pizzino culturale (o quasi) collegato al pranzo agrituristico del 23 aprile 

 

MARTEDI 23 APRILE 2013 - Domenico Pizzi mi aveva parlato delle abbazie situate nei dintorni di Gaggiano: per questo sono arrivato con largo anticipo e sono riuscito a visitare l'abbazia di Morimondo, ad una decina di chilometri dalla Cascina Guzzafame, locale nel quale abbiamo consumato il nostro pranzo agrituristico.

L'abbazia, cui si accede da un bel viale alberato, è una struttura severa ma snella ricoperta da mattoni rossi ed immersa nel verde del Parco del Ticino; ecco quanto è riportato in un cartello collocato in prossimità del portico di entrata:

 

Costruita prevalentemente in cotto, materiale tipicamente lombardo, fu eretta tra il 1182 e il 1296. Fatta eccezione per la facciata, la struttura ricalca le caratteristiche cistercensi: a croce latina con tre navate, abside rettangolare orientata verso est, transetto che contiene due cappelle per braccio e presenza della scala di connessione col dormitorio. In essa si riscontra la totale assenza di cappelle laterali nella navata maggiore. Il sistema portante proveniente dalla Borgogna risulta costituito da larghe colonne al di sopra delle quali si ergono colonnette poggianti su capitelli scolpiti in pietra. Vi si nota un'influenza gotica nell'elevazione, nell'uso della volta a crociera e dell'arco a sesto acuto, sebbene la presenza di archi a tutto sesto (navata laterale destra) documenti il persistere del Romanico. La totale assenza di decorazioni e la struttura architettonica riflettono la spiritualità e l'essenzialità che distinguono l'Ordine cistercense. Il piano della zona absidale fu poi sopraelevato nel 1573 e ulteriormente decorato nel Settecento con il rifacimento dell'altare marmoreo.

 

L'interno della chiesa è in penombra, interrotta a tratti dai grandi finestroni rotondi che non riescono ad infrangere la pace monastica che aleggia nell'edificio. I muri conservano nelle parti intonacate rare tracce di affreschi discretamente conservati. Le pareti presentano qualche dipinto di grandi dimensioni e un arazzo istoriato. Appena entrati colpisce il battistero, con la vasca in pietra coperta da un manufatto in bronzo e le pareti affrescate.
All'esterno, dopo il cimitero del monaci cistercensi, parecchi corpi di fabbrica (uno di questi ospita il municipio di Morimondo).
Data la scarsità di  tempo disponibile non sono riuscito a vedere il chiostro ed il convento.
La visita al complesso monastico è sicuramente raccomandabile anche per coloro che apprezzano le un turismo programmato: un grande parcheggio a qualche centinaio di metri testimonia il gran numero di persone che si recano in loco.
Lascio spazio alla galleria di fotografie: cliccando sulla prima miniatura potete avviare lo "slide-show" e godervi la pace del luogo.
Alfredo Izeta - maggio 2013
 

 

  

 

 

 

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Piazza Scala - maggio 2013