Salute, saperne di più per vivere meglio

Ospitiamo con vivo piacere un articolo di Renata De Gaetano, moglie del collega Gioacchino Costantino, che ci parla della cura anticancro dell'aloe.
Premesso che ai nostri giorni il cancro è diventata (almeno nella maggior parte dei casi) una malattia guaribile o quantomeno curabile, la cura deve considerarsi complementare (e assolutamente non sostitutiva) ai metodi tradizionali (che non devono essere mai abbandonati). Possiamo solo aggiungere che una decina di anni fa un primario di chirurgia di un importante ospedale piemontese raccomandò la cura antitumorale a base di aloe ad un collega la cui moglie era malata di una forma gravissima di cancro.

Piazza Scala - maggio 2011

L’ALOE

 

Sin dai tempi più antichi i popoli, non avendo importanti alternative, hanno cercato nella natura un aiuto per curare le loro malattie. 
E’ in quest’ottica che i popoli Sud Americani hanno iniziato ad usare la pianta dell’aloe per curare molte malattie, riscontrandone effetti benefici.
Dei vari tipi di aloe quelle più adatte all’uso curativo sono: 

-ALOE ARBORESCENS FRUTTESCENS

-ALOE VERA BARBARENS MILES 

Queste tipologie di piante oggi si possono trovare abbastanza facilmente dai vivaisti che, eventualmente, le procurano.
La pianta, per essere utilizzata, deve avere almeno 5 anni.
Più recentemente la cosiddetta cura dell’”aloe” è stata largamente impiegata come cura antitumorale anche nei paesi occidentali. 

Preparazione 
La preparazione, per chi volesse farla in casa ,  è molto semplice.
Prendere 150/250 gr. di foglie, pulirle, eliminare con le forbici le spine laterali.
Tagliare a pezzetti e mettere nel bicchiere del frullatore assieme a 40/50 ml (cioè una tazzina da caffè) di grappa (o whisky o cognac) quindi frullare bene.
Rovesciare poi in un’insalatiera di ceramica e unire 500 gr. di miele (meglio se di acacia) .
Mescolare con un cucchiaio di legno (l’insieme si presenta piuttosto colloso e schiumoso) dopodiché travasare in un barattolo di vetro.
Il preparato va tenuto fuori dal frigorifero avendo cura di impacchettare il barattolo con la stagnola per proteggerlo dalla luce. Se si diminuisce la quantità del miele (cosa possibile) è meglio tenerlo in frigo.
Si raccomanda di lavare accuratamente il frullatore dopo questo uso.

Renata De Gaetano - maggio 2011

 


 
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  • 9 dicembre 2012 - da Marzia: Essendomi ammalata di cancro sei mesi fa grazie a questo meraviglioso suggerimento mi sono avvicinata all'aloe arborescens (la più idonea per il cancro) ed ho cominciato ad assumerla con costanza, gli oncologi mi avevano proposto della chemioterapia che io dopo aver letto i vari blog di Grillo ho rifiutato(solo business, tanto con la chemio si muore addirittura prima) mi sono affidata solo all'aloe arborescens superiore  abbinata all'ascorbato di potassio  sto benissimo mi sento in forma e mi sono rigenerata completamente. Prima di accettare le pratiche assassine degli oncologi documentatevi. Le terapie naturali sono senza effetti collaterali e non uccidono. Grazie di cuore per il vostro spazio
    14 dicembre 2012: risponde Renata: ho letto con attenzione la sua  mail e mi spiace per ciò che le è accaduto. Spero che gli effetti benefici dell'Aloe siano per Lei duraturi e che la prognosi della Sua malattia si mantenga favorevole. La mia esperienza ventennale dell'utilizzo dell'Aloe è solo a scopo preventivo e non ho pertanto riscontri diretti riguardo situazioni analoghe alla Sua. Per quanto riguarda le mie conoscenza so che la cura dell'Aloe viene anche affiancata alla chemioterapia per attenuarne gli effetti intossicanti. AugurandoLe ogni bene voglia gradire cordiali saluti.

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