I nostri lettori ex Comit interessati conoscono sicuramente le travagliate vicende del Fondo Pensioni Comit: dopo le iniziali notizie di dissesto (rivelatesi poi prive di fondamento) le cospicue plusvalenze immobiliari hanno rassicurato gli iscritti circa un positivo evolversi delle fasi di liquidazione ma sono state la causa di una profonda spaccatura tra gli ex colleghi.
Successivamente ad un accordo tra Anpecomit e UNP (le due
associazioni che contengono parte dei pensionati vecchi e nuovi, nonchè
degli esodati) sembrava che i motivi del contendere fossero stati superati e
che il tutto si avviasse verso una rapida conclusione.
Di seguito pubblichiamo il commento di uno dei presenti all'udienza tenuta
ieri in Corte d'Appello a Milano: si intravede la conclusione dell'annosa
vicenda, anche se in tempi ancora non ben definiti?
Piazza Scala - marzo 2011
Si è tenuta
ieri la prevista udienza presso la Corte d'Appello di Milano.
Dopo le procedure di composizione del collegio e l'assegnazione
della varie cause (26) a diversi relatori, l'avv. Brugnatelli,
difensore del Fondo, ha illustrato al collegio giudicante la
portata dell'accordo UNP/ANPEC ed i risultati della
consultazione effettuata dal Fondo, tramite l'invio di oltre
8500 lettere ai pensionati ed ai diversi ricorrenti. Stando alla
cartoline di avvenuta ricezione ritornate al fondo ed ai fax di
dissenso pervenuti la consultazione ha ottenuto un'adesione del
93% tra i pensionati e del 99% tra i ricorrenti. Il dott. Ichino
ha, quindi, aggiunto, che, pur essendo consapevole della
debolezza giuridica di tale procedura, non si può non tenere
conto della volontà espressa dagli interessati. Il Presidente
del collegio giudicante ha preso atto di quanto sopra. Il
Giudice ha quindi chiesto ai vari legali presenti rappresentati
i diversi ricorrenti (era presente la quasi totalità dei legali)
di formulare per iscritto le proprie conclusioni sulla base di
ricorsi presentati e di fornire, per ogni ricorso, l'elenco dei
ricorrenti con il relativo codice fiscale. Sulla base delle
diverse conclusione formulerà la sentenza definitiva, senza
effettuare ulteriori udienze. Tranne pochi casi isolati, i
diversi avvocati, compresi quelli del Fondo, dell'UNP e dell'ANPEC,
hanno espresso soddisfazione sul nuovo piano di riparto
effettuato dal Fondo (quello che ha prodotto le note lettere)
ritenendolo equo e di comune grande soddisfazione per gli
interessati. L'Avv. Civitelli si è adeguato a tali
considerazioni, forte dell'accordo avuto dai diversi suoi
ricorrenti. Circa i tempi entro i quali saranno emesse la varie
sentenze (presumibilmente tutte nella stessa direzione) non è
possibile effettuare previsioni, potrebbe passare da un paio di
mesi ad, addirittura, un anno. Dipende dalla volontà della Corte
d'Appello e dalla mole di arretrati presenti. |
Informativa da parte del Fondo
sull'esito della consultazione al Presidente Tribunale Milano
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