ASSOCIAZIONE PENSIONATI CARICAL E BANCA CARIME
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ACQUISTO CASA CON MUTUO
ANCHE quest’anno la presentazione del modello 730 fornisce al contribuente la possibilità di portare in diminuzione delle imposte gli interessi passivi relativi al mutuo acceso per l’acquisto dell’abitazione principale. Come più volte precisato dal Fisco, l’immobile è adibito ad abitazione principale quando il contribuente o i suoi familiari vi hanno la dimora che coincide, quasi sempre, con la residenza. Al riguardo si precisa che adibire l’unità immobiliare ad abitazione principale non significa necessariamente trasferirvi la residenza anagrafica, poiché è sufficiente che in essa vi sia la dimora abituale del contribuente che può essere attestata anche da un’apposita autocertificazione resa dal soggetto interessato e diversa da quella risultante dai registri anagrafici. Il diritto viene mantenuto anche nel caso in cui il contribuente, dopo l’acquisto dell’immobile, ha variato l’abitazione principale per motivi di lavoro o di ricovero permanente in istituti sanitari a condizione che l’unità abitativa non venga però locata. La continuità di utilizzo come abitazione principale non è pertanto una prerogativa richiesta ai fini dell’agevolazione fiscale.
Oneri accessori
Il Fisco riconosce la detrazione degli interessi passivi in dipendenza di un contratto di mutuo, che deve essere garantito da ipoteca sull’immobile, e non di altri contratti di finanziamento. Il beneficio fiscale spetta anche agli oneri accessori degli interessi passivi costituiti dalle spese necessarie alla stipula del contratto di mutuo. Tra gli oneri accessori rientrano le spese notarili che comprendono sia l’onorario del notaio per la stipula del contratto di mutuo, con esclusione di quelle sostenute per il contratto di compravendita, che le spese anticipate dal professionista per conto del cliente quali ad esempio l’iscrizione e la cancellazione dell’ipoteca. Gli oneri fiscali compresa l’imposta per l’iscrizione o la cancellazione dell’ipoteca e l’imposta sostitutiva sul capitale prestato. Le spese di istruttoria per la concessione del mutuo ipotecario, le spese di
perizia tecnica oltre alla commissione spettante agli istituti per la loro attività di intermediazione.
Il calcolo
L’importo massimo degli interessi passivi detraibili al 19% dall’Irpef è di 4.000 euro. Lo sconto fiscale massimo è pertanto di 760 euro (4.000 x 19%). Se il mutuo e gli oneri accessori eccedono il costo di acquisizione dell’immobile non tutti gli interessi pagati possono rientrare nell’agevolazione. La detrazione Irpef del 19% spetta in proporzione al rapporto tra il costo di acquisizione dell’immobile e il capitale concesso a mutuo come disposto dalla circolare 15/E dell’Agenzia delle Entrate del 20 aprile 2005. La detrazione pertanto deve essere rapportata al valore dell’immobile dichiarato nell’atto notarile. Per determinare la parte di interessi da portare in detrazione bisogna utilizzare la seguente formula: valore dell’immobile x interessi pagati : capitale dato in mutuo. Per il Fisco non è infatti possibile considerare finalizzato interamente all’acquisto di un immobile, quindi pienamente agevolabile, un mutuo che supera
il valore dell’immobile stesso da acquistare. Tale circostanza costituisce una spia abbastanza evidente che è stato dichiarato un valore inferiore a quello reale o che il mutuo sia stato contratto per finanziare altre spese.


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Fonte: il Quotidiano – Domenica 24 aprile 2011
Consulenza fiscale a cura di Pasqualino Pontesi, Dottore commercialista

 

 

 

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