L’ora delle decisioni irrevocabili....  

 

 

Ore 16.55 del 30 aprile 2010.

Assemblea degli azionisti Intesa SanPaolo in Torino, nel salone delle conferenze del San Paolo in Piazza San Carlo 158 (quella che era e per ora forse è ancora il salotto Buono dell’ex capitale del Regno… sconosciuto ai più ma che non teme alcun confronto con chicchessia).

 

Il Prof./dott. Siniscalco ha annunciato da poche ore la sua rinuncia all’incarico di Presiedere il Consiglio di Gestione, gettando letteralmente nel panico i più che mai rotti ad ogni evento (tranne che questo) politici locali (di Torino), della Compagnia San Paolo, Fondazioni colluse ed addentellati Intesa di Milano

 

Il Prof. Bazoli ha appena comunicato (con voce piatta) di accettare di non aumentare il numero dei consiglieri, ed io ho sospeso pertanto il mio secondo intervento assembleare che richiedeva appunto di non aumentarne il numero e l’assemblea ha col voto ratificato.

 

Si passa al punto tre dell’O.D.G.

Ore 16.56 mio terzo intervento ha inizio. Faccio solo notare a chi legge che tutti e sei i miei più o meno brevi discorsi sono stati predisposti e stilanti circa una settimana prima del 30/4, e solo proprio questo del punto 3 è stato aggiornato con l’aggiunta di un  “anzi no!!”  dopo la rinuncia del Prof. Siniscalco da me data già illo tempore per scontata.

 

Inizia.

 

Assemblea 30 04 2010 punto 3

Nomina dei Componenti del Consiglio di Sorveglianza 

Siamo qui venuti per approvare, anzi per dar corso alla democratica elezione di una lista già designata vincente e destinata ad esprimere la Governance del Consiglio di Sorveglianza 2010/2012 .

La neoeletta Governance poi, in ASSOLUTA autonomia nominerà successivamente il Consiglio di Gestione, per il quale si sono appena concluse ampie e per nulla sotterranee manovre politiche, con relativo stravolgimento fratricida partitico. 

Il tutto senza sapere quale lista dei Candidati alla nomina dei Componenti del Consiglio di Sorveglianza, presentate dai Soci, avrà la palma della vittoriosa maggioranza. 

Un fraterno ed idilliaco accoltellamento per il Consiglio di Gestione in vista di prendere (o suddividersi) le poltrone che ufficialmente il NUOVO Consiglio di Sorveglianza – sottolineo ancora da mandare al potere -  assegnerà, ripeto sempre liberamente. 

Cari Signori, qualcuno sa spiegarmi come si coniuga, in codesto loco, il termine Democrazia Elettiva, stante che da mesi si lotta, si è lottato, dal punto di vista di Fondazioni – Enti - Compagnie e gruppi Bancari collegati - per una distribuzione di incarichi nel nuovo Consiglio di Gestione futuro, la cui formulazione dovrebbe spettare ad una lista che IN QUESTO MOMENTO non è stata ancora eletta??? 

Votiamo pertanto democraticamente e con spirito libero, Signori Azionisti,    che il fato certamente ci riserverà una sorpresa….anzi, no!!! 

Franco Raviola.

 

E qui finisce

 

 

Dopo di me tre altri prenotati rinunciano alla parola.

Interloquisce solo il Sig. Dr (?) Bava, ore 17.03, attaccando a 360 gradi in quanto Torino non deve essere una colonia, che il geom. Salza (in quanto Ing. Solo ad Honorem…) ha svenduto il San Paolo etc., che i nuovi capi politici delle regione Piemonte chiederanno conto ad Intesa del declassamento del San Paolo, etc. (più o meno i punti che l’Azionista usa trattare ad ogni suo singolo intervento, indipendentemente dall’o.d.g.).

 

Risponde il Prof. Bazoli, con un tono un po’ più acido del solito. E stranamente dichiara di voler rispondere a quanto detto dal Sig, Raviola. Mi ero accorto, durante il mio intervento, che aveva avocato a se un addetto di sala che gli aveva consegnato, poco dopo il termine del mio intervento, un foglio.

Inizia dicendo che non c’è nessun caos circa il Consiglio di Gestione e dopo un breve giro di parole (il cui nesso mi è sfuggito, tranne essere poi chiaro dopo la lettura del “foglio”…) ribadisce che Il Consiglio di Sorveglianza, in merito all’elezione del Presidente del Consiglio di Gestione, ne è direttamente interessato, in quanto spetta al Presidente del Consiglio di Sorveglianza decidere CHI sarà, in base ai nominativi sottoposti, il nuovo Presidente del Consiglio di Gestione.

In sintesi  le mie critiche su tutto il baillamme in corso sono prive di ogni fondamento.

E qui tira fuori (perché punto sul vivo, forse ho toccato un nervo scoperto e pertanto ha deciso di parlare per dimostrare che c’è uno solo che comanda…) una lettera riservata inviata nei giorni precedenti, nota solo agli interessati, indirizzata al/ai Presidente/i (qui il singolare/plurale me lo sono perso, anche se sull’assemblea era sceso un gelo palpabile man mano che il discorso procedeva), della/delle fondazioni, Compagnia San Paolo, Fondazione Cariplo…(queste di sicuro) etc., nella quale si ribadisce che l’ultima parola sulla nomina del Presidente del Consiglio di Gestione spetta al Presidente del Consiglio di Sorveglianza, attualmente Lui, poi con la prossima votazione nei minuti che seguiranno si vedrà chi.

Asserisce inoltre che di tale lettera da lettura solo di alcuni passi, i più salienti.

Riassumendo, come al solito io posso stare tranquillo, che in Banca il caos politico non c’è.

Peccato che nessuno sapesse alcunché di tale missiva. Tanto meno i media…

Com’è finita l’Assemblea Intesa SanPaolo del 30/4 lo sapete già tutti.

Il CAOS giornalistico successivo lo state leggendo (solo in parte).

Quello interno Banca, Fondazioni (a parte l’obbedisco immediato pronunciato dal dr. Guzzetti…) ed Enti limitrofi, è latente ed è un muro di gomma.

Il finale del mio breve e squassante intervento è sempre più che mai valido, come più che fervida è sempre la mia fantasia, leggendo le e fra le righe (non scritte ma intuibili).

Un colpo da Maestro (con la M maiuscola) se (ripeto SE) la politica (con la p minuscola, come pigliatuttoeportaacasa) non ci mettesse lo zampino, sarebbe la riconferma dell’Ing. Salza (ex geom.) per un certo periodo, seguito poi da sue dimissioni per motivi di salute…

Così tutto finirebbe in Gloria, dando tempo ai più ampi e maneggioni intrecci per la soluzione finale successiva (Dr. Passera compreso), senza ricorrere alla soluzione politica immediata di un Mr. X in cambio di…. Come usa chi regna dividendo e teme….

Ma forse questo è pretendere troppo da un avvocato bresciano, non proprio giovanissimo, abituato ad essere puntualmente obbedito dal punto di vista bancario, cattolicissimo e fraterno amico di Quel Santuomo del Card. Martini..Come ebbi lo scorso anno a definire …”il diavolo e l’acqua Santa…”.

Perché teniamo presente che il diavolo fa le pentole, licenza i Raviola etc. ma non fa i coperchi….
 

Franco Raviola - maggio 2010

 

 

 

 

A quanto sembra la resa dei conti si sta avviando alla fine, anche se digerire il Sanpaolo è stato più difficile di quanto Bazoli pensasse.

Si preannuncia quindi un nuovo Consiglio di Gestione che di nuovo avrà ben poco, anzi nulla. Raggiunto l'accordo con le due Fondazioni principali la premiata ditta Bazoli/Passera si prepara a rimanere al potere per parecchi anni ancora, e questo alla faccia dei principi di svecchiamento (Passera si sta avviando verso i 60 anni mentre Bazoli ha passato da tempo i 70)e di alternanza nelle cariche, che dovrebbe essere un principio guida in ogni Consiglio.

Obiettivamente dobbiamo dire che la vecchia Comit aveva ben poche possibilità di resistere, priva com'era di un nocciolo duro a livello di azionisti (al primo stormir di foglie i suoi soci "forti", che dovevano assicurare un congruo numero di Consiglieri ex Comit nella nuova Intesa BCI, si sono squagliati come neve al sole e il ricordo della Banca Commerciale Italiana ne ha seguito il destino........).

"Vuolsi così colà dove si puote" (Dante, La Divina Commedia, Inferno

 

Piazza Scala - maggio 2010
 

 

 

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