare sulle miniatureper ingrandirle)

 

galleria di fotografie (cliccare sulle miniatureper ingrandirle)

 

 

 

 

Segnala questa pagina ad un amico




 

Piazza Scala - agosto 2015