Riceviamo dal collega Franco
Raviola (Torino) una mail - indirizzata all'Anpecomit e al
nostro sito - che di seguito integralmente riportiamo:
In stretto ordine alfabetico,
accomuno due opposti della vecchia COMIT che intrattengono i
contatti con tutti gli ex per renderlo noto...
...ero in coda dal macellaio del paese, che mette una copia de
La Stampa a disposizione dei clienti che attendono anche oltre 1
ora, quando ho scorto un annuncio immobiliare a pagamenti di
Intesa SanPaolo che pubblicizzava la vendita di un immobile di
2832 mq in pieno centro di Torino, uno storico e splendido
palazzo inizi '900, con relativa foto..
Ho perso anche il turno...
Ho letto e riletto, guardato, riguardato... a pag. 20 del
giornale di oggi era raffigurata in vendita la storica sede
direzionale della Banca Commerciale Italiana di Torino, via
Santa Teresa 9, angolo via Arsenale.
Ci ho lavorato dentro in vari periodi di tempo, prima che
venisse brutalmente chiusa e parzialmente dismessa.
www.immobili.intesasanpaolo.com
- trattativa riservata.
Non ho altro da aggiungere.
Una parte dei miei ricordi, persone e personaggi compresi, se ne
va.
Franco Raviola.
Noi avremmo altro da
aggiungere, ad esempio che la diaspora del patrimonio
storico-immobiliare dell'odiata Banca Commerciale Italiana (rea
di lesa maestà....) non ci stupisce più di tanto. Preferiamo
però tacere e commentare dentro di noi che tanto scempio lascia
scappare un sospiro di tristezza per non aver argomenti per impedire
la vendita di un pezzo di storia: possiamo soltanto additarla all'opinione pubblica alla
quale spetterà il giudizio finale (pensiamo che per una volta Anpecomit e Piazza Scala possano dimenticare i dissapori e
trovarsi d'accordo).
A Bazoli una domanda: che senso ha far cassa con le plusvalenze
rivenienti dalla vendita di immobili di alto significato? Per
soddisfare l'azionista o per motivi personali?
Piazza Scala
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Piazza Scala - maggio
2015