Alberto Costagli scrive:
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Da alcuni stralci tratti da alcune pubblicazioni, qui di seguito riportate,
si può ben capire quanto hanno perso in termini economici i PENSIONATI COMIT
PRIVATI DELLA LORO PENSIONE INTEGRATIVA:
(inizia). La vita cresce di sei ore al giorno.
Negli ultimi 170 anni nei paesi industrializzati l'aspettativa di vita è
cresciuta di 2,5 anni per decade, vale a dire di circa 6 ore al giorno. Se
questo trend continuerà, oltre metà dei nati dal 2000 in poi vedrà i 100
anni. Lo sostiene uno studio pubblicato su Nature
“La vita si è allungata – spiega il demografo James Vaupel della Duke
University di Durham, Nord Carolina – non perché la velocità cui invecchiamo
è diminuita, tutt'altro: il motivo è che, grazie agli avanzamenti della
medicina e alle migliori condizioni di vita, l'esordio di molte malattie è
stato posticipato, quindi rimaniamo più a lungo sani e i 'guai' arrivano più
in là nel tempo”.
Se i progressi che hanno portato avanti le lancette della vita media
continueranno a segnare gli stessi successi degli ultimi due secoli, "più
della metà dei piccoli che abita la parte più ricca del pianeta raggiungerà
i 100 anni d'età", stima l'esperto. Per questo, secondo Vaupel, forse è
arrivato il momento di ripensare all'intera architettura che regola il
nostro stare al mondo. "Se il 20esimo secolo ha segnato il tempo delle
ridistribuzione della ricchezza - dice - il 21esimo potrebbe essere il
momento della ridistribuzione del lavoro". Questo perché il rischio di morte
aumenta anno dopo anno, ma per i temerari che “riusciranno a raggiungere i
110 anni” il rischio si assesterà sul discreto ma inevitabile valore del 50%
l'anno. Vivendo sempre di più e si può arrivare sereni e sani a 90 anni,
saranno quindi da rivedere i sistemi del welfare, pensioni in primis.
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"Se i giovani si rendessero conto – continua l’autore della ricerca - che in
media possono superare i 100 anni, arrivando in buona salute a 90-95, si
potrebbe pensare di rivoluzionare il mix di istruzione, lavoro ed educazione
dei figli che governa la loro vita". Come? "Piuttosto che destinare i primi
due decenni esclusivamente all'istruzione, i successivi 3-4 decenni alla
carriera e all'educazione dei figli e solo gli ultimi al tempo libero - fa
notare il demografo - si potrebbe, ad esempio, consentire alle persone di
lavorare meno ore al giorno, in cambio di una permanenza più lunga sul
mercato del lavoro e più tempo libero" 'spalmato' sugli anni migliori. Ma
l'allungamento della vita media solleva tutta un'altra serie di questioni
fondamentali, a cui è chiamato a rispondere in primis il mondo della
politica. Non ultimi il maggior peso che sono destinati ad acquisire i
servizi sociali e la sanità pubblica.
A proposito di avanzamenti della medicina, si è creato un fiorente settore
della ricerca volto proprio a trovare il 'segreto' della longevità: molti
scienziati hanno isolato geni della longevità guardando al Dna dei
centenari; altri hanno scoperto sostanze naturali che allungano la vita,
come il resveratrolo del vino rosso; biologi sono concentrati sui meccanismi
metabolici dell'organismo e sui 'pulsanti' molecolari della longevità,
infine c'è chi propone, dopo svariate dimostrazioni scientifiche, una dieta
ipocalorica per allungare la vita. Ma intanto l'aspettativa di vita cresce
da sé. I paesi più longevi sono Giappone, Italia, Svezia e Spagna...
ANCORA:...........
Negli ultimi 200 anni della nostra storia, quindi, la vita media dell'uomo
si è allungata di "oltre una volta e mezza", molto più di quanto qualsiasi
esperimento di laboratorio sia mai riuscito a fare con vermi, topi e
moscerini. Anche avvalendosi di mutazioni genetiche e di restrizione
calorica non si è mai arrivati ad aumentare la durata di vita di un animale
in laboratorio oltre il 100% (moscerini della frutta).
Cambiamenti così consistenti in tempi così rapidi, concludono gli autori
dell'articolo, pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences,
devono essere dovuti a fattori ambientali e non genetici. Una migliore
nutrizione, processi di disinfezione che hanno consentito l'accesso ad acqua
pulita e, in tempi più recenti, gli avanzamenti della medicina sono da
considerarsi i principali responsabili, mentre i cambiamenti nel genoma si
accumulano troppo lentamente per poter essere coinvolti in questo progresso.
Cosa possiamo aspettarci per il futuro? Esistono margini per un ulteriore
allungamento della vita? Secondo gli autori della ricerca il limite massimo
della vita umana non è ancora stato raggiunto e ci sono possibilità di
miglioramento. Dal momento che nel recente passato gli uomini sono diventati
così bravi a contrastare o rimandare il decadimento fisico che teoricamente
dovrebbe accompagnare l'organismo una volta superata l'età riproduttiva, non
c'è ragione per credere che, proprio quelle ricerche su moscerini, vermi e
topi, non possano aiutarci a spostare il limite ancora più avanti, anche se
gli autori non si espongono a dire se si tratti di anni o di decenni.
============ (fine)
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