a quanto segnala Giacomo Morandi, in Emilia Romagna la sanità è migliore che nel resto d'Italia

 

 

Alcuni giorni fa Libertà ha dato conto dell’iniziativa di un gruppo numeroso di medici piacentini che hanno proposto, in collaborazione con Unicoop, una vera e propria rivoluzione nel campo dell’assistenza medica di base.

La proposta parte dalle strutture, già esistenti in un certo numero di comuni piacentini, chiamate “Medicina di Gruppo”, dove in un unico gabinetto medico agiscono diversi professionisti con orari estesi a molte ore della giornata, con personale infermieristico comune, centro prelievi e presenza saltuaria di  pediatri e qualche altro specialista.

I proponenti pensano all’istituzione di società cooperative fra medici sotto l’egida dell’AUSL, anche sostitutive delle vecchie obsolete guardie mediche, ora in fase di ridimensionamento.

Durante i miei soggiorni all’estero, soprattutto in paesi anglosassoni ma anche in Francia, ho potuto apprezzare l’utilità di queste strutture, cioè dei “Medical Center”, privati in alcuni paesi, pubblici in altri, spesso estesi ai medici specialisti,  pediatri, ortopedici, oculisti, otorinolaringoiatri eccetera. In qualche caso le strutture comprendevano anche laboratori di analisi e radiologici.

Posso testimoniare che l’esperienza già acquisita nella mia Rivergaro, dopo l’istituzione da un paio d’anni della “Medicina di Gruppo” è del tutto positiva: sei medici associati e presenza costante di personale infermieristico e di supporto, cortese e disponibile che organizza fra l’altro le prenotazioni e smista pazienti e ricette, sostanziale eliminazione delle lunghe attese in sala d’aspetto, presenza, in determinati giorni, di specialisti, ambienti accoglienti ad orario certo e fisso, centro prelievi, ecografia su prenotazione. Il tutto nell’ambito dell’AUSL e del Servizio Sanitario pubblico.

L’idea delle “Case della Salute” che, se ho interpretato bene la proposta del gruppo di medici di cui sopra, dovrebbe rappresentare un’ulteriore evoluzione delle medicine di gruppo con grande vantaggio per noi cittadini, mi sembra del tutto positiva e sarà utile anche per alleggerire gli ospedali e in particolare il pronto soccorso , con sicuri benefici anche dal punto di vista economico per il Servizio Sanitario.

Se posso esprimere un’opinione sulle mie esperienze e quelle della mia famiglia sull’assistenza sanitaria pubblica a Piacenza e provincia, devo dire che sono state  positive, sia per quanto riguarda quella di base in loco, sia per alcuni interventi in “day hospital” di cui ho usufruite nelle strutture di Piacenza, Bobbio e  Castelsangiovanni.

 

Giacomo Morandi

                                                                                 

 

 

 

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Piazza Scala - novembre 2013