Splendido, trionfale, magnifico Barbiere a Milano anche se forse si avvertiva un poco di stanchezza, per tutti: Jdf ad esempio ha chiuso la sua stagione ieri sera e si riposerà per quasi un mese e mezzo: credo abbia cantato per 80-90 giorni nel 2009-2010. Ma anche la stessa DiDonato e altri interpreti potevano apparire al termine di stagioni sempre più impegnative. Il canto è un lavoro, ma diversamente da altri, ovunque ti esibisca, il pubblico chiede sempre il massimo.
Comunque dopo un bel temporale che ha reso il cielo di Milano, questa mattina, di un azzurro stupendo, in leggero ritardo, ieri sera si è svolta l'ultima recita del Barbiere di Siviglia, con il primo cast.
Direttore Michele Mariotti Regia, scene e costumi Jean-Pierre Ponnelle Regia ripresa da Lorenza Cantini Personaggi Interpreti
Il Conte di Almaviva Juan Diego Flórez
Bartolo Alessandro Corbelli
Rosina Joyce DiDonato
Figaro Franco Vassallo
Basilio Alexander Tsymbalyuk
Fiorello Davide Pelissero
Ambrogio Gilberto Fusi
Berta Giovanna Donadini
Ufficiale Ernesto Panariello

Non c'è molto da dire e francamente trovo stucchevole citare ciò che vien scritto su altri blog da signori che esprimono giudizi così scontati che potrebbe ormai vergarli chiunque, tanto sono ripetitivi. Per cui non li leggo. Come leggo, ma non commento ciò che scrivono altri giornalisti, anche quando descrivono ciò che è avvenuto come un evento. Tra l'altro era presente Giorgio Gualerzi ed abbiamo, forse per la prima volta, concordato su tutto.
Passo oltre. Chi c'era può aver notato quanto poco significativi fossero stati i pochissimi fischi rivolti al maestro Mariotti, la prima sera in cui ha diretto il Barbiere milanese. Applausi, solo applausi per lui, così simpatico ed evidentemente bravo ed amato dall'orchestra che la stessa ha espresso un suono particolare, scivolando tra piani e pianissimi, forti e fortissimi, con una scioltezza che in questo repertorio, raramente aveva saputo offrire; ho notato alcuni passaggi dei violini così sorprendenti da permettere alla mia memoria, di cogliere aspetti nuovi o che comunque non avevo mai colto con chiarezza; accompagnamenti perfetti per le voci, frutto di una concertazione pensata, abile, convincente. E di ciò che ha composto Rossini. (Con variazioni sue e di altri).
A me è piaciuto Vassallo che non ha gigioneggiato e che è dotato di una bella voce potente grazie alla quale ha disegnato un Figaro da rispettare, riproporre e riascoltare con piacere.
Corbelli ha cantato con professionalità; ricorre al mestiere là dove non può entrare in competizione con Dara o con altri cantanti del passato, specie nei passaggi veloci e nelle colorature, però è sempre un attore eccellente e Don Bartolo è uscito benissimo. Anche Don Basilio, Alexander Tsymbalyuk, ha cercato di curare più la parte teatrale che non quella vocale, che non sarà eccezionale, ma è dignitosamente offerta senza far sentire troppo il fatto che non sia una voce italiana.
La signora Di Donato possiede una tecnica da autentica fuoriclasse. E' forse vero che non è stata frizzante come altre gloriose interpreti, che a volte poteva apparire più romantica che sorniona ed intrigante, ma il romanticismo che ha probabilmente tratto da un colore giocato per la recente Donna del lago e quindi studiato ed approfondito, ha fatto si che Rosina apparisse una donna quasi matura, innamorata, dotata di intelligenza molto femminile, esprimendo una lezione di canto fin dal suo apparire. Classe naturale, tecnica, colore, simpatia: che altro si può desiderare?
Su Jdf non esprimo alcun parere: mi basta ascoltare la registrazione degli applausi e delle ovazioni seguite al rondò ed a richiamare l'osservazione che ho posta a cappello di questo intervento; ha voce, classe, maturità d'interprete, si spreme sul palcoscenico, distilla energie e lo fa con eccezionale bravura, così com'è dotato di musicalità e di serietà professionale.
In ogni caso, se quello di ieri sera non è stato un Barbiere dall'esito trionfale, non saprei come sia, che forma abbia, cosa intendano altri per trionfo. Decretato da un pubblico pagante che ha espresso il suo parere da ogni ordine di posti.
Per qualcuno non è stata un a serata stellare? Forse uscendo dal teatro si è preoccupato più di vedere per terra se ci fossero ancora pozzanghere: bastava alzare gli occhi. E' stata una bella, serena, limpida serata di grande musica. Ah, dimenticavo: regia, scenografia e luci assolutamente al servizio del Barbiere e degne di infiniti ringraziamenti sia per Ponnelle che per la Cantini.
Peccato che non fosse presente l'Autore. (O forse c'era e sorrideva?).

Maurizio Dania - luglio 2010

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Piazza Scala - luglio 2010