Cari socie e soci,
con mail del 15.1 Vi avevamo relazionato sul delicato stato della nostra
Associazione, creatosi per la volontà del Presidente di sospendere
l’indizione di democratiche elezioni.
Pensavamo che le Vostre risposte, pervenute numerose, potessero spingere
Masia a ritornare sui suoi passi, per questo motivo Vi avevamo preannunciato
che Vi avremmo intrattenuti una volta in possesso del verbale del Direttivo
che si sarebbe tenuto a Roma il successivo 19 gennaio.
Documento alla mano Vi diamo una sintesi sui momenti di principale
interesse.
- Novità sul fronte della liquidazione del Fondo -
All’insaputa del Direttivo, con il beneplacito di consiglieri di
“maggioranza”, il Presidente ha condotto le trattative con i quattro
avvocati (Pileggi, Civitelli, Fasano e Iacoviello) per assistenze
comprendenti le attività in appresso:
“”””””
1)- ricorso in Cassazione in pool per le due pratiche (zainettati e
98/99, anche quest’ultima da mettere in questa fase in pool)
2)- ricorso fino al 2° grado di giudizio inteso a valorizzare l’Accordo, che
rimane l’unica strada percorribile per un soddisfacimento dei nostri soci,
al fine di portarlo al “rispetto” dei liquidatori
“”””””
con un compenso di € 30.000 (oltre IVA e CPA) a carico dell’
Associazione.
In ordine all’iniziativa sub 2) ci siamo opposti decisamente
evidenziando come non fosse certamente il caso di prevedere un ‘
ulteriore causa destinata solo a creare gravi tensioni con i
Liquidatori e la definitiva caduta di ogni speranza di
addivenire ancora ad una soluzione equitativa della vicenda
secondo i termini contemplati nell’accordo UNP/ANPECOMIT.
Le nostre resistenze hanno portato all’eliminazione di detta
iniziativa ancorché sia sul verbale sia nella “lettera di incarico al
Collegio”, che è stata diramata agli interessati per la relativa
sottoscrizione, compare la seguente frase :
“”””””
…. porre
in essere lo svolgimento della migliore strategia ed attività, nessuna
esclusa,di carattere giuridico legale nei confronti del Fondo, finalizzata
ad ottenere la concreta realizzazione ed attuazione dell’ Accordo…
“”””””
che abbiamo prontamente contestato perché era stata approvata
all’unanimità l'espressione da noi suggerita “attività tecnico giuridico
finalizzata….”, onde evitare qualsiasi riferimento che potesse ,
anche genericamente , far pensare ad una riserva di causa proprio
nell’intento di presentarci con i Liquidatori con spirito di sincera
collaborazione.
Al riguardo riteniamo infatti essenziale che i rapporti con i
Liquidatori si svolgano in un clima di serena franchezza affinché,
in assidui incontri da tenersi insieme ai colleghi di UNP, si
possa individuare un percorso operativo che, anche con l’
ausilio delle OO.SS., risulti idoneo allo scopo di recuperare l’
accordo UNP/Anpecomit per ottenere un disco verde alla sua
concretizzazione da parte delle Autorità di Vigilanza (Covip e
Presidente del Tribunale di Milano).
- Assemblea straordinaria -
Il secondo punto di particolare importanza ha riguardato la
convocazione dell’Assemblea straordinaria. Al proposito abbiamo fatto
presente che il Direttivo essendo ormai scaduto il 31.12.2011 (dopo la 'prorogatio’
di 1 anno), non aveva la legittimazione a tale convocazione tanto
più con un rinvio delle elezioni già oggetto di doverosa delibera
consigliare. Abbiamo pertanto ribadito l’esigenza di procedere alle
elezioni nel rispetto di quanto già stabilito come unico atto
democratico attuabile.
Purtroppo, come temevamo ogni nostra argomentazione è rimasta vana . Il
Presidente ha spudoratamente giustificato l’iniziativa asserendo che la
‘prorogatio’ essendo stata deliberata nell’aprile 2011 doveva
considerarsi valida sino all’aprile 2012 ed ha così confermato la
propria caratteristica di piegare la verità ai suoi voleri con
un’affermazione contraria alla realtà e smentita persino da quanto
riportato sull’ultima pagina interna del periodico “NOICOMIT”, a
partire dal nr. 15/11 , dove , accanto alla dicitura Organi Direttivi,
è stato aggiunto l’ inciso “( prorogati per il 2011) “.
Non abbiamo ancora deciso circa la nostra partecipazione a questa
“manifestazione” , anche perché abbiamo appreso per bocca del Presidente che
l’OdG sarà un laconico
“ o
noi o loro"
e poi perché, riteniamo che nessuno possa condividere l’idea che
un'assemblea di pochi intimi debba contare di più delle centinaia di mail
pervenute, in risposta al ns/ appello del 15 gennaio, in cui i soci
chiedevano subito le elezioni democratiche.
Cosa ne potrà sortire? Con tutta probabilità la spaccatura della nostra
Associazione ed è questa
l’ alternativa ad una conduzione democratica, come si conviene ad un
sodalizio tra colleghi-amici per salvaguardare ideali e interessi comuni?
Noi non lo vorremmo ma fin qui non ci è stato possibile mutare
avversi intendimenti: anzi, con nostro vivo dispiacere siamo pure
stati, di fatto , esclusi dalla possibilità di continuare a
partecipare alla gestione dei lavori per una soluzione
stragiudiziale della questione concernente i criteri di distribuzione
delle attività liquidatorie del Fondo. Questione che abbiamo
trattato con passione e sin qui con successo (considerato che alcuni dei
sottoscritti sono stati i veri protagonisti dell’accordo con l’UNP) e per
la cui positiva conclusione, in cui ancora crediamo, desidereremmo,
invece, poter continuare a fornire i contributi della nostra
esperienza.
- Vicende FAP (Federazione Associazioni Pensionati)
-
Apprendiamo in punto che Antonio MASIA Presidente – e Pino CORTESE –
Segretario – hanno rassegnato le dimissioni dai propri incarichi nella
FAP essendo stati oggetto di severe critiche nei loro
comportamenti da parte di membri del Comitato Direttivo della
Federazione.
Ancora ringraziandoVi per la Vostra attenzione Vi salutiamo
cordialmente.
Basilico Francesco (Vice Presidente)
Costantino Gioacchino (Vice Presidente)
Marini Sergio (Consigliere)
Minotti Gianfranco (Consigliere)
Milano, 8 febbraio 2012
Commenti:
16 febbraio 2012 - da Pierluigi Macciò: Basta liti, basta cause. Fateci avere quei quattro soldi di cui abbiamo diritto e bisogno!
- 10 febbraio 2012 - da Alberto Costagli: Secondo me, occorrerebbe quanto prima ottenere un'autorizzazione legale a procedere al riparto proposto e calcolato per ogni singolo pensionato solamente dietro manleva e rinuncia dello stesso a vantare ulteriori diritti (se risultasse successivamente un'eccedenza sarà distribuita dal Fondo senza essere reclamata da nessuno degli aventi diritto).
- 10 febbraio 2012 - da Sergio De Angelis: Cari signori non credete che state facendo gli interessi del fondo e non dei pensionati? Credevo che eravamo alla conclusione e invece si allontana sempre di più, basta con le guerre, forse ci sono altri interessi? Noi siamo vecchi e quei quattro soldi oggi ci servono per vivere.
- 9 febbraio 2012 - da Giovanni Vommaro: Sarebbe opportuno che si
informassero tutti i soci che chi ha presentato ricorso è stato il fondo
pensioni e non la nostra associazione Anpec nè il nostro presidente A.
Masia al quale vanno tutti i meriti per aver intrapreso in collaborazione
con i legali (che fin qui ci hanno assistito nel bene e nel male )
l'iniziativa per il controricorso. Ancora una volta suggerisco a coloro
che non fanno parte dell'associazione di non polemizzare. Saluti e
ringraziamenti a tutti coloro che con la loro professionalità ci hanno
fatto raggiungere importanti traguardi.
- 9 febbraio 2012 - da Mirella Romano: Nulla mi meraviglia più:
gli italiani onesti pagano sempre più lo scotto dei furbetti! Spero che la
coscienza di costoro - se hanno una coscienza - possa risvegliarsi. Un
grazie a tutti che vi impegnate per far valere i giusti e retti rapporti dei
nostri diritti.
- 9 febbraio 2012 - da Mario Saini: Con tutti i problemi che ha l'Associazione con il Fondo, ci mancava pure la disputa tra il Direttivo di Roma e di Milano. Non voglio entrare nel merito della disputa, ma chiedo, dove è possibile, arrivare ad un compromesso tra le parti, magari limando qualche spigolo vivo, altrimenti qualcuno ne approfitterà della situazione, poichè l'Associazione risulterà divisa e quindi più vulnerabile. Spero in un accomodamento nel più breve tempo possibile.
- 9 febbraio 2012 - da Alessandro Piccolini: Comincio ad essere molto pessimista sulla conclusione di questa vicenda. Se con tinuiamo a fare cause su cause, neanche i nostri figli, che oramai sono grandi riusciranno a prendere quello che sarebbe aspettato a noi pensionati, e che ne avremmo bisogno urgentemente.
- 9 febbraio 2012 - da Verderio: visto che siamo a carnevale le
chiacchiere sono di attualità. Si chiamano anche cenci o altro. Ma quanto ci
costano i liquidatori e gli avvocati? Tutto questo a chi giova? E la
svalutazione del nostro capitale chi la paga?
- 9 febbraio 2012 - da Oltolina: un grazie a Voi per l'impegno e l'onestà (che qualcun altro non ha) nei confronti di noi soci.
- 9 febbraio 2012 - da Ivan Mambri: questa vicenda ormai annosa va chiusa rapidamente!!! E' già morto mio padre, cosa aspettiamo che muoiano i figli? Io andrei all'assemblea in massa e chiarirei le questioni con un voto a cui il presidente si deve attenere chiunque esso sia. Grazie.
- 9 febbraio 2012 - da Lorenzo Milanesi: non avrei voluto assistere a questa misera querelle proprio nel vertice dell'Associazione dalla quale mi sarei aspettato piuttosto che si dedicasse UNITARIAMENTE alla "...tutela dei diritti e degli interessi dei soci.." (com'è scritto negli atti fondanti) e a null'altro. Invece, senza alcun ritegno, ci dedichiamo all'esercizio, già descritto, dei polli di Renzo. Che tristezza.
- 8 febbraio 2012 - da Mauro Pisati: ma come andiamo con la fine di questa trattativa?
- 8 febbraio 2012 - da Salvatore Spano: nei confronti di certi individui che intendono defraudarci dei nostri diritti promuovendo cause giudiziarie che esauriscono i nostri danari, non meritano la fatica di rivolgergli delle volgarità e le più ampie possibili nefandezze e augurando che i vecchi "zainetti" non siano colmi di prodotti oncologici .....omissis..... Il sottoscritto è "vecchio" e con i capelli bianchi e purtroppo ho visto seppellire tanti capelli neri.
- 8 febbraio 2012 - da Alberto Marchetti: quando si giungerà al termine di questa troppo annosa vicenda che porta sicuri benefici a liquidatori, avvocati etc. a carico del Fondo? Ne vedremo il finale o saremo già passati a miglior vita?
- 8 febbraio 2012 - da Giacomo Morandi: Come a molti noto, io avevo rassegnato le dimissioni dall'ANPEC già un paio d'anni fa non condividendo l'indirizzo dato all'associazione dal suo Presidente e dalla maggioranza del Consiglio che già allora non tenevano conto degli interessi e delle posizioni di una grossa fetta di soci. Ora vedo che altri si rendono conto che la gestione dell'ANPEC è tutt'altro che democratica.
- 7 marzo 2012 - da Edoardo Gandolfo: Ho compiuto 75 anni in gennaio del corrente anno ed ho partecipato con entusiasmo, sin dalla sua costituzione, al nostro sodalizio. Ho sempre creduto ("ciecamente" forse) all'onestà e sincerità dei colleghi che si impegnano per fare il nostro comune interesse, sicuramente con sacrificio! Vi prego pertanto di trovare un giusto accordo allontanando scontri ed atteggiamenti personalistici affinchè si possa vedere la soluzione dei nostri problemi al più presto possibile.