Il paese di Giustenice (dal latino Jus Tenens "amministrare il diritto") è composto da varie frazioni raggruppate in cinque contrade, ognuna delle quali prende il nome dalla Chiesa o cappella omonima.
Santa Libera è posta all'inizio del paese nella frazione Serrati e ne detiene simbolicamente le chiavi; la cappella, con facciata settecentesca, è stata recentemente restaurata. L'interno ospita le statue di santa Liberata e Sant'Antonio da Padova.
San Lorenzo è l'attuale sede del comune. Nella piazza del Costino sotto l'archivolto, un sedile in pietra testimonia l'attività del giudice che amministrava la giustizia (nella sala consiliare sono conservate le misure, datate 1606, dell'olio e del vino, in pietra di Finale). Infatti dopo la conquista dei territori liguri da parte dei romani, Giustenice diventò sede di giudicatura. La chiesa di San Lorenzo comprende il campanile di stile barocco.
San Michele è la contrada storicamente più importante; acquartierata intorno al castello dei Del Carretto, fu sede municipale, " a cà cumünà". La chiesa (originariamente una semplice cappella) mostra la facciata con l'affresco e la meridiana (lato mare), all'interno il quadro restaurato del Santo. I resti della pianta principale del castello, oltre ai muraglioni a strapiombo e alla torre quadrata suddivisa in ambienti aperti verso la spianata d'accesso, permettono di immaginare la grandiosità di questo fortilizio posto a sentinella di uno dei valichi della val Maremola.
San Martino, in frazione Valsorda, è probabilmente la contrada più antica; simboleggia l'economia prevalentemente agricola e boschiva del paese. La cappella, (metri 467) è ritenuta tra le prime chiese paleocristiane della zona (VIII secolo). Costruita sul crinale che divide Giustenice da Pietra Ligure, affacciata sul mare, ha il tetto ricoperto dalle "ciappe", tipiche pesanti lastre di pietra sbrecciata usate nel passato.
Cappelletta, nella frazione Foresto, rappresenta la devozione religiosa della comunità perchè è dedicata alla Madonna di Lourdes. Caratteristico è l'altare costruito ai piedi della grotta che ne rievoca l'apparizione.

Giustenice, poco meno di un migliaio di abitanti nell'entroterra della cittadina di Pietra Ligure, ospita a luglio una singolare manifestazione. Viene infatti rappresentato uno scorcio di vita medioevale: una cena (rigorosamente p'reparata con alimenti esistenti all'epoca: sono infatti banditi pomodori, patate, mais coltivati solo dopo la scoperta dell'America), balli medioevali sulle note di musica del periodo (originalissimi gli strumenti dei 5 suonatori), realistici duelli fra cavalieri e, soprattutto, l'abile regia del "Giullare iocoso" (giullare, fachiro, mangiatore di fuoco e di spade, saltimbanco ed altro), vero motore dello spettacolo che fornisce un tocco di continuità e di buonumore ai commensali.
Il banchetto viene allestito nella piazza della contrada di San Michele, la più importante delle cinque che compongono Giustenice, situata ai piedi dello sperone di roccia del castello carrettesco (uno dei tanti dell'entroterra ligure) definito imprendibile da attacchi della fanteria ma semidistrutto nel XV secolo dalle bombarde della Repubblica di Genova.
La cena inizia intorno alle 21,30, dopo la sfilata storica; le varie portate, decisamente preparate con cura, si susseguono tra i lazzi del Giullare, le musiche e le danze ed i duelli.
Per assicurare un buon successo alla manifestazione, viene praticamente mobilitato tutto il paese: si porgono alla curiosa attenzione dei presenti bambini (alcuni di pochi mesi), adolescenti e persone mature, tutte rigorosamente in abiti d'epoca (complimenti ai costumisti ed a coloro che hanno preparato armature ed armi da taglio!).
Il tutto ha fine dopo l'una: vi posso assicurare che non esiste spazio per la noia e i 135 commensali rimangono tutti sino alla fine del banchetto, pronti a tornare l'anno successivo.
Un'esperienza veramente positiva: se il prossimo anno vi troverete nelle vicinanze nel periodo giusto non posso che consigliarvi di provare ad assicurarvi uno dei posti disponibili (costo 2010 60 Euro l'uno, apparentemente elevato ma ben compensato dall'accoppiata cibo/spettacolo che vi attende).
Alfredo Izeta - luglio 2010


Clicca qui per visualizzare una nota sul castello di Giustenice (XIII secolo)

La locandina della manifestazione (cliccare sui links sottostanti per visualizzare le pagine)

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Commenti
27 luglio 2010
- da Arnaldo De Porti: Mi è piaciuto molto il pezzo dal profilo storico-religioso, ma anche....giuridico. Sì perchè, suggerirei a coloro che ci governano di visitare Giustenice allo scopo di lasciarsi finalmente sfiorare da un po' di...diritto, dal paesino "jus tenens"....

 
 

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Piazza Scala - luglio 2010